Buongiorno a tutti, mi presento: mi chiamo Alessandro, 29 anni, abito sulle prealpi varesine, sono nuovo di questo forum, ma vecchio con le mtb.
Premessa: purtroppo è moltissimo tempo che non vado regolarmente in bicicletta
Sin dall'infanzia sono stato appassionato di ciclismo, grazie sicuramente al nonno che tra le sue professioni c'è stato anche il ciclista meccanico e collaudatore della Bianchi anche moto.
Le mie biciclette più significative sono state una Kamikaze Primula della fine anni '80. Gruppo deore XT, telaio cr-mo Raynolds 501, con una geometria sloping molto accentuata per l'epoca.
Ma le caratteristiche principali erano il carro posteriore lungo quasi 46cm e i tre freni ad U della casa giapponese. Due di questi, l'anteriore e il posteriore superiore sono collegati ad una leva sola, il posteriore inferiore all'altro, per avere il retrotreno indipendente in frenata.
Certo, oggi sono concetti ampliamente separati, ma ai tempi, la franata, anche se difficile da modulare, era spaventosa.
Il nome, il passo esagerato e i freni possono fare pensare ad una bici pensata per il downhill dell'epoca? Devovo dire che le discere erano il suo forte e forse merito di un telaio non rigidissimo, sembrava ammortizzasse le botte. (o forse erano i cerchi, visto che continuavo ad ovalizzarne...)
Sta il fatto che l'ho consumata fino all'osso tra le varie escursioni con gli amici e varie gare amatoriali.
Visto che mi piaceva sempre più ho continuato a fare manutenzione alla kamikaze e ho acquistato nel 92' una bella Gary fisher MT.Tam, la prima Front di serie con la RS1 di rock shox.
to be continued........
ciao
Premessa: purtroppo è moltissimo tempo che non vado regolarmente in bicicletta
Sin dall'infanzia sono stato appassionato di ciclismo, grazie sicuramente al nonno che tra le sue professioni c'è stato anche il ciclista meccanico e collaudatore della Bianchi anche moto.
Le mie biciclette più significative sono state una Kamikaze Primula della fine anni '80. Gruppo deore XT, telaio cr-mo Raynolds 501, con una geometria sloping molto accentuata per l'epoca.
Ma le caratteristiche principali erano il carro posteriore lungo quasi 46cm e i tre freni ad U della casa giapponese. Due di questi, l'anteriore e il posteriore superiore sono collegati ad una leva sola, il posteriore inferiore all'altro, per avere il retrotreno indipendente in frenata.
Certo, oggi sono concetti ampliamente separati, ma ai tempi, la franata, anche se difficile da modulare, era spaventosa.
Il nome, il passo esagerato e i freni possono fare pensare ad una bici pensata per il downhill dell'epoca? Devovo dire che le discere erano il suo forte e forse merito di un telaio non rigidissimo, sembrava ammortizzasse le botte. (o forse erano i cerchi, visto che continuavo ad ovalizzarne...)
Sta il fatto che l'ho consumata fino all'osso tra le varie escursioni con gli amici e varie gare amatoriali.
Visto che mi piaceva sempre più ho continuato a fare manutenzione alla kamikaze e ho acquistato nel 92' una bella Gary fisher MT.Tam, la prima Front di serie con la RS1 di rock shox.
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ciao
:-? 
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