Buongiorno Dottore; Le spiego il mio problema in poche parole: il 24 luglio scorso, cadendo con la bici mi sono procurato la frattura del collo del femore; operato immediatamente, la frattura è stata ridotta con l'inserimento di 3 viti. Da allora, stò facendo fisioterapia tutti i giorni (seguito da un fisioterapista naturalmente), insieme alla ciclette (praticamente dalla settima successiva alle dimissioni dall'ospedale dove mi avevano tenuto per 10 giorni). Dopo 2 mesi di divieto di appoggio, alla fine di settembre mi hanno concesso l'appoggio al 50% con le due stampelle. Da allora ho cominciato a passeggiare anche per 40 minuti filati, e mi pare che non vada male. Il mio grosso problema è la grande difficoltà che trovo nel riuscire a flettere la coscia (cioè a piegarla verso la pancia) nonostante con il fisioterapista ci si stia lavorando da parecchio (appunto due mesi e mezzo); soprattutto quando si forza oltre il punto al quale riesco ad arrivare autonomamente (siamo ad un'angolazione di poco superiore ai 90°) provo un dolore molto forte, nonostante, come già detto, che si stia lavorando già da un pò su questo movimento (ma anche gli altri movimenti della gamba non sono da meno come dolore, a parte l'apertura della coscia verso l'esterno, che è ampiamente sopportabile). Il mio dubbio era sapere se effettivamente sia una cosa normale provare ancora tanto dolore ed essere ancora cosi limitato nei movimenti, anche dopo 3 mesi di lavoro, oppure se ci possa essere qualche "complicazione" nel processo di guarigione.
Grazie per la risposta.
Grazie per la risposta.