-Bianchi, in maglia rosa, è il nuovo recordman
-Grande gara del colombiano Paez, però è 2° -Tra le donne vittoria di Elena Giacomuzzi
-Un nuovo successo del Ritter Rampitour dItalia
[comunicato stampa] - I pronostici, di massima, sono stati rispettati, con un podio occupato dai migliori bikers in gara alla Rampiledro, seconda tappa del Ritter Rampitour dItalia di mountain bike.
Per la verità tutti si attendevano lacuto del colombiano Leonardo Paez, ma il bresciano Ramon Bianchi, maglia rosa del Rampitour, ha giocato dastuzia. Sapeva bene che il sudamericano in salita poteva aggredire il percorso con grande maestria, lha seguito come unombra fin quasi al Gran Premio della Montagna, poi uno scatto felino e giù a rotta di collo nella discesa in single track, con Paez costretto ad inseguire. Lallungo di Bianchi gli è valsa la vittoria, e sul traguardo di Pieve di Ledro non ha nemmeno accennato a voltarsi, confermando la sua fama di ottimo scalatore anche a confronto con un campione di grande levatura come Paez, secondo anche in Coppa del Mondo marathon.
Quasi mille i concorrenti al via, in una giornata come al solito soleggiata sul fondovalle e con la nebbia che ha avvolto tutta la parte in quota sullinterminabile salita con i suoi mille tornanti, uno sterrato molto duro con uno strato di ghiaia che frenava anche gli scalatori più allenati. E la nebbia ha mantenuto bassa la temperatura creando non poche difficoltà ai concorrenti.
Dopo il via Leonardo Paez ha chiarito immediatamente la sua strategia ed ha cercato di allungare, ma Bianchi non lo ha perso docchio e gli ha preso immediatamente le misure e la scia. Per tutta la salita Ramon è stato la perfetta ombra di Paez, un metro dietro, tornante dopo tornante. Paez un paio di volte ha cercato di scrollarsi di dosso il portacolori della Scott, ma senza successo.
Dietro di loro il vuoto. Dopo una decina di chilometri di gara alle loro spalle ha cercato laggancio Marco Zappa, il quale ha mantenuto il divario entro i 30, poi appena più indietro Jonny Cattaneo ha tentato di fare da cerniera tra i fuggitivi e gli inseguitori. Cattaneo al 10° chilometro era ad 1, Fruet e gli altri staccati ancora di 30.
La gara però si decideva nel finale della salita che puntava a Cima Marogna (1.843 metri). Ovviamente i distacchi erano lievitati, con Paez e Bianchi che al Km 20 potevano contare su oltre 2 di vantaggio su Cattaneo, il quale nel frattempo aveva ripreso Zappa, ai quali si era aggiunto Dalto, a 3 dai battistrada. Martino Fruet invece accusava dai due di testa 330.
Allultimo tornante Ramon Bianchi ha tirato fuori i denti e con uno scatto ha cercato di mettere in difficoltà Paez. Lazione è stata fulminea e convincente, poi in discesa con grande convinzione si è buttato allimpazzata e per Paez non cè davvero stato più niente da fare. Sul traguardo Bianchi ha staccato il colombiano di 13, ma il suo tempo di 1h4634 gli è valso il nuovo record, strappandolo per 15 a Marzio Dehò che con la vittoria del 2002 aveva stabilito il primato fermando i cronometri su 1h.4649.
In discesa lesperienza e la tecnica dellazzurro Martino Fruet si sono viste ed il perginese ha guadagnato il podio, un terzo posto che comunque lo soddisfa appieno, viste le sue traversie fisiche di inizio stagione. Il lombardo Cattaneo ha resistito al recupero del trevisano Dalto e sono finiti nellordine, andando a chiudere le prime cinque posizioni.
La gara delle donne è stata senza storia, come del resto era prevedibile. Elena Giacomuzzi è partita come un razzo e nessuna delle ragazze lha più vista. La fiemmese ha bissato così il successo dello scorso anno, ma con un tempo nettamente superiore. Il suo passo è stato velocissimo, soprattutto in salita, ma saggiamente Anna Ferrari, la leader del Ritter Rampitour dItalia, non ha voluto strafare anche perché la terza, la rientrante Michela Benzoni, tra laltro vincitrice della Rampiledro 2003, era molto più staccata.
Dopo la seconda tappa al comando del Rampitour nelle singole categorie ci sono Jonny Cattaneo (SP), Oscar Lazzaroni (M1), Giancarlo Paperini (M2), Flaviano Rigon (M3), Helmut Platzgummer (M4), Silvano Janes (M5) oltre, ovviamente, a Bianchi (èlite) e Ferrari (donne).
Il podio non ha tradito le attese e così la Rampiledro va in archivio con un nuovo successo. Prossimo appuntamento col Ritter Rampitour dItalia il 29 maggio, con la Paganella Bike.
CLASSIFICA
1) Ramon Bianchi (G.S. Scott Racing Team) 01.46.34; 2) Leonardo Paez (LArcobaleno Carraro Team) 01.46.47; 3) Martino Fruet (LArcobaleno Carraro Team) 01.50.36; 4) Jonny Cattaneo (Team Oprandi Bike Bracca) 01.51.36; 5) Nicola Dalto (G.S. Cicli Olympia) 01.53.27; 6) Dimitri Modesti (G.S. Scott Racing Team) 01.55.07; 7) Marco Zappa (K2 Cicliteam) 01.55.10; 8) Mario Appolonni (LArcobaleno Carraro Team) 01.55.13; 9) Christian Pallaoro (G.S. Cicli Olympia) 01.56.14; 10) Oscar Lazzaroni (Team Oprandi Bike Bracca) 01.56.31
Femminile:
1) Elena Giacomuzzi (Dragon Bike Strigno) 02.16.01; 2) Anna Ferrari (U.C.T. Montebelluna) 02.23.30; 3) Michela Benzoni (G.S. Bicimania Lissone Mtb) 02.29.52; 4) Lorena Zocca (S.C. Cicli Fontana) 02.31.07; 5) Valentina Rosi (Mtb 4 Colli Forno Gualerzi) 02.40.50; 6) Claudia Paolazzi (G.S. Bicimania Lissone Mtb) 02.42.03; 7) Nicoletta Bresciani (G.S. Scott Racing Team) 02.48.31; 8) Francesca Lonardelli (Schwinn Bike Store) 02.48.36; 9) Valentina Donà (G.S. Cicli Morbiato Racing Bike) 02.49.41; 10) Elisabetta De Bernardi (Team Spreafico) 02.55.49
-Grande gara del colombiano Paez, però è 2° -Tra le donne vittoria di Elena Giacomuzzi
-Un nuovo successo del Ritter Rampitour dItalia
[comunicato stampa] - I pronostici, di massima, sono stati rispettati, con un podio occupato dai migliori bikers in gara alla Rampiledro, seconda tappa del Ritter Rampitour dItalia di mountain bike.
Per la verità tutti si attendevano lacuto del colombiano Leonardo Paez, ma il bresciano Ramon Bianchi, maglia rosa del Rampitour, ha giocato dastuzia. Sapeva bene che il sudamericano in salita poteva aggredire il percorso con grande maestria, lha seguito come unombra fin quasi al Gran Premio della Montagna, poi uno scatto felino e giù a rotta di collo nella discesa in single track, con Paez costretto ad inseguire. Lallungo di Bianchi gli è valsa la vittoria, e sul traguardo di Pieve di Ledro non ha nemmeno accennato a voltarsi, confermando la sua fama di ottimo scalatore anche a confronto con un campione di grande levatura come Paez, secondo anche in Coppa del Mondo marathon.
Quasi mille i concorrenti al via, in una giornata come al solito soleggiata sul fondovalle e con la nebbia che ha avvolto tutta la parte in quota sullinterminabile salita con i suoi mille tornanti, uno sterrato molto duro con uno strato di ghiaia che frenava anche gli scalatori più allenati. E la nebbia ha mantenuto bassa la temperatura creando non poche difficoltà ai concorrenti.
Dopo il via Leonardo Paez ha chiarito immediatamente la sua strategia ed ha cercato di allungare, ma Bianchi non lo ha perso docchio e gli ha preso immediatamente le misure e la scia. Per tutta la salita Ramon è stato la perfetta ombra di Paez, un metro dietro, tornante dopo tornante. Paez un paio di volte ha cercato di scrollarsi di dosso il portacolori della Scott, ma senza successo.
Dietro di loro il vuoto. Dopo una decina di chilometri di gara alle loro spalle ha cercato laggancio Marco Zappa, il quale ha mantenuto il divario entro i 30, poi appena più indietro Jonny Cattaneo ha tentato di fare da cerniera tra i fuggitivi e gli inseguitori. Cattaneo al 10° chilometro era ad 1, Fruet e gli altri staccati ancora di 30.
La gara però si decideva nel finale della salita che puntava a Cima Marogna (1.843 metri). Ovviamente i distacchi erano lievitati, con Paez e Bianchi che al Km 20 potevano contare su oltre 2 di vantaggio su Cattaneo, il quale nel frattempo aveva ripreso Zappa, ai quali si era aggiunto Dalto, a 3 dai battistrada. Martino Fruet invece accusava dai due di testa 330.
Allultimo tornante Ramon Bianchi ha tirato fuori i denti e con uno scatto ha cercato di mettere in difficoltà Paez. Lazione è stata fulminea e convincente, poi in discesa con grande convinzione si è buttato allimpazzata e per Paez non cè davvero stato più niente da fare. Sul traguardo Bianchi ha staccato il colombiano di 13, ma il suo tempo di 1h4634 gli è valso il nuovo record, strappandolo per 15 a Marzio Dehò che con la vittoria del 2002 aveva stabilito il primato fermando i cronometri su 1h.4649.
In discesa lesperienza e la tecnica dellazzurro Martino Fruet si sono viste ed il perginese ha guadagnato il podio, un terzo posto che comunque lo soddisfa appieno, viste le sue traversie fisiche di inizio stagione. Il lombardo Cattaneo ha resistito al recupero del trevisano Dalto e sono finiti nellordine, andando a chiudere le prime cinque posizioni.
La gara delle donne è stata senza storia, come del resto era prevedibile. Elena Giacomuzzi è partita come un razzo e nessuna delle ragazze lha più vista. La fiemmese ha bissato così il successo dello scorso anno, ma con un tempo nettamente superiore. Il suo passo è stato velocissimo, soprattutto in salita, ma saggiamente Anna Ferrari, la leader del Ritter Rampitour dItalia, non ha voluto strafare anche perché la terza, la rientrante Michela Benzoni, tra laltro vincitrice della Rampiledro 2003, era molto più staccata.
Dopo la seconda tappa al comando del Rampitour nelle singole categorie ci sono Jonny Cattaneo (SP), Oscar Lazzaroni (M1), Giancarlo Paperini (M2), Flaviano Rigon (M3), Helmut Platzgummer (M4), Silvano Janes (M5) oltre, ovviamente, a Bianchi (èlite) e Ferrari (donne).
Il podio non ha tradito le attese e così la Rampiledro va in archivio con un nuovo successo. Prossimo appuntamento col Ritter Rampitour dItalia il 29 maggio, con la Paganella Bike.
CLASSIFICA
1) Ramon Bianchi (G.S. Scott Racing Team) 01.46.34; 2) Leonardo Paez (LArcobaleno Carraro Team) 01.46.47; 3) Martino Fruet (LArcobaleno Carraro Team) 01.50.36; 4) Jonny Cattaneo (Team Oprandi Bike Bracca) 01.51.36; 5) Nicola Dalto (G.S. Cicli Olympia) 01.53.27; 6) Dimitri Modesti (G.S. Scott Racing Team) 01.55.07; 7) Marco Zappa (K2 Cicliteam) 01.55.10; 8) Mario Appolonni (LArcobaleno Carraro Team) 01.55.13; 9) Christian Pallaoro (G.S. Cicli Olympia) 01.56.14; 10) Oscar Lazzaroni (Team Oprandi Bike Bracca) 01.56.31
Femminile:
1) Elena Giacomuzzi (Dragon Bike Strigno) 02.16.01; 2) Anna Ferrari (U.C.T. Montebelluna) 02.23.30; 3) Michela Benzoni (G.S. Bicimania Lissone Mtb) 02.29.52; 4) Lorena Zocca (S.C. Cicli Fontana) 02.31.07; 5) Valentina Rosi (Mtb 4 Colli Forno Gualerzi) 02.40.50; 6) Claudia Paolazzi (G.S. Bicimania Lissone Mtb) 02.42.03; 7) Nicoletta Bresciani (G.S. Scott Racing Team) 02.48.31; 8) Francesca Lonardelli (Schwinn Bike Store) 02.48.36; 9) Valentina Donà (G.S. Cicli Morbiato Racing Bike) 02.49.41; 10) Elisabetta De Bernardi (Team Spreafico) 02.55.49