I report del forum RIFUGIO GRAFFER - 2261 MT (TN)

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Premetto subito che all'inizio del bellissimo trail di discesa c'è un bel cartello di divieto alle mtb e se avete intenzione di percorrerlo lo farete a vostro rischio e pericolo.

Noi abbiamo deciso di percorrerlo un martedì di ottobre dove non abbiamo trovato nessun escursionista, nessun guardiaparco e nessun forestale. In luglio e agosto e nei classici week end vacanzieri le cose sono ben diverse ed è un attimo essere sanzionati.



Partiamo come al solito dagli 800 mt di Carisolo sotto un cielo che sembra promettere bene dopo giorni di nuvole.

Saliamo a Sant'Antonio di Mavignola percorrendo la strada interna vietata al traffico veicolare, superiamo Madonna di Campiglio ed arriviamo a Campo Carlo Magno



Controllando nei giorni scorsi le webcam che puntano sul Rifugio Graffer e sul Passo del Grostè abbiamo visto che ha nevicato e lo scopo della nostra escursione è proprio quello di salire e fare qualche foto con il Gruppo del Brenta imbiancato.

Dopo Campo Carlo Magno la salita diventa seria e si alternano tratti molto ripidi a tratti dove si può rifiatare, mancano 5,5 km e 600 mt di dislivello per raggiungere il Rifugio Graffer; il tutto in un ambiente unico.





Sopra ai 2000 mt inizia a comparire la neve



la sterrata che sale al Rifugio è aperta e perfettamente percorribile



Sull' altro lato della valle tutto il Gruppo della Presanella e, qui sotto, il versante ovest di Madonna.



e finalmente arriviamo ai 2261 metri del Rifugio Graffer



Il Rifugio è aperto tutto l'anno e si trova in una posizione fantastica



Solitamente saliamo al Rifugio Stoppani, appena più in alto, ed al Passo del Grostè dove, percorriamo un anello sulle placche dolomitiche con brevi tratti spallati; ....ma oggi non mi sembra il caso vista la neve a terra.

Ci prepariamo per la discesa che ripeto è vietata alle mtb e che, proprio per questo, intraprendiamo fuori stagione estiva.

Il trail parte proprio sotto al Rifugio, dove vengono provati i cannoni sparaneve



ed immediatamente capiamo che per i primi 200 mt di dislivello non sarà una passeggiata.

Percorriamo diversi tratti a piedi, sprofondando nella neve che si è accumulata sul sentiero



Nei pochi tratti scoperti e pendenti si riesce a stare in sella







Finalmente, scendendo sotto i 2000 mt, la neve a terra diminuisce e possiamo goderci il trail al cospetto della parete verticale della Corna Rossa



Il trail è tecnico al punto giusto



l'importante è non distrarsi troppo guardando i panorami







panino con vista dolomiti nel ristorante dove non occorre prenotare



Ci abbassiamo verso la Vallesinella con alcuni tratti del trail più impegnativi









Arriviamo alle Cascate di Mezzo ricche di acqua



dove inizia il divertente sentiero detto dell'Arciduca, trail prevalentemente in piano con un mare di radici da superare



Ci immettiamo sul sentiero rustico che scende al Vivaio Brenta da dove per una pista sterrata e qualche rilancio su trail ritorniamo a Sant'Antonio di Mavignola.

Nel frattempo inizia a piovigginare ma riusciamo comunque a percorrere i tecnici tratti di sentiero che tagliano la strada fatta all'andata.



Rientriamo alla base contenti di aver percorso un tour che almeno una volta all'anno dobbiamo fare.
.....e lo facciamo da 15 anni!!!
 
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