Difficoltà tecnica (salita/discesa) * : BC+ / BC+
* scala delle difficoltà tecniche CAI
Descrizione:
Il percorso si svolge all’interno del Parco Regionale Velino-Sirente. La visita al lago meriterebbe di essere fatta in primavera, durante il periodo delle fioriture, mentre in estate lo scenario è molto meno interessante. In compenso il resto dell’itinerario è bello e godibile in qualunque stagione (neve permettendo!).
Come arrivare:
Si parte da Corvaro, raggiungibile dall’uscita Valle del Salto della A24.
Cartografia consigliata:
Carte CAI 1:25000 n°1 (Gruppo Velino-Sirente) e n° 2 (Gruppi M. Ocre – M. Cagno – M. Cava – M. San Rocco – M. Orsello – M. Puzzillo)
Roadbook:
A Corvaro, si parcheggia in piazza San Francesco e si inizia a pedalare, tornando verso l’uscita dell’autostrada, fino alla deviazione sulla sx che porta al cimitero del paese e percorre la Valle Amara (le segnalazioni si trovano adesso in senso contrario a quello di marcia, per cui sarebbe bene individuare la svolta già quando si arriva in macchina dall’autostrada). Imboccata la valle si segue la strada senza possibilità di errore. Appena dopo essere transitati sotto l’autostrada, la strada diventa sterrata e sale, con pendenza crescente, tra pareti di roccia fino ad un bivio. Se si proseguisse svoltando a dx si raggiungerebbero i rifugi della Vena. L’itinerario, invece, prevede di svoltare a sx, iniziando a salire piacevolmente attraverso il bosco del Cerasolo. Si tralascia ad un tornante la deviazione per Valle dell’Asino e il lago della Duchessa (segnalazioni) e si prosegue fino ad un bivio, dove si deve svoltare a dx, in salita, lungo la Valle Quartarone. Anche qui non ci sono grossi problemi a seguire il sentiero che, peraltro, è individuato da segni giallo-rossi (anche se, sulla cartografia di riferimento, il sentiero non è riportato tra quelli segnati CAI). Il percorso è piacevole e pedalabile fino al rifugio Campitelli.
Qui si seguono i segni, sempre giallo-rossi, dell’itinerario CAI 2G, passando a dx di una vecchia fonte-abbeveratoio ed aggirando la Punta dell’Uccettu. Già subito dopo il rifugio si inizia a spingere la bici e, salvo brevi tratti, ciò sarà necessario fino al lago (o, quanto meno, fino al valico sopra il lago). Il percorso è ben segnato. Si arriva ad una valletta (siamo sul versante di sx) e si individua il passo verso cui ci si deve dirigere (i segni a terra aiutano a trovare la strada meno faticosa).
Dal valico si vede il lago e la traccia di sentiero, pochi metri più in basso, che si deve raggiungere e percorrere per arrivare alla Duchessa, che si aggira per raggiungere un altro valico, proprio a ridosso del lago. Da qui, prima su prati poi su ampia ed evidente traccia, si scende passando attraverso alcuni ricoveri di pastori (Le Caparnie) fino ad un bivio dove, svoltando a dx, si prende una strada in salita (itinerario CAI 2C), si percorrono poche decine di metri dopo di che ci si butta in discesa, sempre più ripida, fino al borgo di Cartore. Attenzione: il fondo, nel tratto finale e più ripido della discesa non agevola la frenata!
A Cartore si prende la carrareccia sulla dx e la si segue fino ad un primo bivio, dove si svolta a dx. Si raggiunge un abbeveratoio, dove si svolta nuovamente a dx, costeggiando per un breve tratto l’autostrada, dopo di che il sentiero piega a sx nuovamente tra i campi. Si vede il paese di Corvaro, che diventa un facile punto di riferimento. Poco dopo, ad un bivio dove si svolta ancora a dx (via delle cave), si torna su asfalto e si prosegue senza problemi fino al punto di partenza.
* scala delle difficoltà tecniche CAI
Descrizione:
Il percorso si svolge all’interno del Parco Regionale Velino-Sirente. La visita al lago meriterebbe di essere fatta in primavera, durante il periodo delle fioriture, mentre in estate lo scenario è molto meno interessante. In compenso il resto dell’itinerario è bello e godibile in qualunque stagione (neve permettendo!).
Come arrivare:
Si parte da Corvaro, raggiungibile dall’uscita Valle del Salto della A24.
Cartografia consigliata:
Carte CAI 1:25000 n°1 (Gruppo Velino-Sirente) e n° 2 (Gruppi M. Ocre – M. Cagno – M. Cava – M. San Rocco – M. Orsello – M. Puzzillo)
Roadbook:
A Corvaro, si parcheggia in piazza San Francesco e si inizia a pedalare, tornando verso l’uscita dell’autostrada, fino alla deviazione sulla sx che porta al cimitero del paese e percorre la Valle Amara (le segnalazioni si trovano adesso in senso contrario a quello di marcia, per cui sarebbe bene individuare la svolta già quando si arriva in macchina dall’autostrada). Imboccata la valle si segue la strada senza possibilità di errore. Appena dopo essere transitati sotto l’autostrada, la strada diventa sterrata e sale, con pendenza crescente, tra pareti di roccia fino ad un bivio. Se si proseguisse svoltando a dx si raggiungerebbero i rifugi della Vena. L’itinerario, invece, prevede di svoltare a sx, iniziando a salire piacevolmente attraverso il bosco del Cerasolo. Si tralascia ad un tornante la deviazione per Valle dell’Asino e il lago della Duchessa (segnalazioni) e si prosegue fino ad un bivio, dove si deve svoltare a dx, in salita, lungo la Valle Quartarone. Anche qui non ci sono grossi problemi a seguire il sentiero che, peraltro, è individuato da segni giallo-rossi (anche se, sulla cartografia di riferimento, il sentiero non è riportato tra quelli segnati CAI). Il percorso è piacevole e pedalabile fino al rifugio Campitelli.
Qui si seguono i segni, sempre giallo-rossi, dell’itinerario CAI 2G, passando a dx di una vecchia fonte-abbeveratoio ed aggirando la Punta dell’Uccettu. Già subito dopo il rifugio si inizia a spingere la bici e, salvo brevi tratti, ciò sarà necessario fino al lago (o, quanto meno, fino al valico sopra il lago). Il percorso è ben segnato. Si arriva ad una valletta (siamo sul versante di sx) e si individua il passo verso cui ci si deve dirigere (i segni a terra aiutano a trovare la strada meno faticosa).
Dal valico si vede il lago e la traccia di sentiero, pochi metri più in basso, che si deve raggiungere e percorrere per arrivare alla Duchessa, che si aggira per raggiungere un altro valico, proprio a ridosso del lago. Da qui, prima su prati poi su ampia ed evidente traccia, si scende passando attraverso alcuni ricoveri di pastori (Le Caparnie) fino ad un bivio dove, svoltando a dx, si prende una strada in salita (itinerario CAI 2C), si percorrono poche decine di metri dopo di che ci si butta in discesa, sempre più ripida, fino al borgo di Cartore. Attenzione: il fondo, nel tratto finale e più ripido della discesa non agevola la frenata!
A Cartore si prende la carrareccia sulla dx e la si segue fino ad un primo bivio, dove si svolta a dx. Si raggiunge un abbeveratoio, dove si svolta nuovamente a dx, costeggiando per un breve tratto l’autostrada, dopo di che il sentiero piega a sx nuovamente tra i campi. Si vede il paese di Corvaro, che diventa un facile punto di riferimento. Poco dopo, ad un bivio dove si svolta ancora a dx (via delle cave), si torna su asfalto e si prosegue senza problemi fino al punto di partenza.