Resoconto viaggio in Sardegna. Olbia - Sant'antioco lungo l'orientale sarda

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30/07/08 1 giorno
Questa mattina fatto (e andato) l’ultimo esame della sessione estiva e adesso tutta vacanza!
Primo intoppo ancora prima di partire, gli orari del treno per arrivare al porto sono sbagliati e invece di partire alle 16 siamo costretti a partire di fretta e furia alle 13. La giornata è bollente e i 18 kg di bagaglio si fanno sentire tutti nella pedalata.
Prendiamo la nave, le bici caricate vicino al portellone e via si parte! Decidiamo di passare la notte sotto le stelle ma alle 2 il vento cambia direzione e siamo costretti a ritirarci dentro la nave, morale della favola 4 ore di sonno.

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31/07/08 2 giorno
La nave ci scende al porto di Olbia alle 5.30 e siamo costretti ad aspettare le 6 per avere la luce. Giro per visitare Olbia, non è niente di che ma ci fermiamo per fare un’abbondante colazione. Comincia la vacanza! Prendiamo la statale 125 in direzione sud. La strada è molto trafficata ma non ci scoraggiamo. Prima visita a Capo coda cavallo, allunghiamo all’interno per un totale di 12 km di piccoli ma continui saliscendi ma ne vale la pena, arriviamo alle 7.45 e la spiaggia è completamente vuota, acqua cristallina e bel paesaggio, ne è valsa la pena. La strada è caratterizzata da un susseguirsi di piccoli ma continui saliscendi che alla lunga si fanno sentire nelle gambe. Per la notte ci fermiamo al camping Selema.

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1/08/08 3 giorno
Partenza da Santa Lucia, prendiamo la strada in mezzo alla pineta che ci farà costeggiare tutta la costa fino alla spiaggia di Capo Comino. Qui per la prima volta facciamo i conti con la sabbia, la strada sotto la pineta presenta a tratti dei banchi di sabbia che le nostre bici non riescono ad affrontare con noi sopra, spingere! Arrivati all’altezza di Ena-Sa Chitta-Su Tiliò abbiamo ripreso la strada asfaltata che segue la costa fino ad un parcheggio rotondo, da lì inizia la strada sterrata che segue la costa. Poco oltre al bivio prendere a sinistra oltre il cancello nella pista della forestale, questo pezzo di sterrato fa assaporare per la prima volta un po’ di MTB, è una strada fattibilissima con un buon fondo e con anche qualche salitella! Si segue la strada che si spinge verso l’interno fino a superare un piccolo guado per poi tornare verso la spiaggia, eccoci arrivati alla spiaggia di Berchidda. Seguiamo ancora la strada sterrata dove passano anche la auto e passiamo dietro la spiaggia di e lo stagno di Bidderosa, da lì a poco saremo davanti ad un altro stagno, quello di Sa Curcurica. Con lo stagno davanti decidiamo di aggirarlo passando verso il mare (non so se è stata la scelta migliore!) e prendiamo un piccolo sentiero che porta verso la spiaggia. Arrivati al mare ecco che ci accorgiamo che dobbiamo guadare il piccolo fiume che sfocia nel mare, con l’acqua che non è poi così bassa! Togliamo i bagagli dalla bici e via a guadare il fiume. L’operazione ci ha fatto richiedere diverso tempo. Passato il fiume siamo arrivati a cala Ginepro dove erano ad aspettarci i miei genitori. Decidiamo di passare la notte al camping Cala Ginepro.
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2/08/08 4 giorno
Pausa

3/08/08 5 giorno
In sella! Prendiamo la statale con direzione Orosei. Arrivati al ponte di Orosei prendiamo la strada a sinistra subito dopo la fine del ponte che porta alla città (è una strada chiusa al traffico). Costeggiamo tutto il fiume sino ad arrivare sulla costa e prendiamo la strada che costeggia la strada se serve come parcheggio. Arrivati al porto di Orosei la strada finisce e comincia la spiaggia, 40 minuti di spingere la bici sulla sabbia, un’ esperienza che ci ha massacrato le gambe! Entriamo nella pineta e senza qualche difficoltà dovuta alla sabbia arriviamo fino alla spiaggia di Osella, seguiamo il sentiero che consente di scavalcare il piccolo promontorio a spinta e arriviamo dall’altra parte della spiaggia, da lì sempre a spinta arriviamo finalmente all’asfalto. Prima salita dura ma breve poi la strada si addolcisce. Saliamo dolcemente fino ad arrivare alla dura salità che ci porterà ad attraversare i rilievi che ci separano da Cala Gonone. Qui ho avuto il punto più duro di tutto il viaggio, la stanchezza nella gambe dovuta ai chilometri di bici a spinta, il caldo torrido, una mezza crisi di fame e la dissenteria (presa a San Teodoro dopo che avevo bevuto ad una fontanella lungo strada) mi hanno fatto scoppiare, mi sono dovuto sdraiare una mezzora all’ombra per riprendermi. La salita, dura ma con solo 3 tornanti, porta nel punto più alto della strada da dove si può ammirare tutto lo splendore di Cala Gonone. Da lì tutta discesa, molto ripida, sulla strada lastricata di cemento, sino al campeggio, l’unico della zona, il campeggio Cala Gonone.

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05/08/08
Eccoci arrivati alla tappa più impegnativa, oggi ci aspetta il passo Genna Silana. Quando suona la sveglia fuori è ancora buio, tutti dormono e noi facendo attenzione a non fare troppo rumore con le torce in testa smontiamo tutto. Ci mettiamo in sella che è appena spuntato il sole, oggi ci aspetterà una lunga salita. Prendiamo la strada in direzione del traforo, la salita è tosta, 7 km di tornanti, ci metteremo quasi un ora per arrivare in cima. Dopo il traforo ci immettiamo sulla 125, il panorama che seguirà è mozzafiato, la salita molto più morbida della precedente. Fortunatamente la strada che porta al passo è quasi tutta all’ombra e noi godiamo della fresca temperatura del mattino. Arrivati al passo Genna Silana troviamo l’unico bar fin lì trovato e ci fermiamo a fare un’altra colazione. Ci rimettiamo in bici e comincia la lunga discesa verso Baunei che proprio tutta discesa non è visto che lungo strada troviamo altre due salite. Arrivati in paese facciamo una sosta e decidiamo di salire sull’altopiano del Golgo. Ecco l’ultimo sforzo della giornata, ci troviamo alle 13 ad affrontare una salita ripidissima che ci finisce le ultime poche energie rimaste, per fortuna l’ultima della giornata visto che poi è tutta una blanda discesa sino all’agriturismo. Ah che agriturismo! All’inizio non l’abbiamo nemmeno notato e siamo andati diretti alla direzione che è alla fine della strada sterrata (segnalata da dei cartelli). Ci danno le chiavi del cancello e con un sorriso il tipo ci dice a dopo, l’abbiamo capito poi perché rideva… Il campeggio è un recinto circolare, diviso mezzo campeggio mezza stalla per cavalli e tutto intorno a noi pascoli allo stato brado con mucche, tori, asini e maiali sardi. All’interno un po’ di alberi per fare ombra e una piccola costruzione dove ci sono due docce e un piccolo bagno dove dentro ronzano decine di mosche. Fuori il caldo micidiale e una miriade di insetti, le mosche ci assalgono fin da subito e solo il tramonto ce le porterà via da dosso. La notte tutto buio neanche una luce e decidiamo di accendere un fuoco. I grilli sono rumorosissimo e poi scopriamo perché, si chiamano grilli toro, insetti neri a forma di grillo grandi 4-5 cm che emettono un suono fortissimo. Tutto questo per andare a vedere il giorno seguente una delle più belle spiagge se non la più bella spiaggia di tutta l’isola, cala Goloritzè.

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6/08/08 9° giorno

Molto stancanti i 6 km di sentiero a/r che portano alla spiaggia di Goloritzè...

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Prendiamo le bici e cominciamo i 7 km di salita che si fanno sentire dopo l'ora e 20 passata a camminare.da Baunei cominciamo la lunga discesa che ci porta fino a Tortolì e poi direzione Arbatax. Campeggio Sos Flores. Il campeggio è molto grande e finalmente si vede un po' di gioventù. Ad Arnbatax la sera c'è il nulla, molto meglio Tortolì.

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9/08/08 12° giorno

125 km e 8 ore in sella alla bici, roba da matti! Primo pezzo molto bello in sterrato e anche duro a tratti. E' stata dura soprattutto gli ultimi 25 km che non finivano più ma ce l'abbiamo fatta, che grandi. Il pezzo più duro è stata la strada sterrata dell'ex base militare fatta alle 13 sotto un sole fortissimo, l'acqua nelle borracce era brodo. Alcuni trattia si sono fatti a spinta e una volta arrivati all'asfalto ancora niente per km. Poi per fortuna abbiamo trovato un bar, come un miraggio, io ero inpreda ai crampi in tutta la gamba destra.... Ci rifocilliamo a suon di birra e panini. 15 km a Muravera e poi là 2 ore di riposo all'ombra della piazza. Ripartiamo, tutta una tirata fino a Villasimius per fortuna senza salite o quasi... ecco negli ultimi 4 km l'ultima salita della giornata, volevo morire ma ce l'abbiamo fatta anche stavolta! Ore 22.00 cena, ore 22.20 dormire!

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juzno

Biker serius
23/6/08
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reggio emilia
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9/08/08 12° giorno

125 km e 8 ore in sella alla bici, roba da matti! Primo pezzo molto bello in sterrato e anche duro a tratti. E' stata dura soprattutto gli ultimi 25 km che non finivano più ma ce l'abbiamo fatta, che grandi. Il pezzo più duro è stata la strada sterrata dell'ex base militare fatta alle 13 sotto un sole fortissimo, l'acqua nelle borracce era brodo. Alcuni trattia si sono fatti a spinta e una volta arrivati all'asfalto ancora niente per km. Poi per fortuna abbiamo trovato un bar, come un miraggio, io ero inpreda ai crampi in tutta la gamba destra.... Ci rifocilliamo a suon di birra e panini. 15 km a Muravera e poi là 2 ore di riposo all'ombra della piazza. Ripartiamo, tutta una tirata fino a Villasimius per fortuna senza salite o quasi... ecco negli ultimi 4 km l'ultima salita della giornata, volevo morire ma ce l'abbiamo fatta anche stavolta! Ore 22.00 cena, ore 22.20 dormire!




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Resoconto fantastico bellissimo....anch'io sono da poco appassionato di cicloturismo...spero anch'io prima o poi di fare un po di sardegna....
 

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