Resoconto di una giornata con lo sfuggitivo 2

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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superugos

Biker serius
22/9/11
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Foligno
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Sono anni che esco con Lo Sfuggitivo, prima in moto, poi in pitbike, ora in bici (fra qualche anno in triciclo), si cambia mezzo ma il contorno non varia mai, ogni volta che si esce con lui succede un imprevisto, attira la sfiga come la merda attira le mosche.
Io dal canto mio non posso farci niente, come cugino non me lo sono scelto, sono buono d’animo, non ce la faccio ad abbandonarlo come un cane all’autogrill… Tante volte l’ho pensato "ora lo mando affanculo" poi mi fa gli occhioni tipo i gremlins e alla fine lo perdono.
L’ho perdonato anche quando mi ha fatto rompere 2 costole con il trauma cranico. A fatica ma alla fine l’ho perdonato.

Inoltre nel mio cerchio di amici non è che ci sia molto di meglio assisto quotidianamente ad episodi o a esposizioni di concetti da far impallidire Casper… Gran parte di questi eventi poi fanno sorridere quando ci ripensi…
Li per li non fanno sorridere molto…
Di seguito vi farò un piccolo sunto della gente che mi circonda nel modo della MTB e poi spero sarete d’accordo con me che Lo Sfuggitivo non è poi così male….
  • Castlik: un ingegnere di quasi 50 anni che come prima uscita in MTB si butta dal passo delle capre con una bici storica anno 1985 comperata al supermercato non ammortizzata e con i freni rotti... (chi ha dato il nome al passo delle capre non ha buttato lì un toponimo a cazzo)…
  • Roberto: dopo 2 ore di salita da vomito, in vetta, con venti chilometri di discesa che ci aspettano tra sentieri e boschi, tra carrarecce e saltarelli se ne esce con la proposta "ma perché non torniamo passando per l’asfalto"… Prima ho riso poi ho capito che diceva sul serio e mi si è accappottata la pelle…
  • Eddy: che quando ha piovuto non esce perché infanga la bici, che quando è caldo non esce perché impolvera la bici, che qui è troppa discesa, che qui è troppo sconnessa, che qui graffia la scott e bla, bla bla..
  • Rudy: (che è maschio e non penso sia mai stato a villa Certosa) che per uscì con lui tocca prende 2 giorni de ferie. Un giorno perché tanto prima de sera a casa non te ce riporta e un giorno per riprendersi e ricominciare a camminare...
  • Giangy: che è riuscito a perdersi intorno a casa sua, non era così difficile, bastava seguire il marciapiede. E invece abbiamo camminato un’ora su una salita del 25% con la breccetta smossa… Eravamo ridotti così male che facevamo pena agli extracomunitari che stavano cogliendo le olive…
Anche il mio meccanico sembra mettermisi contro…
Gli ho portato la bici e gli ho detto se poteva aiutarmi a regolare il sellino.. Non credo di essermi espresso così male, appena entrato mi ha chiesto "cosa c’è" e io ho risposto "mmm mi fa un pò male il culo", lui mi guarda di traverso e come il Dottor House quando esamina una tac mi risponde "ma il culo ti fa male sempre o solo quando vai in bici?"..
Non ho risposto, non credo che in certe occasioni uno debba rispondere, ho girato la bici e sono uscito dal negozio, il sellino l’ho inclinato da solo..

Ora capite perché esco con Lo Sfuggitivo… Non ho molta scelta… E qualche giorno fa ci sono uscito di nuovo…

Solito ora, solito posto, arriva con il sorriso di un bimbo all’ingresso del luna park e lo metto subito sotto pressione… "l’hai fatta la cacca?" (chiara espressione che il percorso che ho studiato non sarà dei più facili e vi sono salite impegnative che probabilmente produrranno uno sforzo tale che era consigliabile fare la cacca prima). Senza rispondere accenna un’inversione di marcia per tornare a casa poi risponde supplicando pietà "dai, oggi piamosela comoda, non je la fò" "ascolta" gli esclamo con aria saggia "oggi mi ha telefonato l’allenatore della nazionale MT e mi ha detto che tanto non ci prende quindi, se vogliamo, possiamo anche rallentare con gli allenamenti… oggi si va a passeggio" poi dopo un pò di pausa dove lui mostrava un’aria soddisfatta aggiungo "si va a passeggio ma sto avanti io".
GUERRA PULITA FINO ALLA VETTA.
Solo chi va in MTB può capire l’importanza di stare davanti su una passeggiata.
A metà percorso ho buttato via anche la borraccia per non perdere terreno, mi giro e ciò che vedo non è bello. Lo Sfuggitivo digrigna i denti, sbuffa dalle narici a ogni pedalata, è tutto rosso e gli è venuto un collo che sembrano due… Minchia, stasera tira le zampe…

Poi quando la strada sembrava spianare e prendevamo velocità dietro una curva c’era un ostacolo imprevisto che ci costringeva a fermarci. (la solita sfiga che accompagna come l’ombra lo sfuggitivo). Lo guado, lui capisce, quasi vuole chiedere scusa ma poi dirotta il discorso "ammò dove passamo?".
Ad occupare l’intera carreggiata c’erano mucchi di legname da tagliare per un altezza di circa un metro con tanto di fogliame ancora attaccato..
La strada era in semicurva, si vedevano solo i primi 100 mt e c’era legna ovumque.. "ascoltami ancora" gli esclamo come il messia sul monte Faeta.. "io ho fatto 20 km di salita da panico per fare questo percorso nel bosco ed ora cosa faccio secondo te, per 100 mt di legnetta mi ritorno?" "passamo sopra".
Il problema non è la legna e neanche 100 mt a piedi, il problema è che per un Mountaibikers i sistemi di misurazione classica della distanza dopo un pò di salita non funzionano più. (questo favorito dal fatto che sotto sforzo l’ossigenazione del cervello sicuramente non è ottimale).
Avete mai provato a chiedere a un biker di stimare una distanza? Cento metri in discesa sono 1000, cento in salita sono 10. Sembrano L’ing. Cane di Mai dire Gol.. Ti risponde con stime che non trovano riscontro neanche nell’unità di misura "Millemilioni di mt. .Tanti quintali…Cento, forse 110 Pesos."

Ora quanto mancava alla cima?? Quanto avremmo dovuto tribbolare per superare la catasta di legna?
Chiedo al mio navigatore per non sbagliare. Dopo aver premuto millemilioni di tasti mi risponde. "Voi siete qui"… Un puntino in mezzo a una mappa verde… Fottiti cellulare del cazzo,
Decidiamo di attraversare. Bici in spalla e si va..
Camminare sulla legna con le scarpe con gli attacchi già non è comodo del suo e ho scoperto una cosa… Bisogna chiappare la legna perché se pisti solo le foglie ti fai male. Siamo caduti più volte in buche di foglie, (mio cugino è un pò basso, gli si vedeva solo la bici) e dopo 100 mt eravamo proprio finiti.
Con la strada in curva si vedevano sempre e solo 100 mt e sempre e solo erano coperti di legna.

Dopo millemilioni di mt a zompare da un tronco all’altro si cominciava a intravedere la strada pulita, mi faceva male tutto, avevo delle stincature da competizione e una bella mora dove appoggiavo la bici in spalla.
Con un coro di bestemmie durato più della metà di millemilioni di mt riusciamo a superare l’ostacolo, abbiamo un fiatone più di Messner sull’Everest. Sono chinato sul telaio della bici cercando energie per non morire (energie che non trovo) quando da dietro una catasta odo una voce.. "tu venire da valle? tu fare molto sport".
Lo guardo come Caino guardò Abele… Mia nonna mi diceva che non è mai buona cosa litigare con uno che ha la motosega in mano ma questa volta mi sentivo di non dargli troppo retta" .
Lui si accorge che non sono felice e che non rido alla sua battuta poi esclama "noi poveri cristi dovere lavorare per mangiare, e che dovere fare".
Gli ho risposto con calma "e che dovere fare???? Ma secondo te tu potere chiudere strada grande per tagliare legna???"

Inutile dire che in discesa non ci siamo divertiti per niente, eravamo così stanchi e abbozzati che nel bosco mi vedevo già sotto la doccia.
Saluto Lo Sfuggitivo con un’ultima raccomandazione… "a Sfuggitì, domenica non scappamo ma per cortesia a breve famme un piacere… Se vai a messa domenica, fatte du parole col prete e dije magari se te fa riempì la borraccia.. avemo già visto che la benedizione n’te basta"

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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