[Report] Latzfonser Kreuz-Sarnthein-Meran

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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sherpamg

Biker popularis
16/9/09
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Bressanone
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Prologo:
Era da tanto che avevo intenzione di fare il passaggio Bressanone-Sarentino-Merano e finalmente ho anche programmato la giornata. Venerdi 20 agosto 2010 ho fatto il giro del corno di trodena, giusto per scaldare i muscoli e lasciata moglie e figlie a Egna per andare al mare, rientro a Bressanone a passare la Altstadtfest con il branco. Non potevo chiedere di meglio. Pedalata pianificata x il sabato 21. agosto.

Apparentemente non è un giro che attira tanto, perchè dopo qualche birretta mi guardano tutti un pò strano...sarà....comunque dopo un pò ci ripenso anch'io...pedalare con il mal di testa non è il massimo...in effetti mi sveglio verso mezzogiorno, tra sveglia e chiamate su cellulare da famiglia ed amici, penso di essermi perso anche qualche cannonata....
Trascorro una giornata piuttosto "calma" e preparatoria per il mio XC!

:i-want-t:http://www.bikemap.net/route/665607
Domenica 22 agosto, sveglia alle 5 di mattina. Quando esco di casa verso le 5.30 è ancora buio e mi metto la "Frontlampe" in testa e il lumino lampeggiante sullo zaino. Passando la città vedo qualche "cadavere" rientrare dalla "Altstadtfest" e penso solo prosit!!

Arrivo a Velturno sulla statale, bello tranquillo e senza autovetture. Ogni tanto mi sento già i muscoli duri, e dopo 10 k m già non riesco a stare più bene sulla sella. Passando Velturno arrivo a Verdignes e mi trovo lo Sciliar splendente di un rosa mattutino e sull'altro versante della vallata c'è Lajon ancora assonnata.

Mi fermo in un parcheggio per fare qualche foto e solo dopo essermi rimesso in sella scopro che forse ho svegliato :hahaha:una coppietta in camporella...

Prima di arrivare a Lazfons posso già vedere il primo traguardo della giornata. Appollaiato sul versante della montagna, illuminato dal sole che sorge si intravede il rifugio s. Croce di Lazfons, a ca. 2314 m. ...e ce nè ancora di strada da fare:smile:

Ormai in paese trovo qualche contadino che mi augura buon giorno e buona pedalata. Lasciato il paese di Lazfons, la strada asfaltata sale verso il Kuehof. Il parcheggio da dove parte lo sterrato. La temperatura è piacevole e finalmente la pedalata diventa più sciolta e tranquilla, riesco a tenere il battito cardiaco basso, :medita: per non sfiancare subito. Giunto al parcheggio verso le 8.00, mi fermo per qualche nocciolina e mi godo il panorama verso le dolomiti...mi preocupa che il Putja sia in mezzo ai nuvoloni..sperando che l'aria rimanga tranquilla, mi rimetto in sella.

Lo sterrato è buono, ma qualche cantiere mi costringe a spingere la biga oltre i fossati. Con 17 gradi ancora non si suda tanto e l'aria è sempre limpida. Poco prima del Rif. Chiusa un cerbiatto mi passa la strada a pochi metri. Riesco ad avvicinarmi pedalando, arrivato a circa 20 m salta su per il bosco. Continuo in silenzio e lo vedo in mezzo al sottobosco che mi osserva ..mi avvicino coperto da un albero e riesco a scattare la foto. Sfrutto l'occasione per prendere fiato, dato che rimane immobile...poi prosegue a passo lento e senza fretta su per il bosco.

Passo il rif. Chiusa, spingendo per qualche salita ed arrivo alla "RossHuette", dove c'è già chi fà colazione con una bella Weizen e weisswurst.

Subito dopo ci sono ca. 250 m di dislivello da spingere o portare in spalla la bici. Lo sterrato è troppo ripido (30° ca.) e pieno di ciottolato che non da grip a sufficienza ad una bici, mentre il cuoco del rifugio mi passa vicino con un vecchio 4x4 Pinzgauer...al limite del capottamento....

Verso le 9.30 arrivo al Latzfonser Kreuz...ci sono tante ragazze con i Dirndln e le Lederhosen, che fanno musica e danzano...mentre io mi godo un buon pezzo di strudel e capuccino.

Il primo sms della giornata alle mie bimbe che a quest'ora saranno già in spiaggia.

Fino alla forcella mi tocca spingere di nuovo, con tanta gente che mi viene incontro. Un ultimo scorcio verso il basso per passare sulla parte di Sarrentino. ..almeno qui il cielo è limpido. Per evitare possibili lamenti da parte dei pedoni, preferisco spingere la bici ca. 200 m in discesa, considerato anche che il sentiero è troppo stretto per bici e pedoni.

La scelta era giusta, dato che tutti salutano con un sorriso, ringraziando rispettosamente. Poi inizia lo sterrato (sentiero 7) verso Reinswald/San martino.

Variante: Alla Getrumalm ca. 2094 m, si potrebbe passare sul sentiero 11 che porta alla Pichlberghuette ca. 2150 m e poi scendere a San Martino lungo la pista da slittino...(altro giro da fare):cucù:

Dal paese di San martino, invece di scendere lungo la provinciale asfaltata, giro subito dopo la chiesa e scelgo la via ciclabile indicata sulla cartina Kompass 056, e vado ad impellagarmi su uno sterrato in costruzione. Sassi, ciottolato, buchi, ruspe che hanno formato qualche mucchieto di giaia e sabbia. Mi diverto comunque a fare un pò di freeride, visto che non c'è anima viva e poco sotto il paese proseguo sulla statale verso Campolasta.

Da qui si potrebbe salire per la Valle di Rio Deserto ed arrivare al rif. Valcanova, ma preferisco scendere fino a Sarentino Paese e salire verso Prati ed il rif. Sarentino.

Anche se in paese ho fatto il pieno di acqua alla fontana davanti alla chiesa, con i bambini dei turisti che mi guardavano come se arivassi dalla luna...che faccia avrò fatto (?)..boh.:nunsacci:..sto sudando e soffro i 32° di temperatura che sto leggendo sul display del contachilometri....:specc: mi sembra quasi di non riuscire ad andare avanti...

Arrivo fino alla malga Auener Alm e proseguo di nuovo a spinta fino alla forcella, dove finalmente mi godo una lunga pausa disteso al sole, quel pò di tranquillità possibile ed un buon panino con la sorpressa nostrana...eh vai a rifocillarti:celopiùg:.

Da qui in poi, con la rotta suggerita da nonnocarb (grazie!) - quì tutta zona suia - invece di fare la Via alpina E5, giro verso il sentiero di Avelengo (Nr. 2), che scopro essere impostato stupendamente, liscio senza sassi, un bel trail largo abbastanza per non dare fastidio ai pedoni. Poi giro sul sentiero 51, che è curato benissimo. Prima del Passo della Croce incontro qualche biker tedesco in AlpenCross e ci scambiamo un pò di informazioni. Verso le 14.00 arrivo al Rif. Merano e lo sterrato che mi si presenta davanti è gremito di turisti a passeggio...si capisce, la giornata è troppo bella...scendo piano ed arrivato a Falzeben vorrei scendere a lato della strada, sul sentiero 14 verso Merano, ma c'è troppa gente fra i piedi ed un DH veloce non sarebbe comunque possibile.

Decido di scendere a valle su asfalto. Avvicinandomi a Merano la temperatura sale nuovamente verso i 30°. A Maia Alta mi sento pure il vento provveniente da Sud adosso, che mi soffierebbe contro lungo tutta la ciclabile fino a Bolzano...non è proprio il caso di farla. Anche se volevo fare il giro completo in bike, passo Merano semideserta e vado verso la stazione dei treni. Tempo una coca ghiacciata ho la coincidenza con il treno diretto al Brennero.... ..arrivo a Bressanone, giusto in tempo per fare una doccia, mettermi comodo e scolarmi qualche buona birra al Altstadtfest con i ragazzi del branco...che :OOO:non hanno voluto venire con me a fare questo giro.;-)
 
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