Guai meccanici principali sistemati, avrei dovuto dedicare il giorno successivo a sbrigare alcune faccende, pranzare con un cliente, finire la manutenzione e preparare la valigia per l'imminente viaggetto.
Ma Fede mi chiama e mi dice che ha voglia di montagna dopo due giorni di parchetto.
Giornata blu fantastica in avvicinamento: non posso dire di no. Se poi arriva l'inverno vero? basta bici in quota...
Tutto va in secondo piano.
Dove? abbastanza in alto, vicino a casa, tutto esposto bene al sole, divertente, con un po' di portage, con panorami inusuali per l'ospite...
Meta prescelta è il Monte Croce e il Monte Mazzoccone, con un po' di portage come piace a lei, un po' di pedalata come piace a me e un po' di sentieri cattivissimi come piace ad entrambi, tutto al sole, come piace a tutti.
Partiamo da Quarna Sotto, per stare il più possibile sopra la linea dei boschi e goderci la quota.
Prima sterratone nelle belle faggete, poi il sentiero si inerpica piuttosto ciclabile (ostinazione e colpi di reni) verso l'Alpe Curgiolo sul versante sud-est. Dopodiché non ci resta che metterci la bici in spalla e seguire le ripide creste, che "in breve" ci portano in vetta (1643m).
La temperatura è buona, le nuvole non esistono, la pianura è un'ipotesi bianchiccia da cui emergono poche sagome non identificate; oltre fa capolino l'Appenino. Il Monte Rosa e il M. Leone sono i più possenti riferimenti del panorama alpino, mentre gli altri colossi svizzeri sono nascosti dalla Massa del Turlo e Monte Capio. Oltre al Lago d'Orta si vece anche il Lago Maggiore verso Verbania e quello di Varese. A est le Grigne, il Legnone, il Disgrazia, ecc.
Dopo un pisolino al sole, si riparte sull'aerea cresta est, che presto si fa molto ripida e tecnica, con alcuni passaggi non banali.
Il trasferimento verso il Monte Mazzoccone è su una sterrata coperta da una coltre spessissima di foglie. Con ancora un momento di portage raggiungiamo la seconda cima (1424m) con il sole poco sopra l'orizzonte.
Mentre il il lago d'Orta sonnecchia già all'ombra, quel potente riflettore nel cielo a sud-ovest, prima di eclissarsi, ci regala una luce spaziale.
La cresta sud-est, percorsa nella neve all'inizio dell'anno, è ostica, con diversi passaggi tra le rocce da fare a piedi, ma per il resto è scorrevole e divertente.
Arrivati ad una cappelletta, col buio incalzante invece di proseguire dritto sulla cresta, prendiamo il divertente e veloce sentiero a tornanti e curvette che porta ad un alpeggio sul facile sentiero Beltrami. naaa! Facili mulattiere naaaa!
Non mi scoraggio e imbocchiamo un traverso oltre una sbarra, seguendo il mio naso, che in breve ci riporta sulla dorsale in un altro punto panoramico sul lago. Ottimo! Ottimo!
La discesa prosegue spassosa. La luce è sempre più fievole. Tra sterrate e mulattiere raggiungamo Quarna Sopra, dove Fede ha un guasto al reggisella e io dimentico gli occhiali ad una fontana, che fatico a rintracciare nel labirinto di carrugi.
È praticamente notte quando arriviamo alla macchina su altre mulattiere.
Fantastico!
Ci siamo proprio divertiti.
Fede oggi è rotolata un po' di volte, senza lividi né malumori. Grande. Sta migliorando costantemente.
Adoro il mio laghetto e le sue montagne!
_______________________________
Dislivello: circa 1050m
PS: Non ho la traccia di questo giro; posso dare indicazioni tipo roadbook
Ma Fede mi chiama e mi dice che ha voglia di montagna dopo due giorni di parchetto.
Giornata blu fantastica in avvicinamento: non posso dire di no. Se poi arriva l'inverno vero? basta bici in quota...
Tutto va in secondo piano.
Dove? abbastanza in alto, vicino a casa, tutto esposto bene al sole, divertente, con un po' di portage, con panorami inusuali per l'ospite...
Meta prescelta è il Monte Croce e il Monte Mazzoccone, con un po' di portage come piace a lei, un po' di pedalata come piace a me e un po' di sentieri cattivissimi come piace ad entrambi, tutto al sole, come piace a tutti.
Partiamo da Quarna Sotto, per stare il più possibile sopra la linea dei boschi e goderci la quota.
Prima sterratone nelle belle faggete, poi il sentiero si inerpica piuttosto ciclabile (ostinazione e colpi di reni) verso l'Alpe Curgiolo sul versante sud-est. Dopodiché non ci resta che metterci la bici in spalla e seguire le ripide creste, che "in breve" ci portano in vetta (1643m).
La temperatura è buona, le nuvole non esistono, la pianura è un'ipotesi bianchiccia da cui emergono poche sagome non identificate; oltre fa capolino l'Appenino. Il Monte Rosa e il M. Leone sono i più possenti riferimenti del panorama alpino, mentre gli altri colossi svizzeri sono nascosti dalla Massa del Turlo e Monte Capio. Oltre al Lago d'Orta si vece anche il Lago Maggiore verso Verbania e quello di Varese. A est le Grigne, il Legnone, il Disgrazia, ecc.
Dopo un pisolino al sole, si riparte sull'aerea cresta est, che presto si fa molto ripida e tecnica, con alcuni passaggi non banali.
Il trasferimento verso il Monte Mazzoccone è su una sterrata coperta da una coltre spessissima di foglie. Con ancora un momento di portage raggiungiamo la seconda cima (1424m) con il sole poco sopra l'orizzonte.
Mentre il il lago d'Orta sonnecchia già all'ombra, quel potente riflettore nel cielo a sud-ovest, prima di eclissarsi, ci regala una luce spaziale.
La cresta sud-est, percorsa nella neve all'inizio dell'anno, è ostica, con diversi passaggi tra le rocce da fare a piedi, ma per il resto è scorrevole e divertente.
Arrivati ad una cappelletta, col buio incalzante invece di proseguire dritto sulla cresta, prendiamo il divertente e veloce sentiero a tornanti e curvette che porta ad un alpeggio sul facile sentiero Beltrami. naaa! Facili mulattiere naaaa!
Non mi scoraggio e imbocchiamo un traverso oltre una sbarra, seguendo il mio naso, che in breve ci riporta sulla dorsale in un altro punto panoramico sul lago. Ottimo! Ottimo!
La discesa prosegue spassosa. La luce è sempre più fievole. Tra sterrate e mulattiere raggiungamo Quarna Sopra, dove Fede ha un guasto al reggisella e io dimentico gli occhiali ad una fontana, che fatico a rintracciare nel labirinto di carrugi.
È praticamente notte quando arriviamo alla macchina su altre mulattiere.
Fantastico!
Ci siamo proprio divertiti.
Fede oggi è rotolata un po' di volte, senza lividi né malumori. Grande. Sta migliorando costantemente.
Adoro il mio laghetto e le sue montagne!
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Dislivello: circa 1050m
PS: Non ho la traccia di questo giro; posso dare indicazioni tipo roadbook