Io ho visto quello di Massa Marittima.
È in terra ricoperta da uno strato di cemento verniciato!
Scusa ma... lo fate in terra??? immagino sappiate già che dopo due mesi sarà da rifare!
un pump in terra va bene in un ambiente chiuso al pubblico, dove gira poca gente e c'è manutenzione pressochè costante, se lo fate in mezzo a un prato, aperto, la prima volta che qualcuno gira dopo una pioggia ve lo sfonda mezzo, e comunque il consumo dato dai passaggi vi obbliga a costante manutenzione...
Se proprio lo volete fare, meglio farlo in legno, o meglio ancora in cemento.
Inoltre: in mezzo a un prato, ma gli accessi? un'area dove appoggiare le bici?
Appunto, ci ho girato pure io a Massa, è per quello che vi dico che in terra non dura, a massa è in cemento, uno strato di circa 20 cm su un fondo adeguatamente preparato con materiale drenante, è eterno, richiede zero manutenzione e non si deteriora.
Ho paura però che sia un po più complicato a livello di permessi...
In Italia come tocchi un po di cemento scattano un sacco di menate burocratiche!
Non è cemento, ma terra stabilizzata. E' un miscuglio di terra e cemento, che svolge una funzione di legante.
Il problema è che una volta che l'hai messa non puoi più far modifiche. Sinceramente, in base alla mia esperienza, ritengo che prima di tutto bisogna realizzarlo in terra, provarlo, fare le dovute modifiche e poi, eventualmente, ricoprirlo di terra stabilizzata.
Nel nostro pumptrack (privato) stiamo facendo numerose modifiche dopo averlo completato l'anno scorso... Per fortuna abbiamo realizzato tutto in terra e quindi aggiustare le gobbe e le curve non è un problema.
Frahai perfettamente ragione Fra78s per fine luglio contiamo di sistemare meglio quella parte
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