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Raveo

Winterhawk

Biker grossissimus
Quest'itinerario, che ho percorso sabato 30/07, compie un percorso ad anello che attraversa diversi scenari molto suggestivi ed ha quale punto di partenza e di arrivo il paese di Raveo, situato in Val Degano, a pochi minuti di strada da Villa Santina. Il tipo di percorso presenta tratti esposti al sole (alcuni dei quali molto panoramici) e tratti da percorrere all'ombra del sottobosco, ed è tutt'altro che uniforme nel suo svolgersi, grazie anche ai numerosi sali-scendi presenti, dando a chi lo affronta l'opportunità di non annoiarsi mai. Quanto riportato fa riferimento a ciò che è indicato nella pubblicazione FVG in MTB, itinerario n°3.

Raveo – Stavoli Valdìe – Stavolo Cuel – Pani di Raveo – Forca di Pani – Ampezzo – Mediis – V iaso – Enemonzo – Colza – Raveo

Le caratteristiche salienti del giro sono:
Quota di partenza = 477 mt slm (di fronte al cinitero di Raveo);
Lunghezza = 35,9 kk (il giro da me compiuto ne conta 42, causa divagazioni volute e non);
Dislivello = 1220 mt (1450 con le divagazioni di cui sopra);
Quota massima raggiunta: 1139 m, Forca di Pani;
Cartografia: Tabacco 1:25.000 – F. 13

Lasciata l'auto di fronte al parcheggio del cimitero di Raveo, si comincia a pedalare in direzione del centro abitato, fino ad una fontana dalla quale imboccheremo la direzione destra (Via Macilles), la quale comincia subito ad inerpicarsi in modo impegnativo su fondo asfaltato; il versante risulta esposto al sole nel primo tratto, caratterizzato da una serie di stretti e ripidi tornantini, poi ci si immerge in un sottobosco ombroso a prevalenza di conifere, ove si continua a salire se si eccettua un tratto intermedio in leggera discesa che precede un nuovo tratto in salita che termina poi in corrispondenza di una radura: il panorama alla nostra sinistra si apre sui boschi sottostanti, mentre a destra il versante boscoso ci ripara dalla luce del sole. La giornata è molto calda, quindi viene ben accolta la successiva discesa che conduce nella splendida conca degli Stavoli Valdìe, molto curati e suggestivi: la presenza di prati tenuti perfettamente che aprono la visuale e sono contornati da bellissimi boschi misti di conifere e latifoglie cominciano a far pensare che valesse senz'altro affrontare la precedente salita per raggiungerli. In questo punto comincia il fondo sterrato. Dopo aver attraversato un ponticello, si imbocca a destra la mulattiera (km 4,5), ammirando lo scenario di straordinaria bellezza fornito dall'anfiteatro naturale del Col Gentile posto dinnanzi, quindi si prosegue attraversando dolci falsopiani, fino ad un bivio (km 5,8) ove proseguiremo a destra, in leggera discesa, osservando i caratteristici Stavoli Luvieis , fino al raggiungimento della rotabile asfaltata (km 6,9) proveniente da Muina. Da qui è possibile osservare tutta la vallata di Ovaro, anche se , in questo caso, la giornata afosa offusca il panorama con una coltre di foschia biancastra. Si continua a scendere fino a raggiungere un tornante destrorso (km 7,5), poco prima del quale di trova a sinistra una stretta stradina sterrata, in una zona aperta e caratterizzata da baite recentemente ristrutturate, dal fondo piuttosto scivoloso a causa della consistenza in materiale misto sciolto, che imboccheremo in corrispondenza del segnale in legno indicante la direzione per Pani, seguendo le tracce bianco/rosse del segnavia CAI 221. Dopo un tratto di ripida salita imboccheremo la direzione destra, spingendo le bici a piedi in salita per un breve tratto, fino a ricongiungerci con la mulattiera principale, che imboccheremo a destra (km 8,3). A questo punto si prosegue affrontando tratti di salita ancora impegnativi, su fondo però abbastanza buono e con il conforto dell'ombra data dal sottobosco, fino a raggiungere gli stavoli Foràn (km 9,7), contornati da altri prati molto curati, in cui ci si può fermare ad ammirare il panorama circostante e sottostante (le vallate e la conca degli Stavoli Valdìe). Dopo pochi metri di pedalate ci si ricongiunge alla strada asfaltata proveniente da Valdìe, ma si continua ancora a destra su un'ampia mulattiera che sale in modo non impegnativo per un tratto attraverso il sottobosco, poi si inizia a scendere e si raggiunge la parte più bella dell'itinerario, la zona dei Pani di Raveo: la strada ridiventa asfaltata (km 11,2) e scende nella conca degli stavoli Pani, ma prima di affrontare questo tratto vale la pena fermarsi ad osservare lo scenario circostante, decisamente ampio e panoramico, poiché offre una visuale a 360° davvero emozionante. Dopo aver affrontato la ripida discesa si attraversa un piccolo rio (km 12,6) e si risale l'opposto versante della conca sopra menzionata su un tratto dalla discreta pendenza. A questo punto troveremo un bivio: la strada a sinistra scende in direzione Tartins e consente di ricollegarsi a Raveo in circa due km, mentre la direzione destra, che è quella da prendere (segnavia CAI 235) se si vuole proseguire con l'itinerario, sale ancora (su fondo asfaltato di recente, mentre sulla guida questo tratto era indicato come sterrato). Si raggiunge così la forcella di Pani a 1139 mt slm, il punto altimetrico più elevato dell'itinerario (km 16,1): anche in corrispondenza di questo tratto si ha un'altra vista molto bella sulla zona dei Pani. Si inizia ora a scendere lungo una ripida strada asfaltata che condurrà ad Ampezzo. Lungo questo versante è possibile osservare il panorama sottostante, con la prossima meta, cioè la succitata Ampezzo. Dopo aver attraversato la piccola frazione di Voltois, pittoresca e caratteristica, si attraversa il ponte sul torrente Lumiei (km 21,6) e ci si inerpica per la salita ombrosa che condurrà ad Ampezzo (km 22,4). Si imbocca quindi un breve tratto di strada statale 52 in direzione di Villa Santina, fino al bivio per la frazione di Mediis (km 26,1): a questo punto si svolta a destra e si entra nell'abitato, fino ad un bivio posto in corrispondenza di una piccola piazza con una fontana, dominata da una chiesetta molto bella (km 26,4). Si sale ora in direzione Lungis; l'itinerario originale prevede di svoltare poco dopo a destra, ma il sottoscritto e il suo fido compagno di pedalate continuano a salire lungo questa strada asfaltata fino a Feltrone, facendosi così 250 mt di dislivello aggiuntivo e 6 km in più rispetto a quanto previsto. Comunque, poco dopo Lungis, si trova un bivio a destra, che indica la direzione per Viaso: seguendo questo tratto molto bello che sviluppa in leggera discesa, immersi tra declivi erbosi e boschetti, raggiungiamo Viaso (km 29,2); attraversato il paese, si segue l'indicazione la pista sterrata, puntando verso un boschetto di abeti, fino ad incontrare l'indicazione per il single track (km 29,9) facente riferimento al percorso n° 1 dell'A.C. Carnia Bike per Enemonzo: si sfocia quindi su una stradina asfaltata che scende fino alla S.S. 52 (km 32,1). Il single track di cui sopra è breve ma divertente. A questo punto si svolta a sinistra e si raggiunge Enemonzo (km 32,6); dopo aver superato il centro del paese si svolta a sinistra in direzione Colza e Raveo; questo tratto di salita è abbastanza duro, considerato che lo si deve affrontare alla fine del percorso e non presenta molte opportunità per ripararsi dal sole comunque, dopo aver raggiunto la bella frazione di Colza (km 34,3) si imbocca la direzione sinistra al primo bivio e poi si svolta a destra: a questo punto si scende e in breve si raggiunge il punto di partenza, il cimitero di Raveo (km 35,9).

Come ultime considerazioni posso dire che è consigliabile percorrere questo anello in una giornata non troppo calda e afosa (mi sono ustionato le spalle per bene, per non aver tenuto la maglietta, come hanno potuto vedere alcuni forumendoli il giorno successivo) ed è preferibile avere un minimo di allenamento per non trovarsi poi in difficoltà. Come giudizio complessivo direi che si tratta di un giro che merita senz'altro fare, ma è solo la mia opinione.

Se interessa pubblicherò qualche foto!
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo