Non c'è meglio o peggio ma soltanto due modi che ognuno di noi può utlizzare per affrontare le salite.Tempo fa sono uscitoinsieme ad altri bikers e mentre salivmo su per una salita uno di loro mi ha detto che molto spesso io faccio salite con rapporti molto pesanti invevce di usare rapporti corti aumentando la cadenza.il motivo era che in quel mondo usando raporti leggeri aumentavo l'ossigenazione del muscolo invece cosi come facevo io lavoravo sulla potenza.Allora mi sorge il dubbio e melgio usare rapporti con il 44 o diversamente.
Non c'è meglio o peggio ma soltanto due modi che ognuno di noi può utlizzare per affrontare le salite.
L'utilizzo di un rapporto duro, in relazione alla salita da affrontare, fa si che ci si alleni più sulla potenza il che significa che il battiato cardiaco è molto alto e lo sforzo prodotto è di natura anaerobica, ovviamente affrontare una lunga salita con un rapporto duro comporta un notevole spreco di energie che inevitabilmente si paga nel prosieguo dell'attività fisica.
Al contrario l'utilizzo di un rapporto agile allena molto di più il fondo considerato che lo sforzo è di natura aerobica il che consente di preservare meglio le proprie energie per poterle meglio utilizzare successivamente. Se ti aiuta puoi immaginare due motori con lo stesso carburante, uno molto potente che impiegherà meno a fare un determinato tragitto ma consumerà subito il proprio carburante e l'altro che magari a bassi regimi andrà più piano, ma a parità di carburante farà sicuramente più strada. Ho estremizzato il concetto e come tale va considerato...
io onestamente non quoto, è vero ke le salite si possono salire con il rapportino piano piano, ma far frullare è controproducente e ci si stanca di +...
vi propongo una lettura interessante...
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=88237
avevo letto anche io la teoria di Alberati, ma non la trovo corretta, almeno non in assoluto. Lui parla da un punto di vista, ma è un punto di vista estremo di uno che ha una forza estrema. In sostanza affermava che per salire soprattutto sullo scosceso la tecnica fosse molto importante (e fin qui ci siamo anche), ma che fosse meglio salire di potenza. Il problema che certa potenza bisogna averla e non puoi fare riferimento a lui come potenza, perchè rispetto al biker anche ben allenato lui è un alieno. Se la potenza sufficiente ce l'hai allora forse conviene salire più di potenza che non di agilità, ma se vai troppo duro non ci siamo. Io ritengo pur condividendo la questione aerobica quella anaerobica, agilità, potenza, insomma tutte le cose sinora sviscerate, che la cadenza migliore per fare una certa cosa sia la cadenza ideale che ognuno di noi ha nelle gambe e nelle caratteristiche e basta. Certamente si possono allenare sia la potenza che l'agilità, per far fronte alle varie situazioni di gara e la giornata di luna buona o meno in cui uno è, ma per far un esempio lampante uno come Ullrich non affronterà mai una salita cone uno come Armstrong, e viceversa, questione di caratteristiche.
Riassumendo, credo vada cercato il giusto compromesso in relazione al tipo di fondo, alle proprie caratteristiche, al tipo di pendenza ed al tipo di giornata in cui uno è, perchè andar troppo duri fa male, ma anche frullare troppo e controproducente.
o-o
Tempo fa sono uscitoinsieme ad altri bikers e mentre salivmo su per una salita uno di loro mi ha detto che molto spesso io faccio salite con rapporti molto pesanti invevce di usare rapporti corti aumentando la cadenza.il motivo era che in quel mondo usando raporti leggeri aumentavo l'ossigenazione del muscolo invece cosi come facevo io lavoravo sulla potenza.Allora mi sorge il dubbio e melgio usare rapporti con il 44 o diversamente.
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