avevo letto anche io la teoria di Alberati, ma non la trovo corretta, almeno non in assoluto. Lui parla da un punto di vista, ma è un punto di vista estremo di uno che ha una forza estrema. In sostanza affermava che per salire soprattutto sullo scosceso la tecnica fosse molto importante (e fin qui ci siamo anche), ma che fosse meglio salire di potenza. Il problema che certa potenza bisogna averla e non puoi fare riferimento a lui come potenza, perchè rispetto al biker anche ben allenato lui è un alieno. Se la potenza sufficiente ce l'hai allora forse conviene salire più di potenza che non di agilità, ma se vai troppo duro non ci siamo. Io ritengo pur condividendo la questione aerobica quella anaerobica, agilità, potenza, insomma tutte le cose sinora sviscerate, che la cadenza migliore per fare una certa cosa sia la cadenza ideale che ognuno di noi ha nelle gambe e nelle caratteristiche e basta. Certamente si possono allenare sia la potenza che l'agilità, per far fronte alle varie situazioni di gara e la giornata di luna buona o meno in cui uno è, ma per far un esempio lampante uno come Ullrich non affronterà mai una salita cone uno come Armstrong, e viceversa, questione di caratteristiche.
Riassumendo, credo vada cercato il giusto compromesso in relazione al tipo di fondo, alle proprie caratteristiche, al tipo di pendenza ed al tipo di giornata in cui uno è, perchè andar troppo duri fa male, ma anche frullare troppo e controproducente.
o-o