Coi rapporti demoltiplicatori a ogni giro di pedali si compie meno di un giro di ruota. Lo sviluppo del rapporto infatti è minore di 1, dove lo sviluppo è dato dal rapporto tra il numero denti della corona e il numero denti del pignone.
Anni fa avevo letto che l'efficienza che si ottiene con i rapporti demoltiplicatori è molto bassa e veniva suggerito di usarli solo per brevi tratti molto ripidi, dal momento che sarebbe più efficiente scendere a piedi e spingere la bici.
Immagino che si intenda che l'efficienza è maggiore quando la distanza percorsa è maggiore a parità di energia impiegata (o la distanza è uguale, ma si spende meno energia).
La cosa veniva motivata dicendo che a ogni giro di pedali le ruote fanno meno di un giro, ma questo solo motivo non mi pare basti a spiegare che l'efficienza sia necessariamente più bassa rispetto al percorrere la stessa salita a piedi, spingendo la bici.
E' comunque vero che nelle salite ripide si fa meno fatica scendendo dalla bici. Ma quello che mi chiedo è: quando esattamente l'efficienza della pedalata diventa inferiore a quella della camminata? Con che rapporti?
Cosa ne pensate?
Anni fa avevo letto che l'efficienza che si ottiene con i rapporti demoltiplicatori è molto bassa e veniva suggerito di usarli solo per brevi tratti molto ripidi, dal momento che sarebbe più efficiente scendere a piedi e spingere la bici.
Immagino che si intenda che l'efficienza è maggiore quando la distanza percorsa è maggiore a parità di energia impiegata (o la distanza è uguale, ma si spende meno energia).
La cosa veniva motivata dicendo che a ogni giro di pedali le ruote fanno meno di un giro, ma questo solo motivo non mi pare basti a spiegare che l'efficienza sia necessariamente più bassa rispetto al percorrere la stessa salita a piedi, spingendo la bici.
E' comunque vero che nelle salite ripide si fa meno fatica scendendo dalla bici. Ma quello che mi chiedo è: quando esattamente l'efficienza della pedalata diventa inferiore a quella della camminata? Con che rapporti?
Cosa ne pensate?