[Comunicato Stampa] - Manca un mese al via della gara regina di mountain bike, la Rampilonga della Val di Fassa, che si svolgerà a Moena il 14 settembre e che festeggerà la quindicesima edizione.
Anche questanno la Rampilonga rappresenta lultimo appuntamento del Rampitour dItalia, laffermato challenge nazionale di mountain bike.
Le prime cinque tappe del Rampitour dItalia 2003 hanno già decretato i vincitori nelle varie categorie: Dario Steinacher (Elite-Under 23), Stephan Unterthurner (da 18 a 29 anni), Klaus Fontana (da 30 a 34 anni), Marzio Dehò (da 35 a 39 anni), Natale Bettineschi (da 40 a 44 anni), Silvano Janes (oltre 45 anni) e Marion Gufler (donne).
La Rampilonga, "supertappa" del circuito, decreterà invece i Superbikers uno per ogni categoria ed il Superteam dItalia, a cui verrà assegnata la prestigiosa Defenders Cup.
Comè consuetudine, la partenza della Rampilonga avverrà a Moena: la bellezza dei luoghi, un tracciato duro ma pedalabile ed unorganizzazione altamente professionale hanno dato alla Rampilonga limpronta di un evento mitico, e la carica degli oltre quattromila bikers che da qualche anno lo caratterizzano lo conferma ampiamente.
Questanno il "patron" della gara Riccardo Taroni ha ritoccato il classico percorso, tagliando un tratto a Soraga che era poco amato dai bikers, così ora sono 39,1 i chilometri che domenica 14 settembre i concorrenti dovranno affrontare, dei quali 15,1 di sola salita, 19 in discesa e solo 5 chilometri in pianura, con un dislivello che ammonta a 1.710 metri. Ma a rendere la Rampilonga diversa da tutte è quella ripida salita che subito dopo il via sinerpica da Moena, 1137 metri, verso il Lusia fino a quota 2272 della località Le Cune, punto più alto della gara e di conseguenza Gran Premio della Montagna. Ben 1135 metri da scalare in 8,9 chilometri, dove da anni si caratterizza la gara e si decide la classifica.
Arrivare al GPM è per tutti una grande soddisfazione. Pedalare gli ultimi mille metri fra unala di pubblico che scandisce metro dopo metro la fatica degli scalatori è sempre molto coinvolgente. Poi cè la discesa che punta al fondovalle, quindi i continui saliscendi, con lultimo strappo in salita prima dellinsidiosa discesa di Medil che riporta tutti a Moena, allagognato traguardo.
Un vero e proprio fenomeno, quello della Rampilonga; scorrendo lalbo doro della gara si notano nomi altisonanti, come quello del due volte Campione del Mondo Riccardo Debertolis, degli olimpionici Paola Pezzo e Claudio Vandelli, di altri bikers elitari come Caretta, Paganessi, Goldin e Annabella Stropparo; gli ultimi in ordine di tempo sono quelli di Alessandro Checuz, vincitore per quattro volte consecutivamente dal 1999, e quello di Elena Giacomuzzi, entrambi detentori dei nuovi records. Sicuramente anche alledizione del 2003 ci saranno atleti dal curriculum importante, ma i campioni sono soliti iscriversi allultimo momento.
Per i meno avvezzi alle salite spaccagambe da questanno ecco la "Rampimidi" con 23.7 km ed un dislivello più mite di 768 metri, senza la scalata del Lusia.
Sabato ci sarà invece la "Rampimini", l'evento riservato ai giovanissimi in compagnia del simpatico Gabibbo, ormai ospite fisso a Moena in occasione della gara conclusiva del Minirampitour.
Per informazioni: G.S. Rampitour tel. 389.8087333 o sul sito www.rampitour.com.
Anche questanno la Rampilonga rappresenta lultimo appuntamento del Rampitour dItalia, laffermato challenge nazionale di mountain bike.
Le prime cinque tappe del Rampitour dItalia 2003 hanno già decretato i vincitori nelle varie categorie: Dario Steinacher (Elite-Under 23), Stephan Unterthurner (da 18 a 29 anni), Klaus Fontana (da 30 a 34 anni), Marzio Dehò (da 35 a 39 anni), Natale Bettineschi (da 40 a 44 anni), Silvano Janes (oltre 45 anni) e Marion Gufler (donne).
La Rampilonga, "supertappa" del circuito, decreterà invece i Superbikers uno per ogni categoria ed il Superteam dItalia, a cui verrà assegnata la prestigiosa Defenders Cup.
Comè consuetudine, la partenza della Rampilonga avverrà a Moena: la bellezza dei luoghi, un tracciato duro ma pedalabile ed unorganizzazione altamente professionale hanno dato alla Rampilonga limpronta di un evento mitico, e la carica degli oltre quattromila bikers che da qualche anno lo caratterizzano lo conferma ampiamente.
Questanno il "patron" della gara Riccardo Taroni ha ritoccato il classico percorso, tagliando un tratto a Soraga che era poco amato dai bikers, così ora sono 39,1 i chilometri che domenica 14 settembre i concorrenti dovranno affrontare, dei quali 15,1 di sola salita, 19 in discesa e solo 5 chilometri in pianura, con un dislivello che ammonta a 1.710 metri. Ma a rendere la Rampilonga diversa da tutte è quella ripida salita che subito dopo il via sinerpica da Moena, 1137 metri, verso il Lusia fino a quota 2272 della località Le Cune, punto più alto della gara e di conseguenza Gran Premio della Montagna. Ben 1135 metri da scalare in 8,9 chilometri, dove da anni si caratterizza la gara e si decide la classifica.
Arrivare al GPM è per tutti una grande soddisfazione. Pedalare gli ultimi mille metri fra unala di pubblico che scandisce metro dopo metro la fatica degli scalatori è sempre molto coinvolgente. Poi cè la discesa che punta al fondovalle, quindi i continui saliscendi, con lultimo strappo in salita prima dellinsidiosa discesa di Medil che riporta tutti a Moena, allagognato traguardo.
Un vero e proprio fenomeno, quello della Rampilonga; scorrendo lalbo doro della gara si notano nomi altisonanti, come quello del due volte Campione del Mondo Riccardo Debertolis, degli olimpionici Paola Pezzo e Claudio Vandelli, di altri bikers elitari come Caretta, Paganessi, Goldin e Annabella Stropparo; gli ultimi in ordine di tempo sono quelli di Alessandro Checuz, vincitore per quattro volte consecutivamente dal 1999, e quello di Elena Giacomuzzi, entrambi detentori dei nuovi records. Sicuramente anche alledizione del 2003 ci saranno atleti dal curriculum importante, ma i campioni sono soliti iscriversi allultimo momento.
Per i meno avvezzi alle salite spaccagambe da questanno ecco la "Rampimidi" con 23.7 km ed un dislivello più mite di 768 metri, senza la scalata del Lusia.
Sabato ci sarà invece la "Rampimini", l'evento riservato ai giovanissimi in compagnia del simpatico Gabibbo, ormai ospite fisso a Moena in occasione della gara conclusiva del Minirampitour.
Per informazioni: G.S. Rampitour tel. 389.8087333 o sul sito www.rampitour.com.