Rampiledro 2006: ladri di biciclette in azione

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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marco

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RAMPILEDRO: 40 CHILOMETRI INEDITI


-C’è la neve sul Tremalzo e così nuovo percorso
-Una gara decisamente a portata di tutti
-Sabato pomeriggio anteprima con i “mini” bikers

(comunicato stampa) - La Rampiledro 2006, che compie 9 anni, è già all’orizzonte. Come tradizione domenica 14, la seconda di maggio, è il momento della seconda tappa del KIA Rampitour d’Italia che per il 2006 è stata completamente rivoluzionata nel tracciato.
Complice la neve sulla sommità del Tremalzo, il percorso è per gran parte inedito e pur mantenendo una lunghezza di circa 40 chilometri con i suoi 1.350 metri di dislivello si annuncia molto meno impegnativo del passato, ma non per questo meno selettivo. I “nomi che contano” - visto che questa volta non ci saranno impedimenti per la partecipazione degli èlite - con i saliscendi intorno allo splendido lago di Ledro riusciranno a “costruire” una classifica degna di un grande evento, ma per gli amatori la Rampiledro rimane sempre una tappa irrinunciabile.
La valle che collega il Lago di Idro al Lago di Garda è sempre piaciuta per il clima mite e per la lussureggiante vegetazione che dalle palme del Garda, appunto, varia fino alle fresche abetaie delle Dolomiti.
È fra questi due famosi laghi che si trova il lago di Ledro, attorno al quale si sviluppa un turismo poco invadente, un turismo sportivo e quello strettamente legato alla natura. La Valle di Ledro è una vera patria per le MTB e se ne sono accorti in particolare i bikers tedeschi. Ci sono numerosi percorsi segnalati e attrezzati (la locale Pro Loco dispensa una interessante guida gratuita) alla portata di ogni livello di preparazione.
Ed in questo contesto si inserisce perfettamente la Rampiledro nata nove anni fa e subito inclusa nel circuito, il Kia Rampitour, più longevo d’Italia.
Per domenica 14 maggio sono annunciati un migliaio di appassionati ma in tanti hanno già voluto provare la variante al percorso, ed i giudizi sono stati tutti molto positivi ed entusiastici.
Partenza ed arrivo sono a Pieve di Ledro, nell’ampia zona sportiva, poi nei primi chilometri la gara seguirà le orme delle edizioni passate, ma raggiunta Molina di Ledro i bikers non si incanaleranno più lungo l’interminabile serie di tornanti che salgono sul Tremalzo, ma abbracceranno i sentieri nel circondario delle località di Pre e Legos salendo fino a Passo Guil. Dopo una “escursione” fino a Passo Nota la carovana dei bikers scenderà verso il fondovalle. Per un tratto il percorso copia quello dell’andata nei pressi di Pur. Poi risale Pian di Pur e ridiscende attraverso la Valle omonima, rientrando infine a Pieve di Ledro.
Lo scorso anno la gara è stata molto “pepata” con continue scaramucce tra Bianchi e Paez. Sul traguardo Bianchi ha staccato il colombiano di 13” ed il suo tempo di 1h46’34” gli è valso il nuovo record, che ha strappato per 15” a Marzio Dehò il quale con la vittoria del 2002 aveva stabilito il primato fermando i cronometri su 1h.46’49”. Tra le donne gara senza storia, con Elena Giacomuzzi in testa dal primo all’ultimo chilometro.
Le iscrizioni hanno già iniziato la loro corsa e si concluderanno per gli indecisi domenica mattina. Sabato pomeriggio invece chiassose “prove generali” con la MiniRampiledro, la manifestazione riservata agli under 14, sempre a Pieve di Ledro.
Info: www.rampitour.com
 

marco

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LA RAMPILEDRO CAMBIA IN EXTREMIS MA STAUDER E HOBER “VOLANO” SUL BAGNATO

- Piove nella notte e gli organizzatori cambiano tracciato
- Sono altoatesini i vincitori della seconda tappa del KIA Rampitour d’Italia
- Maglia di leaders a Ruslan Ivanov e Lorena Zocca

[comunicato stampa] - Anche in occasione della seconda tappa del KIA Rampitour d’Italia di mountain bike le condizioni meteo hanno condizionato le scelte degli organizzatori, e così la Rampiledro ha cambiato fisionomia un’altra volta.

Ha piovuto molto nella notte, trasformando le discese nel bosco in autentiche “piste saponate” e così Riccardo Taroni e i dirigenti del comitato ledrense hanno deciso di tagliare la prima salita e la successiva discesa, quella molto tecnica che da Cadrione scendeva zigzagando tra gli alberi fino a Prè. La gara è risultata così più breve di 7 chilometri sui 35 previsti, ugualmente impegnativa ma decisamente più sicura, tanto che non si registra nessun intervento significativo del soccorso medico dislocato con grande abbondanza di mezzi.

Al via, dato regolarmente alle 10.30 da Pieve di Ledro, subito il primo colpo di scena. Nella bagarre il perginese Massimo Piva cade creando lo scompiglio tra i primi, e fra i coinvolti anche Fruet, Casagranda, Varesco e Paperini.

Prima del via il favorito Ivanov aveva annunciato che sarebbe partito “a tutta” sulla prima salita e così è stato, aiutato anche dal compagno di squadra Igor Baretto.

Sulla prima rampa “off road” a Pastei, infatti, Ivanov aveva una manciata di secondi di vantaggio su Stauder e Fruet, seguiti a loro volta da Zulian, Baretto, Modesti e Paperini.

Una breve discesa fino a Prè cambiava un po’ la struttura della classifica provvisoria, con Baretto che affrontava per primo il ripido pavè che saliva fino a Leano, seguito da Stauder, Fruet, Zulian, Modesti e più staccato Ivanov. Sembrava che la gara per il moldavo fosse segnata, ma in salita agguantava uno dopo l’altro gli avversari che erano scattati fino a raggiungere Stauder, e così i due hanno dato vita ad un trenino che ha incrementato il vantaggio con il crescere dei chilometri.

A Leano, a metà della prima vera e lunga salita, Ivanov e Stauder collaborando attivamente riuscivano a staccare Baretto addirittura di un minuto e mezzo, e l’altra coppia formata da Fruet e Zulian di 3’ . Nella seconda parte della salita che consegnava il GPM ai due fuggitivi, Fruet lasciava la compagnia di Zulian ed andava ad attaccare Baretto, affrontando poi il lungo sterrato a manetta, nell’intento di avvicinare i due fuggitivi e sfruttare le proprie capacità in discesa.

Stauder, atleta da lunghe distanze, non ha certo sviluppato le sue caratteristiche migliori in soli 28 chilometri , tuttavia in discesa riusciva ad allungare su Ivanov che nel frattempo, nel tecnico, veniva superato anche da Baretto.

In discesa il moldavo faceva un po’ fatica ma, coriaceo come sempre, stringeva i denti e solo nel tratto finale Fruet riusciva ad alitargli sul collo. Poi fra i due iniziava un ” tiramolla” che si concludeva sull’ultima salitina, col moldavo che lasciava Fruet da solo.

Nel frattempo Stauder guadagnava l’asfalto che lo avrebbe portato a Pieve di Ledro in compagnia di Baretto, ma nell’ultimo chilometro nei prati riusciva ad allungare, piombando sul traguardo a braccia alzate davanti a tutti. Baretto spingeva forte sui pedali, ma l’altoatesino era irraggiungibile e così per il valtellinese il secondo posto era confermato con un distacco di 37” . Impossibile per Fruet pensare di riacciuffare nel piano la maglia rosa del KIA Rampitour d’Italia, Ivanov, che saliva sul terzo gradino del podio, mantenendo la maglia di leader del circuito. Medaglia di legno quindi per Fruet, un po’ deluso.

Il distacco degli altri era più marcato, con Dalto 5° a 3’57” che precedeva Zulian, Rigon, Kircher, Giovanetti e Bruschi.

Tra le donne, come era prevedibile, Alexandra Hober ha fatto il vuoto ed ha condotto tutta la gara in solitaria andando a vincere con oltre un quarto d’ora su Lorena Zocca, la quale rimane la leader del KIA Rampitour d’Italia. Alle loro spalle due altoatesine tutto pepe, Renate Pichler e Barbara Oberdorfer.

Va così in archivio la nona edizione della Rampiledro, piacevole nonostante le varianti obbligate, e grazie al tempo con il sole che già al via ha fatto capolino tra le nubi. Poi, quando mancavano solo dieci concorrenti al traguardo, è iniziato a piovere nuovamente.

Gli iscritti erano 970, di questi 740 hanno preso il via e 630 si sono classificati. Molti degli iscritti hanno desistito per paura che il percorso fosse troppo impegnativo, invece col sole si è asciugato senza creare problemi.

Info: www.rampitour.com

Classifica:

1) Stauder Roland (Sport Club Drei Zinnen) 01.24.29; 2) Baretto Igor (GS Scott Racing Team) 01.25.06; 3) Ivanov Ruslan (GS Scott Racing Team) 01.25.31; 4) Fruet Martino (Arcobaleno Carraro Team) 01.25.53; 5) Dalto Nicola (Cicli Olympia) 01.28.26; 6) Zulian Ivo (MTB Casentino) 01.28.35; 7) Rigon Flaviano (GS Scott Racing Team) 01.28.42; 8) Kircher Robert (Kircher Team) 01.28.44; 9) Giovanetti Mauro (Euroscaf Bikbike) 01.29.20.60; 10) Bruschi Daniele (GS Scott Racing Team) 01.29.20.80.

Femminile:
1) Hober Alexandra (Arcobaleno Carraro Team) 01.44.40; 2) Zocca Lorena (Team Giambenini) 02.00.10; 3) Pichler Renate (Arcobaleno Carraro Team) 02.01.28; 4) Oberdorfer Barbara (Arcobaleno Carraro Team) 02.01.55; 5) Dal Pos Monica (Gold Team) 02.03.49; 6) Paolazzi Claudia (Bicimania Lissone) 02.05.56; 7) Piffer Norma (Bicimania Lissone) 02.33.52; 8) Urbani Luisa (Dteam Essegi 2) 02.34.46; 9) Carlini Pamela (GC Vallestura) 02.38.24; 10) Secchieri Rachela (Pol.Coop.Ceramica) 02.39.48.
 

Saltibus

Biker serius
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Casalmaggiore (CR)
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Questa notte mentre sognavo di godermi La Rampiledro, dei grandissimi figli di "buona donna" mi hanno rubato la mia Cannondale Jekyll, comperata con sacrificio e mettendo da parte le palanche piano piano.
Una compagnia di professionisti,.. mi ha smontato il vetro della macchina senza neanche un graffio e si sono presi la mia bici e quella del mio amico, una Whistle 500 nuova di pacca! un furto mirato visto che sul sedile anteriore avevo anche la borsa del portatile con la macchina digitale (una bellissima Nikon di neanche un anno) l'autoradio nuova ecc. e non li anno nemmeno sfiorati!..è chiaro che qualcuno ruba su commissione in queste manifestazioni di grande affluenza (vedi anche Bike Festival, 100 dei Forti ecc.) è gente che conosce bene le bici, sulla macchina c'era anche una Merida che stranamente non hanno rubato! le ruote erano messe a caso nel baule però hanno preso quelle giuste per le bici fregate! Occhio quindi se qualcuno vi propone una Cannondale Jekyll colore alluminio naturale con Lefty Max da 130mm. e ffreni Hope mini a 4 fori, montata XT-XTR, pipa corta e manubrio Easton , oppure una Whistle 500 blu con finiture bianche e nere montata deore a dei prezzi troppo vantaggiosi!
Spero tanto che un giorno prendano questi figli di putt...
 

Riccetto

Biker serius
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Colline di Asti
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NOOOOOOOOOOO.. che facce di mi***a! C'è poco da dire.. ste cose fan solo girare le palle, e non penso che le autorità stiano dietro a ste cose (facce di ca**o anche loro.. non tutti perfortuna).

Dov'è successo il fatto?
 

666 le demon

Biker dantescus
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REGGIO EMILIA...E...INFERNO
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Saltibus ha scritto:
Questa notte mentre sognavo di godermi La Rampiledro, dei grandissimi figli di "buona donna" mi hanno rubato la mia Cannondale Jekyll, comperata con sacrificio e mettendo da parte le palanche piano piano.
Una compagnia di professionisti,.. mi ha smontato il vetro della macchina senza neanche un graffio e si sono presi la mia bici e quella del mio amico, una Whistle 500 nuova di pacca! un furto mirato visto che sul sedile anteriore avevo anche la borsa del portatile con la macchina digitale (una bellissima Nikon di neanche un anno) l'autoradio nuova ecc. e non li anno nemmeno sfiorati!..è chiaro che qualcuno ruba su commissione in queste manifestazioni di grande affluenza (vedi anche Bike Festival, 100 dei Forti ecc.) è gente che conosce bene le bici, sulla macchina c'era anche una Merida che stranamente non hanno rubato! le ruote erano messe a caso nel baule però hanno preso quelle giuste per le bici fregate! Occhio quindi se qualcuno vi propone una Cannondale Jekyll colore alluminio naturale con .Lefty Max da 130mm. e ffreni Hope mini a 4 fori, montata XT-XTR, pipa corta e manubrio Easton , oppure una Whistle 500 blu con finiture bianche e nere montata deore a dei prezzi troppo vantaggiosi!
Spero tanto che un giorno prendano questi figli di putt...
Veramente una brutta storia sono molto dispiaciuto, spero che quei maledetti bastardi facciano una brutta fine prima o poi:twisted: .......pero' anche tu tenere la biga in auto con la societa' che ci troviamo
Ciauzzzzzz 666
 

kabar

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Gli organizzatori dovrebbero iniziare a tenere in considerazione questo genere di problematiche anche per il "prestigio" e nome della loro gara.
Anche gli albergatori dovrebbero dare spazi + sicuri e assicurati o permettere di portare le bici liberamente in camera.
Altrimenti tutti a dormire in auto con l'amata!
 

Saltibus

Biker serius
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Casalmaggiore (CR)
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Vi ringrazio tutti per la solidarietà e Marco Diretur per avermi dato spazio sulle News

Quello che più mi addolora di più in questa faccenda è che la bici era un regalo di mia moglie, e quando un moglie risparmia per farti un regalo così ti viene un groppo alla gola dalla gioia difficile da descrivere; e per colpa di quattro zozzoni (che il Signore li maledica!) ho perso un pezzo di gioia..

Purtroppo l'organizzazione, onestamente non può farci molto, siamo in troppi ed alloggiati un pò ovunque, i Carabinieri (lo so per conoscenza personale) erano in giro in borghese anche la notte e poi questi ladri professionisti (perchè ormai è chiaro che lo fanno come lavoro a tempo pieno!) seguono le competizioni più affollate e rubano su ordinazione con criteri ben precisi e mai biciclette economiche, vecchie o prive di mercato, probabilmente c'è un mercato parallelo molto sporco..
Speriamo che le cose migliorino..bisogna avere fiducia, primo o poi libeccheranno
vi ringrazio ancora tutti
 

:Ninja:

Moderatur Lanciastellette
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Friùl
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Saltibus ha scritto:
Quello che più mi addolora di più in questa faccenda è che la bici era un regalo di mia moglie, e quando un moglie risparmia per farti un regalo così ti viene un groppo alla gola dalla gioia difficile da descrivere; e per colpa di quattro zozzoni (che il Signore li maledica!) ho perso un pezzo di gioia..

noooo....

meglio che non scrivo quello che farei ai ladri altrimenti mi sa che verrei bannato.

comunque sarebbe un sogno beccarli con le mani nel sacco.
 

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