Emozioni. C'è gente che non riesce più ad emozionarsi, altra che non lo ha mai fatto, altre persone che "si vergognano". Non siamo tutti uguali. E non tutte le situazioni ci fanno lo stesso effetto. Ho quasi cinquant'anni, ho fatto cose giuste e cose sbagliate, errori di valutazione, scelte di vita rivelatesi grandi cose nel loro piccolo. Come molti ho dovuto rivalutare, rivedere, riflettere, riNASCERE! Ebbene si, per certi versi sono rinato, ero uno che pensava solo al lavoro, poi al lavoro e alla famiglia, poi... ho incontrato la MOUNTAIN BIKE!
Per una strana sequenza e coincidenza di cose l'ho imparata ad amare, anche se la salita mi da un po' noia! A suo tempo ho fatto un corso, da quello ho imparato molte cose, prima fra tutte la postura, le posizioni, tante cose... Per merito di mia figlia ho cominciato a mettere insieme un gruppo di ragazzi. Ho cominciato a insegnare loro quello che io stesso avevo appreso, non sono un "nato imparato", ho cercato di farlo al meglio che potevo. Io stesso ho imparato molto da loro, altre le ho riscoperte e insegnate loro: il saper vedere le bellezze della natura, i luoghi e la loro storia, il rispetto dell'ambiente.
Vedere che apprendono l'uso dei freni e del cambio, come mettere i piedi sui pedali, come scendere in bike su un tratto di radici, come affrontare un percorso sassoso...
Per fortuna imparano bene e sono più bravi di me!
Hanno dai 7 ai 13 anni, maschi e femmine, andiamo a girare nei boschi, sulle vecchie strade, mi trattano come un fratello maggiore, quando è in bike anche mia figlia! Quest'anno sono ventiquattro, alcuni è vero, hanno già smesso, non si può pretendere che la bike piaccia a tutti, ne ho comunque sempre un bel gruppetto con me!
E l'emozione, quella con la E maiuscola, ti piomba addosso quando meno te lo aspetti; durante una mini-gimkana dove i "tuoi" ragazzi stracciano gli altri, quando li vedi sereni che si mangiano la merenda dopo aver pedalato in allegria o brontolando per la salita, quando si fanno i gavettoni con l'acqua che appanna le borracce e, QUASI timidamente ne buttano addosso anche a te!
Per questo mi piace stare con loro, forse sono semplicemente rincoglionito, ma quando vedo scendere i più preparati lungo i trail dell'Abetone, nelle loro prime uscite di free ride, che prendono confidenza con bike che non hanno mai usato, con gradini e sentieri che mai avevano affrontato prima, con tornantini e depressioni e, al termine, ti fanno pure la piccola rampa; quando vedo i più piccoli che ce la mettono tutta per fare la salita, o si impegnano per affrontare quella "paurosa" discesa, o ridono felici scherzando mentre si dissetano alla fontana, beh sì, mi succede... tende a scapparmi "una goccia vicino agli occhi", avrò beccato un moscerino?
P.S. Ecco un po' di quello che fanno 'sti ragazzi: http://www.youtube.com/user/montecantiere
Per una strana sequenza e coincidenza di cose l'ho imparata ad amare, anche se la salita mi da un po' noia! A suo tempo ho fatto un corso, da quello ho imparato molte cose, prima fra tutte la postura, le posizioni, tante cose... Per merito di mia figlia ho cominciato a mettere insieme un gruppo di ragazzi. Ho cominciato a insegnare loro quello che io stesso avevo appreso, non sono un "nato imparato", ho cercato di farlo al meglio che potevo. Io stesso ho imparato molto da loro, altre le ho riscoperte e insegnate loro: il saper vedere le bellezze della natura, i luoghi e la loro storia, il rispetto dell'ambiente.
Vedere che apprendono l'uso dei freni e del cambio, come mettere i piedi sui pedali, come scendere in bike su un tratto di radici, come affrontare un percorso sassoso...
Per fortuna imparano bene e sono più bravi di me!
Hanno dai 7 ai 13 anni, maschi e femmine, andiamo a girare nei boschi, sulle vecchie strade, mi trattano come un fratello maggiore, quando è in bike anche mia figlia! Quest'anno sono ventiquattro, alcuni è vero, hanno già smesso, non si può pretendere che la bike piaccia a tutti, ne ho comunque sempre un bel gruppetto con me!
E l'emozione, quella con la E maiuscola, ti piomba addosso quando meno te lo aspetti; durante una mini-gimkana dove i "tuoi" ragazzi stracciano gli altri, quando li vedi sereni che si mangiano la merenda dopo aver pedalato in allegria o brontolando per la salita, quando si fanno i gavettoni con l'acqua che appanna le borracce e, QUASI timidamente ne buttano addosso anche a te!
Per questo mi piace stare con loro, forse sono semplicemente rincoglionito, ma quando vedo scendere i più preparati lungo i trail dell'Abetone, nelle loro prime uscite di free ride, che prendono confidenza con bike che non hanno mai usato, con gradini e sentieri che mai avevano affrontato prima, con tornantini e depressioni e, al termine, ti fanno pure la piccola rampa; quando vedo i più piccoli che ce la mettono tutta per fare la salita, o si impegnano per affrontare quella "paurosa" discesa, o ridono felici scherzando mentre si dissetano alla fontana, beh sì, mi succede... tende a scapparmi "una goccia vicino agli occhi", avrò beccato un moscerino?
P.S. Ecco un po' di quello che fanno 'sti ragazzi: http://www.youtube.com/user/montecantiere