Ieri ho terminato la mia prima gara di mtb, non senza alcune difficoltà. Devo premettere che la preparazione nella settimana precedente non è stata delle migliori, in parte per problemi con il lavoro, in parte perchè lunica altra gara preparata fino ad ora mi ha sfinito emotivamente. Ero tesissimo, tirato a lucido, parto molto bene tanto da staccare il mio gruppo ma dopo neanche 5 km prendo il bivio sbagliato e vago completamente in solitaria per mezza mattinata alla ricerca del percorso.
Questa volta riduco le mie aspettative, tuttavia diminuendo la tensione pre-gara non presto attenzione ad alcuni particolari che si riveleranno determinanti nel corso della gara.
Domenica mattina, ore 6, breve colazione ed incomincio a caricare le bici in macchina. Nel giro di mezzora sono pronto per partire insieme ad un mio amico. Il percorso di gara che abbiamo scelto è lungo 32 km con 550 mt di dislivello, non sembrerebbe troppo impegnativo, tuttavia dobbiamo tenere in considerazione il caldo e gli eventuali imprevisti.
Ore 8:30 arriviamo nel punto della gara, il tempo di ritirare pacco e numero che siamo già pronti per fare gli ultimi aggiustamenti sulla bici. Cerco il modo migliore per mettere la mia bici in mostra, lho acquistata da meno di un mese, tuttavia mi rendo subito conto che la maggior parte delle bici sono di un altro livello . Sotto un sole già cocente ci accodiamo agli innumerevoli biker presenti a questa grande festa, decido così di allontanarmi un po per fare del riscaldamento. Come al solito, visto il mio tempismo, senza rendermene conto la gara parte senza di me. Subito una grande salita e mi ritrovo già dietro la macchina di fine gara, quindi costretto a pedalare anche tra il traffico, spingo a tutta per recuperare il gruppo, finalmente ci riesco ma proprio in quel momento mi rendo conto che ci si stà spostando verso la vera partenza . Tra me e me cerco di convincermi che abbiamo scherzato e la prendo a ridere, mi era successa una cosa del genere anche nella scorsa gara. Già sudato mi riaccodo al gruppo, riesco a ritrovare il mio amico e attendo il via dello starter.
Ancora indeciso su che tipo di andamento tenere, la gara parte, ladrenalina concentrata nel mio corpo incomincia a farmi girare le gambe molto velocemente, solo allora comprendo di aver scelto di aggredire da subito la corsa. Abbandonato il primo tratto di asfalto incomincia lo sterrato, continuo del mio passo o forse anche più. Il primo tratto è pianeggiante e continuo a spingere rapporti molto duri. Da una parte procedo soddisfatto per il numero di biker che sorpasso dallaltra so che prima o poi pagherò questo sforzo. Nella prima parte di gara bevo molto rimanendo da subito senza acqua. Ogni tanto cerco il riscontro cronometrico sul contachilometri, purtroppo non ho avuto tempo di impostare questultimo sulla nuova bici, mi rendo cosi conto che il risultato non è attendibile. Senza sforzarmi più di tanto arrivo al primo rifornimento posto a metà gara, gli organizzatori mi avvisano che da li in poi non ci saranno altri punti ristoro e che il percorso più impegnativo deve ancora venire, decido cosi di scendere dalla bici. Bevo una bottiglietta di acqua, riempio la borraccia, e decido di prendere un ulteriore bottiglietta che sistemo nelle tasche sulla schiena. Dopo pochi chilometri arrivo ad un bivio che separa il percorso lungo da quello corto. In partenza ero indeciso su quale intraprendere dei due, al bivio ho avuto la conferma di aver preso la decisione giusta. Da qui incomincia un tratto di percorso molto tecnico, discese ripide e strappi in salita proibitivi. Su una discesa trovo un signore che tenta di cambiare la ruota, stanco e senza riflettere continuo a scendere portando con me qualche rammarico, poco più avanti lo scenario si ripete e questa volta già pronto psicologicamente mi fermo a prestare soccorso ad un ragazzo. Neanche il tempo di scambiare una battuta che il problema è già risolto. Un pochino più fiero di me continuo il percorso. Anche se continuerò a sbagliare, su qualche discesa mi butto giù a capofitto sorpassando alcuni biker in punti impegnativi, anche qui cerco di rimediare chiedendo scusa in un secondo momento. Proprio su una discesa mentre sono in piedi per ammortizzare le asperità del percorso, incomincio ad accusare i primi crampi. Cerco cosi di fare un po di streching mentre continuo ad andare in un tratto pianeggiante. A mia sorpresa trovo un altro ristoro, questa volta non mi fermo prendo al volo una boraccia con dei sali e continuo del mio passo. Più vado avanti, più la strada si inerpica, più i crampi non mi danno tregua. A 3-4 chilometri dalla fine, nel tentativo di alzarmi per rilanciare la pedalata le gambe si bloccano e cado a terra . Da qui in poi tenterò di risalire più volte in sella, ma risultato sarà sempre lo stesso. Deciso a terminare il percorso, continuo a piedi la gara, tuttavia anche cosi sono costretto a fermarmi più volte le gambe non ne vogliono più sapere. Terminata ladrenalina e lansia da prestazione, invece di buttarmi giù incomincio a scherzare con tutti gli addetti alla gara che trovo sul percorso. Prima gli comunico le mie ultime volontà, ovvero di essere seppellito li e mi faccio promettere che non mi porteranno in salita neanche da morto, poi li prendo un po in giro per il fatto che da circa un ora mi sento ripetere che manca un chilometro. Arrivato quasi alla fine, mi comunicano che è lultima salita e anche io sorridendo confermo che sarà proprio lultima per me poi appenderò la bici al chiodo. Lunica persona che riesce a buttarmi nello sconforto è un organizzatore che sollevando la mia bici mi confida che i crampi potrebbero essere un problema delleccessivo peso della bici. 11 chili??????? Di meglio non posso permettermi. Terminato il gpm, è stato più il tempo passato a gambe allaria che quello di cammino, il mio orgoglio mi fa salire di nuovo in bici per percorrere gli ultimi 500 metri che mi porteranno al traguardo, tuttavia orgoglio e fisico non vanno daccordo, a neanche 100 metri dallarrivo, già nel pezzo transennato, le gambe si bloccano di nuovo, altra caduta e altri 15 minuti a terra, molte persone si avvicinano ma tranquillizzo tutti, salgo sulla mia bici per lennesima volta e concludo cosi la mia prima gara dopo 2:30 minuti.
Voi vi chiederete perché ho scritto questa storia, è semplice, sono bloccato sul divano che non riesco a compiere un passo cosa altro potevo fare?
Ciao a tutti
Questa volta riduco le mie aspettative, tuttavia diminuendo la tensione pre-gara non presto attenzione ad alcuni particolari che si riveleranno determinanti nel corso della gara.
Domenica mattina, ore 6, breve colazione ed incomincio a caricare le bici in macchina. Nel giro di mezzora sono pronto per partire insieme ad un mio amico. Il percorso di gara che abbiamo scelto è lungo 32 km con 550 mt di dislivello, non sembrerebbe troppo impegnativo, tuttavia dobbiamo tenere in considerazione il caldo e gli eventuali imprevisti.
Ore 8:30 arriviamo nel punto della gara, il tempo di ritirare pacco e numero che siamo già pronti per fare gli ultimi aggiustamenti sulla bici. Cerco il modo migliore per mettere la mia bici in mostra, lho acquistata da meno di un mese, tuttavia mi rendo subito conto che la maggior parte delle bici sono di un altro livello . Sotto un sole già cocente ci accodiamo agli innumerevoli biker presenti a questa grande festa, decido così di allontanarmi un po per fare del riscaldamento. Come al solito, visto il mio tempismo, senza rendermene conto la gara parte senza di me. Subito una grande salita e mi ritrovo già dietro la macchina di fine gara, quindi costretto a pedalare anche tra il traffico, spingo a tutta per recuperare il gruppo, finalmente ci riesco ma proprio in quel momento mi rendo conto che ci si stà spostando verso la vera partenza . Tra me e me cerco di convincermi che abbiamo scherzato e la prendo a ridere, mi era successa una cosa del genere anche nella scorsa gara. Già sudato mi riaccodo al gruppo, riesco a ritrovare il mio amico e attendo il via dello starter.
Ancora indeciso su che tipo di andamento tenere, la gara parte, ladrenalina concentrata nel mio corpo incomincia a farmi girare le gambe molto velocemente, solo allora comprendo di aver scelto di aggredire da subito la corsa. Abbandonato il primo tratto di asfalto incomincia lo sterrato, continuo del mio passo o forse anche più. Il primo tratto è pianeggiante e continuo a spingere rapporti molto duri. Da una parte procedo soddisfatto per il numero di biker che sorpasso dallaltra so che prima o poi pagherò questo sforzo. Nella prima parte di gara bevo molto rimanendo da subito senza acqua. Ogni tanto cerco il riscontro cronometrico sul contachilometri, purtroppo non ho avuto tempo di impostare questultimo sulla nuova bici, mi rendo cosi conto che il risultato non è attendibile. Senza sforzarmi più di tanto arrivo al primo rifornimento posto a metà gara, gli organizzatori mi avvisano che da li in poi non ci saranno altri punti ristoro e che il percorso più impegnativo deve ancora venire, decido cosi di scendere dalla bici. Bevo una bottiglietta di acqua, riempio la borraccia, e decido di prendere un ulteriore bottiglietta che sistemo nelle tasche sulla schiena. Dopo pochi chilometri arrivo ad un bivio che separa il percorso lungo da quello corto. In partenza ero indeciso su quale intraprendere dei due, al bivio ho avuto la conferma di aver preso la decisione giusta. Da qui incomincia un tratto di percorso molto tecnico, discese ripide e strappi in salita proibitivi. Su una discesa trovo un signore che tenta di cambiare la ruota, stanco e senza riflettere continuo a scendere portando con me qualche rammarico, poco più avanti lo scenario si ripete e questa volta già pronto psicologicamente mi fermo a prestare soccorso ad un ragazzo. Neanche il tempo di scambiare una battuta che il problema è già risolto. Un pochino più fiero di me continuo il percorso. Anche se continuerò a sbagliare, su qualche discesa mi butto giù a capofitto sorpassando alcuni biker in punti impegnativi, anche qui cerco di rimediare chiedendo scusa in un secondo momento. Proprio su una discesa mentre sono in piedi per ammortizzare le asperità del percorso, incomincio ad accusare i primi crampi. Cerco cosi di fare un po di streching mentre continuo ad andare in un tratto pianeggiante. A mia sorpresa trovo un altro ristoro, questa volta non mi fermo prendo al volo una boraccia con dei sali e continuo del mio passo. Più vado avanti, più la strada si inerpica, più i crampi non mi danno tregua. A 3-4 chilometri dalla fine, nel tentativo di alzarmi per rilanciare la pedalata le gambe si bloccano e cado a terra . Da qui in poi tenterò di risalire più volte in sella, ma risultato sarà sempre lo stesso. Deciso a terminare il percorso, continuo a piedi la gara, tuttavia anche cosi sono costretto a fermarmi più volte le gambe non ne vogliono più sapere. Terminata ladrenalina e lansia da prestazione, invece di buttarmi giù incomincio a scherzare con tutti gli addetti alla gara che trovo sul percorso. Prima gli comunico le mie ultime volontà, ovvero di essere seppellito li e mi faccio promettere che non mi porteranno in salita neanche da morto, poi li prendo un po in giro per il fatto che da circa un ora mi sento ripetere che manca un chilometro. Arrivato quasi alla fine, mi comunicano che è lultima salita e anche io sorridendo confermo che sarà proprio lultima per me poi appenderò la bici al chiodo. Lunica persona che riesce a buttarmi nello sconforto è un organizzatore che sollevando la mia bici mi confida che i crampi potrebbero essere un problema delleccessivo peso della bici. 11 chili??????? Di meglio non posso permettermi. Terminato il gpm, è stato più il tempo passato a gambe allaria che quello di cammino, il mio orgoglio mi fa salire di nuovo in bici per percorrere gli ultimi 500 metri che mi porteranno al traguardo, tuttavia orgoglio e fisico non vanno daccordo, a neanche 100 metri dallarrivo, già nel pezzo transennato, le gambe si bloccano di nuovo, altra caduta e altri 15 minuti a terra, molte persone si avvicinano ma tranquillizzo tutti, salgo sulla mia bici per lennesima volta e concludo cosi la mia prima gara dopo 2:30 minuti.
Voi vi chiederete perché ho scritto questa storia, è semplice, sono bloccato sul divano che non riesco a compiere un passo cosa altro potevo fare?
Ciao a tutti