RACCONTO 25/ 26 OTTOBRE CICLOERGOGASTRONOMICO AD URBANIA

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Malve

Biker infernalis
1/11/02
1.906
43
0
62
(BG)
www.aiutiamoliavivereranica.it
25/10/2003
Km tot. = 55 Dislivello tot. in salita = 1354 Dislivello tot.in discesa = 1355

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Oggi 25 ottobre 2003, cinque bikers del bergamasco , Sergio , Roberto , Piero , Bruno e Fabrizio vanno alla scoperta delle verdi colline marchigiane , per la precisione del territorio del Montefeltro , il lembo più a nord delle Marche.
Partenza dall’ agriturismo Cà Lacina immerso nel verde della campagna locale. :-P :-P :-P :-P :-P
Ci dirigiamo ad Urbania , paese rinnomato per l’attività della ceramica , per il palazzo ducale e situato a 2 passi da Urbino
In questa nostra avventura siamo supportati dalla guida Renato di "HappyBike” di Urbania.
Da Urbania proseguiamo per un breve tratto lungo la strada della valle del Metauro, lungo la quale si può arrivare fino al valico di Bocca Trabaria nel cuore degli appennini e punto di confine trà Marche e Toscana.
Passiamo davanti al “ Barco” antica residenza di caccia del duca Federico Montefeltro di Urbino , subito dopo lasciamo la strada asfaltata ed imbocchiamo
una strada bianca che sale al monte Cagnero.
Affrontiamo l’ ascesa a ritmo blando , scherzando , ridendo e godendoci il panorama circostante . :sad: :D :-x :8): :8):
Giunti al monte Cagnero , affrontiamo il primo divertente fuoristrada in discesa.
Segue un tratto di strada bianca e poi asfalto fino alle porte di S.Angelo in Vado.
Questo paese costruito lungo il fiume Metauro è rinnomato per una celebre fiera del tartufo che si svolge gli ultimi tre week-end di ottobre ed il primo week – end di novembre.
Di notevole interesse il Museo dei Vecchi Mestieri allestito a Palazzo Mercuri ed il Museo del Carbonaio collocato nel centro di educazione ambientale.
Da S.Angelo in Vado si risale su strada bianca .
Ci innoltriamo in un ambiente selvaggio ed incontaminato dominato dai cosiddetti Calanchi .
Queste dune argillose di colore grigio sono disseminate su gran parte di questo territorio.
Ed è proprio lungo i calanchi che si svolge il secondo fuoristrada in discesa.
Il sentiero è tecnico e divertente.
Roberto , lo spericolato del gruppo , saluta la compagnia e si avventura giù per un ripido fuoripista .
Al termine della discesa proseguiamo lungo la strada asfaltata della valle del Candigliano fino a Piobbico dove sostiamo e ci rifocilliamo.
Questo paesino conserva intatto il borgo medioevale e l’imponente Castello dei Brancaleoni.
Da Piobbico inizia l’ascesa verso il monte Montiego .
La salita è abbastanza ripida e qualcuno comincia ad accusare un po’ la stanchezza. :???: :???:
In testa Roberto e Piero scattano come gazzelle. :-? :-?
Giunti a metà salita lasciamo la strada che porta in vetta e ci dirigiamo verso il monte dei Torrini su percorso ondulato .
Pedaliamo attraverso un paesaggio di notevole fascino.
Giunti al monte dei Torrini ci “tuffiamo” giù per la discesa di Via Piana di discreta difficoltà tecnica.
Roberto,Sergio e Piero si gettano in discesa come proiettili.
Dopo il fuoristrada seguono alcuni km di strada bianca sino ad Urbania .
Da Urbania ancora 5 km fino a Cà Lacina .
In prossimità dell’agriturismo si accende la bagarre.
Sugli ultimi strappi ci prepariamo a lanciare la volata finale.
Bruno tenta un colpo di mano ma deve ben presto cedere allo strapotere di Sergio e Roberto. :8): :8):
Comunque la vera battaglia avrà luogo questa sera a tavola!
NB TUTTI PRODOTTI DELL' AGRITURISMO CA LACINA
Non vi elenco quello che abbiamo mangiato e bevuto il solo pensiero mi rimette l'acquolina in bocca.

26/10/2003
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Km tot. = 30 Dislivello tot in salita = 894 Dislivello tot. in discesa = 897


Oggi 26 ottobre 2003 è prevista l’ascesa al monte Montiego.
La giornata si apre con uno splendido sole che corrobora il nostro fisico . :smile: :smile:
Da Cà Lacina ci dirigiamo ad Urbania.
Da qui iniziamo a salire verso il monte Montiego.
Lungo i primi km di salita Fabrizio ha un attimo di flessione, vorrebbe tornare indietro ma fortunatamente riusciamo a farlo desistere dalle sue intenzioni.
Ben presto si dischiude dinnanzi a noi un panorama a perdita d’occhio. :shock: :shock:
Ben visibile la sagoma del monte Montiego con i suoi prati sommitali.
Di fronte al Montiego si staglia il monte Nerone con i suoi 1500mt di altezza.
Sullo sfondo si può notare la singolare sagoma quadrata del Sasso Simone.
Questo monte insieme al Sasso Simoncello ed al monte Carpegna costituisce
Il Parco Regionale del Sasso Simone Simoncello .
Sono anche ben visibili i monti Pietralata e Paganuccio le cui pareti formano la Gola del Furlo ambiente di notevole fascino dove vivono tantissimi animali selvatici trà i quali anche l’acquila reale.
In questo territorio è stata di recente istituita La Riserva Naturale della Gola del Furlo.
A metà salita ci fermiamo per una breve sosta. :-o :-o :-o
Fabrizio decide di avvantaggiarsi sugli altri.
Rinvigorito dal paesaggio di notevole bellezza procede con un passo spedito.
Piero traina il resto del gruppo nel tentativo di riagguantare Fabrizio ma non vi riesce. :???: :???: :???:
Giunti sui prati sommitali godiamo di un panorama a 360gradi.
Sotto di noi ammiriamo il piccolo borgo di Villa Montiego incastonato trà le pareti del Montiego a 700metri di altitudine .
Sono anche ben visibili i prati che sovrastano la Balza della Penna imponente masso a strapiombo e porta d’ingresso della Gola di Gorgo Cerbara.
In lontananza scorgiamo Urbania ed Urbino.
All’orizzonte c’è il mare Adriatico.
Piero, con il suo magico autoscatto immortala questi momenti fantastici.
Ci accingiamo ad affrontare i sentieri che dalla cima del Montiego ci riconducono
a valle
Si inizia con un single-track nel bosco attraverso il quale giungiamo a Cima Castiglioni un angolo di questo monte che ci regala altri bei panorami.
Segue un tratto in mezzo ad un ginepraio e Fabrizio e Bruno si perdono
in mezzo ai ginepri !
Rientriamo nel bosco e percorriamo un single-track a tratti difficoltoso.
Segue una veloce discesa su sentiero largo di ghiaia e terra dove molliamo i freni .
Finito il fuoristrada si prosegue su comoda strada bianca e su asfalto.
Giunti all’agriturismo ci aspettano squisiti ravioli ai funghi . galletto ruspante ,salumi ,crostata di frutta e da bere del buonissimo San Giovese.
:-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P
NOTE : SICURAMENTE ESPERIENZA DA RIPETERE
 

fiore

pota-moderatur
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Ranica (BG)
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...e io che dovevo esserci :cry: :cry: :cry:

complimenti Malve (sergio), bel racconto, leggendolo è come se l'itinerario l'avessi percorso anch'io .. :-o :-o

però l'acquolina in bocca è venuta pure a me.. :-P :-P :-P
 

Malve

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1/11/02
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62
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Grazie
Il racconto la scritto Renato la nostra guida io ho apportato qualche modifica .
più volte ti abbiamo nominato nei nostri discorsi in particolare quando eravamo a tavola ho chiesto ed avuto una bottiglia di quel l'ottimo San Giovese spero di berlo al più presto in tua compagnia :-P :-P :-P
 

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