Quattro Cantoni in sella per cavalcare il futuro
- Creatore Discussione Hazy Davy
- Data di inizio
Fatti 50km verso sud poi ne parliamo.
In Italia un progetto del genere è pura utopia, ma sono pura utopia anche cose molto più semplici come piste ciclabili degne di questo nome.
io non farei di tutta l'erba un fascio (che sicuramente non fai neanche tu), perché anche in Italia ho visto delle belle realtà.
l'Italia è indietro anni luce rispetto alla Svizzera o altri paesi del nord Europa e non solo per quanto riguarda le infrastrutture dedicate alla MTB, per averne una conferma basta scorrere un qualsiasi indice economico o sociale in cui l'Italia è presente, quasi inevitabilmente occupa le ultime posizioni appena sopra la Grecia e alla Bulgaria.
Certo che ci sono realtà interessanti ma non hanno un impatto sul sistema che senza scossoni è inevitabilmente destinato al collasso.
Penso a lavori eseguiti prima che tu entrassi in carica (almeno credo), l'esempio più lampante è la tratta sotto Davrosio, un autostrada di sassi smossi. Non so se tu l'abbia visto ma trovo molto interessante un video/documentario sulla filosofia di come dev'essere costruito un trail secondo Claudio Caluori, ossia senza perdere troppe delle sue caratteristiche naturali.
È vero che ci sono stati casi dove gli escavatori sono stati usati in modo troppo invasivo o non sufficientemente pianificato (purtroppo anche da promotori che hanno fatto di testa loro senza chiedere niente a nessuno).
Ora si è un po' più consapevoli di prima e personalmete cerco di seguire ogni nuovo cantiere di cui sono a conoscenza.
Purtroppo rimane un nodo difficile da sciogliere circa al grado di difficoltà dei nuovi percorsi. Non è possibile fare contenti tutti poiché a taluni piace il Ticino per i suoi percorsi difficili e "naturali", ma altri hanno bisogno percorsi più facili (per principianti ecc.).
L'obiettivo si potrà raggiungere soltanto con un insieme di percorsi che soddisfino un po' tutte le esigenze. Ma ci vuole tempo.
Quello attorno al San Gottardo, come si legge, dovrebbe essere di media difficoltà e la progettazione degli interventi più importanti sarà in mano a ditte specializzate che, al contempo, proteggono e valorizzano il contesto paesaggistico sul quale lavorano (oggi è una condizione imprescindibile).
Il problema dei sassi smossi è legato in gran parte ad una non corretta formazione (o mancanza) di drenaggi, che rallentano l'erosione combinata di bike e piogge.
Soltanto con alcuni tipi di terreno e con pendenze inferiori al 10% si riesce a mantenere in condizioni ottimali un trail. In tutti gli altri casi serve un sacco di manutenzione e delle ricostruzioni puntuali dopo alcuni anni di utilizzo (speciamente dove la frequentazione è alta).
Sono il primo a dover ammettere che la problematica è molto più complessa di quanto molti s'immaginano.
Ora si è un po' più consapevoli di prima e personalmete cerco di seguire ogni nuovo cantiere di cui sono a conoscenza.
Purtroppo rimane un nodo difficile da sciogliere circa al grado di difficoltà dei nuovi percorsi. Non è possibile fare contenti tutti poiché a taluni piace il Ticino per i suoi percorsi difficili e "naturali", ma altri hanno bisogno percorsi più facili (per principianti ecc.).
L'obiettivo si potrà raggiungere soltanto con un insieme di percorsi che soddisfino un po' tutte le esigenze. Ma ci vuole tempo.
Quello attorno al San Gottardo, come si legge, dovrebbe essere di media difficoltà e la progettazione degli interventi più importanti sarà in mano a ditte specializzate che, al contempo, proteggono e valorizzano il contesto paesaggistico sul quale lavorano (oggi è una condizione imprescindibile).
Il problema dei sassi smossi è legato in gran parte ad una non corretta formazione (o mancanza) di drenaggi, che rallentano l'erosione combinata di bike e piogge.
Soltanto con alcuni tipi di terreno e con pendenze inferiori al 10% si riesce a mantenere in condizioni ottimali un trail. In tutti gli altri casi serve un sacco di manutenzione e delle ricostruzioni puntuali dopo alcuni anni di utilizzo (speciamente dove la frequentazione è alta).
Sono il primo a dover ammettere che la problematica è molto più complessa di quanto molti s'immaginano.
Mi riferisco alla lungimiranza dei governanti nordici e alla miopia dei nostri.