Una quarantina di anni fà, quando ho acquistato la mia prima moto ex militare, il suo librone di
officina recitava cosi a proposito della manutenzione annuale (e sottolineo annuale):
1° - Immergere la catena in un contenitore contenente benzina o
petrolio e lasciarla alcune ore per ammorbidire le morchie.
2° - Lavare la catena con un pennello a setole dure avendo
cura di asportare tutta la sporcizia.
3° - Preparare, in un contenitore resistente al fuoco, un misto di olio da motore bruciato e polvere di grafite, la consistenza deve essere quella di una pappetta.
4° - Immergere la catena e accendere il fuoco, portare il tutto in ebollizione e poi spegnere.
5° - Lasciare raffreddare, estrarre la catena, pulirla per bene esteriormente e rimontarla.
Vi assicuro che non è uno scherzo e da allora, e di anni ne sono passati tanti, io ho continuato a trattare cosi le catene delle mie moto d'epoca (ovviamente non hanno o-ring o cortechi vari esattamente come quelle delle nostre amate MTB) e nessuna delle catene è mai stata da cambiare.
Non è che i vecchi rimedi della nonna siano anche validi per le nostre catene senza spendere patrimoni in lubrificanti esotici ?
Badate bene che parlo di moto per un uso militare e certo i militari non erano molto teneri con i loro mezzi e poi quella delle mie che pesa di meno segna a libretto 220 Kg.
La grafite seccando crea all'interno delle maglie e sui perni uno strato duro che assicura la lubrificazione per lungo tempo, non per niente dicevano di farlo annualmente.