Non so voi, ma quà ha piovuto per un mese e mezzo, roba da record! Il vecchio risaliva a qualche decennio fà, adesso abbiamo ne abbiamo un nuovo da iscrivere nel guinnes dei primati. Da un lato ha limitato le uscite ( fango costante ), dall'altro abbiamo fatto scorta di acqua, cosa che in questo periodo è sempre stata carente. Ebbene, la stagione delle pioggie sembra finita, è quindi tempo di fare qualcosa di "importante". Per l'occasione, la scelta è ricaduta su qualcosa di "semplice", il rifugio Curò!
Ebbene si, è stata una scelta veloce e improvvisa, complice il bel tempo ( alla faccia, sono tutto ustionato ) e... la crisi del lavoro ( a casa in cassa integrazione cosi che i due eroi di turno hanno deciso di affrontare per l'ennesima volta questo viaggio verso la fonte naturale del Serio a 2130 mt; lo zero termico è dichiarato a 4050 mt, oggi ( 24/06/08 ) si sposta a 4500mt!
Il tempo ha tenuto egregiamente ( fin troppo ), già la mattina verso le sette si poteva stare a dorso nudo.
OK, vado a recuperare il compagno d'avventure, carichiamo le bici in qualche modo e partiamo; a breve siamo alla partenza e durante il percorso ( e per tutta la giornata ) incotriamo pochissima gente: una fortuna, nel periodo di piena è facile incontrare enormi gruppi di persone che possono ostacolare il cammino. La mattina, se si è mattinieri, non c'è problema, ma il pomeriggio....
Arriviamo a Fiumenero, il paese prima di Valbondione, in modo fare qualche km di riscaldamento per non partire direttamente in salita. Il primo tratto ( Valbondione - Rif. Curò ) si passa da 900 mt a 1896 mt in circa 6 KM ( forse 7 ), poi ancora altrettanti verso la fonte del fiume Serio, il lago del Barbellino a quota 2130 mt circa. Appena un mese fa ( o poco più ) la zona era ancora seppellita dalla neve, adesso è libera, anche se per qualche tratto è ancora innevato, ma niente di che; il "problema" maggiore sono i guadi dei vari corsi d'acqua che scendono dalle montagne.
Una nota positiva, finalmente il livello del lago è al massimo, non si vede più quella fascia di costa in secca, cosa che ha permesso alle cascate di essere aperte pure oggi! Gli anni passati, l'apertura era regolata con il contagcce; quest'anno è prevista anche un'apertura notturna. Partiamo, il mio compagno è uno stradista, ha difatti una mtb arcaica nonché front; gli sta balenando l'idea di aggiornarsi e farebbe bene. Al ritorno, per fermarsi si è lascianto andare in salita sulla strada principale ( fortuna che non passava nessuno ), i pattini non frenavano più! Ma quando uno se le và a cercare...i cerchi hanno uno scalino talmente sono consumati!!!
Si parte da la in fondo ( anche dal paese precedente ):
Salita libera dagli escursionisti, se ne sono visti veramente pochi ( non più di 10 ). Meglio così.
Arriviamo al rifugio del Barbellino e dopo numerose fatiche inenarrabili, giustamente:
O si buca come si deve, altrimenti meglio evitare . Ma @##@\\£, proprio alla fine passando nell'erba....
La salita finale è abbastanza agevole, a parte qualche tratto di sentiero ancora innevato, e la necessità di guadare qualche torrentello:
Ritorniamo al rifugio Curò dove pranziamo, finalmente. Un poco di relax nell'erba per ritornare poi nella cività!
Momento serietà:
Ottima giornata, non mancheremo di ritornare,
Ebbene si, è stata una scelta veloce e improvvisa, complice il bel tempo ( alla faccia, sono tutto ustionato ) e... la crisi del lavoro ( a casa in cassa integrazione cosi che i due eroi di turno hanno deciso di affrontare per l'ennesima volta questo viaggio verso la fonte naturale del Serio a 2130 mt; lo zero termico è dichiarato a 4050 mt, oggi ( 24/06/08 ) si sposta a 4500mt!
Il tempo ha tenuto egregiamente ( fin troppo ), già la mattina verso le sette si poteva stare a dorso nudo.
OK, vado a recuperare il compagno d'avventure, carichiamo le bici in qualche modo e partiamo; a breve siamo alla partenza e durante il percorso ( e per tutta la giornata ) incotriamo pochissima gente: una fortuna, nel periodo di piena è facile incontrare enormi gruppi di persone che possono ostacolare il cammino. La mattina, se si è mattinieri, non c'è problema, ma il pomeriggio....
Arriviamo a Fiumenero, il paese prima di Valbondione, in modo fare qualche km di riscaldamento per non partire direttamente in salita. Il primo tratto ( Valbondione - Rif. Curò ) si passa da 900 mt a 1896 mt in circa 6 KM ( forse 7 ), poi ancora altrettanti verso la fonte del fiume Serio, il lago del Barbellino a quota 2130 mt circa. Appena un mese fa ( o poco più ) la zona era ancora seppellita dalla neve, adesso è libera, anche se per qualche tratto è ancora innevato, ma niente di che; il "problema" maggiore sono i guadi dei vari corsi d'acqua che scendono dalle montagne.
Una nota positiva, finalmente il livello del lago è al massimo, non si vede più quella fascia di costa in secca, cosa che ha permesso alle cascate di essere aperte pure oggi! Gli anni passati, l'apertura era regolata con il contagcce; quest'anno è prevista anche un'apertura notturna. Partiamo, il mio compagno è uno stradista, ha difatti una mtb arcaica nonché front; gli sta balenando l'idea di aggiornarsi e farebbe bene. Al ritorno, per fermarsi si è lascianto andare in salita sulla strada principale ( fortuna che non passava nessuno ), i pattini non frenavano più! Ma quando uno se le và a cercare...i cerchi hanno uno scalino talmente sono consumati!!!
Si parte da la in fondo ( anche dal paese precedente ):
Salita libera dagli escursionisti, se ne sono visti veramente pochi ( non più di 10 ). Meglio così.
Arriviamo al rifugio del Barbellino e dopo numerose fatiche inenarrabili, giustamente:
O si buca come si deve, altrimenti meglio evitare
La salita finale è abbastanza agevole, a parte qualche tratto di sentiero ancora innevato, e la necessità di guadare qualche torrentello:
Ritorniamo al rifugio Curò dove pranziamo, finalmente. Un poco di relax nell'erba per ritornare poi nella cività!
Momento serietà:
Ottima giornata, non mancheremo di ritornare,