Ogni due o tre mesi vengo assalito dalla voglia di singlespeed. Mi documento, cerco nel mercatino, butto giù fantomatiche liste di pezzi e poi lascio perdere, dicendomi che tanto sfrutterei una seconda bici meno che niente. Poi, mi dico, una singlespeed... figuriamoci, sarei costretto a girare su percorsi ad hoc, evitando le salite ripide dei miei soliti percorsi. Ma sarà vero?
Ieri, complice l'invasioni dei tafani che mi impediscono di viaggiare nel bosco, ho deciso di fare un piccolo test: ho fatto un giro super crosscountristico (60% sterrato, 30% asfalto, 10% mulattiera/sentiero) lungo le colline che si trovano sotto al mio paesino, 42km per 800m di dislivello, con la mia Dawg... senza cambiare.Ho scelto il rapporto a casa (vista l'assenza di pendenze estreme la scelta è caduta sul 32-16) e non l'ho più tolto (in realtà in un trasferimento su asfalto in piano ho utilizzato il 32-11 e 32-12, altrimenti non arrivavo più). Chiaramente il test non vuole avere valenza scientifica: ma con una bici da 15 kg, 130mm davanti e dietro (non bloccabili, ho solo il pro pedal sull'ammortizzatore), una Fat Albert all'anteriore e una Albert al posteriore, ho fatto il giro abbastanza tranquillamente. Su un paio di rampe ho dato l'anima ma sono arrivato a casa, vi dirò, più "tonico" del solito. Voglio dire: stanco, ma di una stanchezza diversa, con i muscoli ancora pronti all'uso (magari qualcuno di voi mi dirà che quello che ho fatto è una pratica di allenamento diffusa, ma non sono un agonista e ho agito solo per curiosità). In salita (dove avevo i maggiori dubbi) test superato. In discesa tutto ok, ho fatto solo un breve tratto di sentiero e cercare di far correre la bici mi è sembrato divertente. L'esperienza più castrante è stata la pianura: è vero che normalmente di pianura non ne faccio, ma se dovesse capitare devo essere sincero: è una palla assurda pedalare a vuoto per fare 15 all'ora.
Mi riservo di effettuare un altro test, stavolta con 32-18 o 32-21, sui miei percorsi abituali, decisamente più impegnativi. Comunque i segnali sono stati positivi, non avrei creduto di fare tutto il giro con il "limitatore" al cambio... e ora sono soddisfatto. Soddisfazione che, penso, rientri nella filosofia SS: riuscire da "soli" dove gli altri riescono con l'ausilio di mezzi tecnologici più evoluti.
Mi sa che presto (Natale?) potrei davvero ritorvarmi una monomarcia in garage.
Ieri, complice l'invasioni dei tafani che mi impediscono di viaggiare nel bosco, ho deciso di fare un piccolo test: ho fatto un giro super crosscountristico (60% sterrato, 30% asfalto, 10% mulattiera/sentiero) lungo le colline che si trovano sotto al mio paesino, 42km per 800m di dislivello, con la mia Dawg... senza cambiare.Ho scelto il rapporto a casa (vista l'assenza di pendenze estreme la scelta è caduta sul 32-16) e non l'ho più tolto (in realtà in un trasferimento su asfalto in piano ho utilizzato il 32-11 e 32-12, altrimenti non arrivavo più). Chiaramente il test non vuole avere valenza scientifica: ma con una bici da 15 kg, 130mm davanti e dietro (non bloccabili, ho solo il pro pedal sull'ammortizzatore), una Fat Albert all'anteriore e una Albert al posteriore, ho fatto il giro abbastanza tranquillamente. Su un paio di rampe ho dato l'anima ma sono arrivato a casa, vi dirò, più "tonico" del solito. Voglio dire: stanco, ma di una stanchezza diversa, con i muscoli ancora pronti all'uso (magari qualcuno di voi mi dirà che quello che ho fatto è una pratica di allenamento diffusa, ma non sono un agonista e ho agito solo per curiosità). In salita (dove avevo i maggiori dubbi) test superato. In discesa tutto ok, ho fatto solo un breve tratto di sentiero e cercare di far correre la bici mi è sembrato divertente. L'esperienza più castrante è stata la pianura: è vero che normalmente di pianura non ne faccio, ma se dovesse capitare devo essere sincero: è una palla assurda pedalare a vuoto per fare 15 all'ora.
Mi riservo di effettuare un altro test, stavolta con 32-18 o 32-21, sui miei percorsi abituali, decisamente più impegnativi. Comunque i segnali sono stati positivi, non avrei creduto di fare tutto il giro con il "limitatore" al cambio... e ora sono soddisfatto. Soddisfazione che, penso, rientri nella filosofia SS: riuscire da "soli" dove gli altri riescono con l'ausilio di mezzi tecnologici più evoluti.
Mi sa che presto (Natale?) potrei davvero ritorvarmi una monomarcia in garage.