Prove di bici al Demo Day

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Ser pecora

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La giornata di ieri non faceva ben sperare per le prove del Demo day, giornata consacrata alla presa in mano dei nuovi mezzi, viste le piogge abbondanti.
Ed in effetti il percorso era un pantano già dal mattino, nonostante fossimo tra i primi a percorrerlo.

In ogni caso il dovere chiama e cosi' non ci siamo tirati indietro

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La prima prova di giornata è stata la Giant Anthem X

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Provata in taglia XL con allestimento Shimano XT, unità ammortizzanti Fox (32 e RP23) e componentistica di casa Giant

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Sempre molto curate nei dettagli le Giant, soprattutto quelli cromatici, come le tipiche guaine in tinta. Questa cura dei dettagli e dell'estetica negli ultimi tempi mi pare essere tenuta in grande considerazione proprio dalle case "major" come Giant e Specy, che evidentemente seguono con attenzione gli input dati dai consumatori.

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Bello e con un'estetica "artigianale" anche il mozzo anteriore

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La sospensione Maestro ci è stato detto che è stata rivisitata e quindi migliorata ancora. Il comportamento resta ottimo: nel complesso è una sospension molto equilibrata in pedalata, senza essere troppo "secca" anche con relativamente poco sag. In ogni caso basta il solito click di pro-pedal ed il tutto diventa immobile.

Per il resto non si puo' dire niente di male su questa bici, che è anche molto rassicurante in discesa e sembra disporre di più escursione di quella dichiarata.
Come al solito si tratta piuttosto di collocarla come utilizzo, visto che come full da xc paga sicuramente qualcosa a livello di peso, visto anche il montaggio non elitario, sia rispetto alle front sia rispetto a full più "tirate" e racing come Scalpel o Spark.
Puo' essere la solita buona scelta per grandi escursioni in montagna, le cosidette "epic-rides", puntando su un peso molto buono per l'utilizzo, ed un comportamento discesistico migliore delle succitate bici più garaiole.
Magari scegliendo bene le coperture. Oggi, nel fango teutonico i racing ralph di serie sicuramente non erano l'opzione migliore.
 

Ser pecora

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Seconda bici da me provata la Specialized Enduro EVO

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Provata in taglia L, con allestimento Sram X0, Fox (36 e DHX coil), e componentistica Specy.
Come già detto, anche questa molto curata ed atta a dare un'estetica "tuning" chiavi in mano.
Il modello, nello specifico, è la versione "pesante" della Enduro, con alcune accortezze destinate ad un uso più discestico, come l'ammortizzatore e la forcella a molla, ed il tendicatena. Chiaramente a discapito del peso, che non è elevatissimo, ma, "a sensazione", nemmeno una piuma.

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Personalmente credo sia una bici per persone che hanno ben in testa cosa ne vogliono fare a livello di utilizzo. Anche se a me sembra che le unità ammortizzanti ad aria oggi sul mercato siano assolutamente affidabili e performanti e risparmiare un po' di peso non fa mai male quando si deve portare in su la bici.
Sia a pedali che a spinta

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In ogni caso, la base della bici è la collaudata Enduro, con il sempre eccellente sistema FSR, quindi una bici che si pedala bene e che scende altrettanto.
Coadiuvata dal reggisella telescopico con comando a manubrio e gli ottimi copertoni Specialized Clutch da 2.30. Ottimi anche su fango e radici bagnate.

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Biker poeticus
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Un pò "tamarra" questo giallo simil-oro e nero.. Però gran bel mezzo!

OT: :spetteguless: Sei relativamente pulito però dopo tutto quel fango e 2 giri di prova.. Ti sei portato un set di cambi tutti uguali stile Dylan Dog? :idea:

Ciao!

:mrgreen: eheh
 

marco

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Finalmente riesco a pedalare una 29 pollici: la Specialized Stumpjumper con sistema ammortizzante Brain e forcella Reba da 120mm, in taglia M.

Sono un totale neofita delle bici con i ruotoni, la prima sensazione è stata quella di sedersi proprio "dentro" la bici. Cosa strana all'inizio, poi confortevole in discesa. Il fondo massacrato dall'acqua del percorso del Demoday non ha certo facilitato il mio primo approccio alle 29, che comunque posso reputare positivo per quanto riguarda la salita su sentiero (bagnato...), con una bella trazione e con il manubrio che non ha fatto cenno di volersi impennare, malgrado la pendenza sostenuta.

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In discesa i 120mm della forcella mi sono sembrati molto pochi. Ricordo che si passava su un sentiero a tratti ripido totalmente infangato con qualche gradino di radici. I ruotoni, in questo caso, non hanno soppiantato i per me pochi 120 mm di escursione. Insomma, non sarebbe una bici con cui farei all mountain per i sentieri alpini che percorro di solito.

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Nel tratto in piano fra ruscelli, buche di fango e sassi bagnati, invece, la Stumpjumper mi ha dato sicurezza in più, se paragonata alle 26" che ho provato dopo sullo stesso percorso.

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Bello come al solito il reggisella telescopico con comando remoto prodotto in casa Specialized, purtroppo si è alzato nel bel mezzo della discesa, cosa che me lo ha fatto diventare antipatico al volo.

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Ser pecora

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Al passare delle ore e dei numerosi partecipanti al Demoday il fondo è diventata via via sempre peggiore.
In particolare in discesa si sono formati dei tratti di un vero pastone profondo 30cm che rendeva le bici difficili da valutare, o molto dipendenti dalle coperture montate.
Pertanto anche il senso del testarle, in condizioni del genere, non era più cosi' evidente.

Cosi', un po' per gioco, un po' perchè era, in quel momento, una delle poche disponibili, ho provato la bici più ignorata del forum (salvo il topic kilometrico dedicato), la Trek Session

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Bici da dh, provata in taglia L; montata con un misto Shimano Saint (guarnitura), sram X0 (cambio e deragliatore), Avid (freni Elixir CR da 200mm), ammortizzatori Fox (40 e Dhx coil), e componentistica Bontrager

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A parte i freni, un po' spugnosi, mi ha colpito la sensibilità alle regolazioni della Fox 40. Le possibilità di settaggio offrono differenze davvero vistose.

Per il resto non mi lancio in improbabili commenti, visto che è la miglior (ed unica) bici da dh da me provata.
Oltretutto è stato anche il giro più rapido della giornata, visto che la solita discesina del percorso se l'è bevuta in un lampo (i Minion DH da 2.50 sembravano cingoli nel fango) ed il ritorno in salita l'ho fatto "powered by Mazda" :i-want-t:
 

marco

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Ok ok, lo so che molti di voi penseranno: "Che cosa ci fa il Diretur su una bici da XC", ma dopo questo giro di domenica scorsa avevo voglia di mettere alla prova la putenza dei miei polpacci su una bici da gara, e così eccomi sulla nuova Scott 899, dove il numero indica il peso del telaio in carbonio.

Non sono andato a fare i fanghi nel sentiero della mattina, invece ho provato la bici su sterrato e su un sentiero ripido in salita.

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Cominciamo dalle prime pedalate: la bici accelera come un missile. Se poi chiudo la Rock Shox Sid con il comando remoto dal manubrio mi sembra quasi di stare su una bici da corsa - fin quando non si incontra lo sterrato, dove vengo istantaneamente rimandato nel mondo delle frontine, quello fatto di scossoni e di trazione che lascia a desiderare rispetto ad una full.

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Bello il gruppo Sram XX, quindi con due corone: anche sul pezzo più ripido non ho avuto bisogno di una rapporto più agile, anzi. Cambiata precisa e veloce, poco da pensare a corone e catene incrociate

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Una bici senza compromessi: il limite sta tutto nelle gambe del rider.

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E veniamo all'ultima bici del nostro demo day, una Lapierre Spicy 516. Conosco il sistema ammortizzate di Lapierre dato che ho avuto una Zesty per un anno, e la Spicy si è dimostrata una sorella maggiore molto assomigliante, ma con attributi più grossi, vale a dire l'escursione di 160mm davanti e dietro.

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La cura dei dettagli di Lapierre è, per me, leggendaria, tanto da aver influenzato diversi marchi negli ultimi anni con il suo "Sag Indicator" ben visibile dalla posizione in sella, fango tedesco permettendo.

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La Spicy è stata pensata per l'enduro, così troviamo una Fox 36 Talas davanti, modello 2010 quindi con 2 sole posizioni: 160 e 130mm, e un'ammortizzatore ad aria Fox con pro pedal regolabile tramite l'apposita leva.

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Quello che manca nel modello 516, ma che invece è presente nel 916, è un reggisella telescopico, e qui veniamo al dunque in discesa, dato che la sella è abbassabile solo in parte (avevo riscontrato lo stesso problema nella Zesty), diminuendo quindi la sicurezza del rider su tratti ripidi e/o esposti.

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Lapierre ha optato per la Spicy 516 per una guarnitura SLX doppia, solida ma non certo un mostro di leggerezza e precisione. In discesa la bici è stabile e la sospensione posteriore molto sensibile e morbida, in salita siamo in presenza di una Enduro nel vero senso del termine: pedalare si, ma con calma.
 
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david_jcd

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Ok ok, lo so che molti di voi penseranno: "Che cosa ci fa il Diretur su una bici da XC", ma dopo questo giro di domenica scorsa avevo voglia di mettere alla prova la putenza dei miei polpacci su una bici da gara, e così eccomi sulla nuova Scott 899, dove il numero indica il peso del telaio in carbonio.

Non sono andato a fare i fanghi nel sentiero della mattina, invece ho provato la bici su sterrato e su un sentiero ripido in salita.



Cominciamo dalle prime pedalate: la bici accelera come un missile. Se poi chiudo la Rock Shox Sid con il comando remoto dal manubrio mi sembra quasi di stare su una bici da corsa - fin quando non si incontra lo sterrato, dove vengo istantaneamente rimandato nel mondo delle frontine, quello fatto di scossoni e di trazione che lascia a desiderare rispetto ad una full.



Bello il gruppo Sram XX, quindi con due corone: anche sul pezzo più ripido non ho avuto bisogno di una rapporto più agile, anzi. Cambiata precisa e veloce, poco da pensare a corone e catene incrociate

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Una bici senza compromessi: il limite sta tutto nelle gambe del rider.
Niente protezioni per il risucchio catena? Qualche grammo, secondo me potevano sacrificarlo, anche perchè credo che alcuni bikers cercheranno di farsi una protezione artigianale comunque.
 

marco

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Ma l'ho notata solo io quella che sembra proprio una cricca nel telaio!
A sinistra della scritta, tra la O e la G di TechnolOGy mi sembra ci sia una cricca ...
Che se è vero non fa che confermare la mia opinione sul carbonio nella MTB.

ma per favore, con le tonnellate di fango vedi una cricca su una foto a risoluzione web?

Guarda, uso questa bici da un anno, a proposito del carbonio: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=149145
 

david_jcd

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Ma l'ho notata solo io quella che sembra proprio una cricca nel telaio!
A sinistra della scritta, tra la O e la G di TechnolOGy mi sembra ci sia una cricca ...
Che se è vero non fa che confermare la mia opinione sul carbonio nella MTB.

ma per favore, con le tonnellate di fango vedi una cricca su una foto a risoluzione web?

Guarda, uso questa bici da un anno, a proposito del carbonio: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=149145http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=149145

Effettivamente potrebbe sembrare però...
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Certo che in foto non si capisce tanto...
 

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