Fermo restando che una bici da viaggio può essere fatto, come qualsiasi altra bici, con uno dei materiali oggi disponibile, penso che tu abbia descritto perfettamente la situazione.Il binomio "acciaio > bici da viaggio" ci sta tutto: l'acciaio è comodo, elastico e, dicono, te lo ripara chiunque. Però tocca ammettere che l'ultima affermazione è vera solo in parte. Te lo ripara chiunque, o quasi, se si è spezzata una saldatura, ma se si è piegato un tubo, magari in seguito ad un colpo, quel tubo andrà sostituito, e te lo potrà fare solo il produttore del telaio, sempre che quel tubo ce l'abbia ancora. Parlo per esperienza diretta: in seguito ad un frontale in ciclabile il mio telaio in acciaio si trovò con il tubo obliquo piegato appena sotto la scatola sterzo, e niente da fare: l'ho rispedito al produttore, ma in 8 mesi di attesa non è stato capace di aggiustarmelo, perchè non ha potuto trovare altri artigiani, quello che aveva assemblato il telaio inizialmente era andato in pensione, che gli facessero il lavoro. Considera poi che il telaio dovrà essere riverniciato. Insomma: ritengo una leggenda metropolitana quella dell'acciaio che te l'aggiusta l'officina sotto casa... fossi riuscito a trovarne una!
Per il resto nemmeno a me sconfiffera l'alluminio: lo trovo rigido, imprevedibile, dalle possibili cricche da fatica senza alcun segnale premonitore... preferisco l'acciaio. Col carbonio ho un rapporto di ammirazione da una parte, ma di sospetto dall'altra... inoltre se usi la bici per viaggi, con borse a telaio, devi stare molto attento che lo sfregamento delle borse non ti mangi il telaio. Mah...
Insomma: ogni materiale ha i suoi pro e contro.
Come scrivevo, ho ceduto all'alluminio per l'estetica ma la mia attuale bici, in alluminio, non ha avuto un solo problema di telaio. Mi sento piuttosto confidente in merito.