Innanzitutto permettetemi di salutarvi, dato che sono nuovo del forum e di fatto nuovo anche al ciclismo in generale.
Sbrigati i convenevoli, spero possiate aiutarmi con un paio di problemini con cui mi sono trovato ad avere a che fare anche se, come scoprirete a breve non sono un vero e proprio mountainbiker come voi. Espongo un po' la mia situazione: non ho avuto una bicicletta da non so quanti anni ( ora ne ho trenta, l'ultima volta che ricordo di aver pedalato ne avrò avuti 12 ), quest'anno con l'avvento della bella stagione ho deciso di comprarmene una.
L'idea iniziale era quella di spendere il minimo possibile e di utilizzarla soprattutto in città ( a Milano ) su brevi tratte urbane per risparmiare qualche biglietto dell'autobus e sui prati e i sentieri dei parchi che con la bella stagione amo frequentare, senza avere particolari esigenze, percui la mia scelta, volendo evitare le bici da supermercato, ed avendo ad istinto sempre apprezzato come impostazione le MTB è quindi caduta sulla Rockrider 5.0 della decathlon.
ovvero come saprete il modello più base possibile delle mountainbike offerte da decathlon che probabilmente qualcuno di voi avrà difficoltà persino a chiamare MTB . La bici soddisfava diverse mie necessità: praticamente era la meno costosa di tutta la deca, e già questo era ottimo, in più con gomme grandi e ruote e passo corto era l'ideale sia per muoversi con agilità tra traffico e ostacoli in città, sia per evitare continue forature, sia per affrontare le asperità dell'asfalto, buche, salti dei marciapiedi, così via. Come detto mi sembrava l'optimum per le mie esigenze.
Il problema nasce però dal fatto che in poco tempo e del tutto a sorpresa ho scoperto il piacere di pedalare e ci sto prendendo veramente gusto. Ho provato sia a fare un po' di distanza su asfalto che un po' di sterrato leggero ( per esempio lungo una specie di pista che ho trovato per caso lungo il ticino a pavia ). Mi rendo conto però che una bici del genere non sia ne carne ne pesce, nel senso che non permette ne di affrontare il vero sterrato come si deve ne di pedalare su lunghe distanze come si deve. Tuttavia mentre mi sono reso conto che per la prima soluzione l'unica cosa richiesta sarebbe quella di cambiare bicicletta, per la seconda c'è secondo me margine per migliorare un po' la situazione ed in questo vi chiedo aiuto ( anche se so già che l'idea di chiedervi come adattare una mountainbike per l'uso su asfalto vi farà torcere non poco il naso, vi prego di avere pietà nei miei confronti :D )
Se non l'ho ancora detto sono di Milano, ho provato per ora a fare un po' di volte i percorsi lungo i navigli, 40 km A/R ad abbiategrasso e circa 70 A/R da Pavia e come dicevo ci ho provato gusto. Quello che vorrei quindi è chiedervi, partendo dal presupposto ceh a questo punto credo di aver toppato completamente l'acquisto ( ma ci sta tutta dato che non sapendo assolutamente l'uso che avrei fatto della bici, tantomeglio spendere poco quest'anno per poi magari rivenderla l'anno porssimo e comprare qualcosa di adatto alle mie esigenze che non spendere molto subito alla cieca per poi non esserne soddisfatto ) , è qualche consiglio per renderla un po' più adatta ad un uso del genere:
nella fattispecie ho già provveduto a sostituire i pneumatici tassellati con pneumatici semislick ( 26 x 1.5 ) il cui rotolamento è molto meno frenante e faticoso rispetto ai precedenti, e già così la differenza si nota.
Principalmente al momento riscontro un paio di problemi che ora riporto:
- l'assetto della bicicletta mi sembra corretto, stando a quanto ho letto sui vari siti internet, tuttavia ho un problema di formicolio alle mani. Appena superati i 20km di distanza circa inizio a sentire un formicolio che poi si traduce in un totale intorpidimento delle mani che mi obbliga a fare delle soste per ripristinare la circolazione. Ho pensato subito che il problema fosse l'eccessivo carico del peso del corpo sul manubrio, ho provato ad alzare il manubrio ( purtroppo su sta bici più di 1 cm e mezzo non si riesce a guadagnare a meno che io sia così incapace da non aver capito come fare per sollevarlo ) e portare un po' più avanti il sellino ma il problema persiste. Ho già comprato dei guantini imbottiti, vorrei provare a comprare delle corna ma al momento sull'estremità del manubrio ho montato lo specchietto retrovisore che per muoversi a milano nel traffico trovo indispensabile ( altrimenti passerei più tempo a guardare dietro che non davanti ). Mi domando se esistono delle corna da poter montare al centro del manubrio ( tipo quelle che usano nel ciclismo di velocità ) e non sulle estremità, e che si possano montare senza dover smontare tutto quanto già presente sul manubrio ( manopole, cambi, freni.... ) o se esistano altre soluzioni per ovviare al problema.
Seconda cosa: i rapporti. Ora io di bici ne capisco tutt'ora molto poco e non so se a torto o a ragione ho il sospetto di avere un set di rapporti poco adatto. Vado nello specifico: se non ho capito male la bici è una 21 rapporti, davanti ( 24 34 42 ) e dietro ( 13 - 28 ) e le ruote sono ovviamente da 26''. Ora, su distanze non troppo impegnative ( diciamo 40 km ) riesco a tenere costantemente medie sui 26, 28 massimo 30 all'ora a seoconda del clima e della forma ( non sono mai stato un vero sportivo, suppongo siano prestazioni abbastanza scadenti, che spero di riuscire a migliorare ) ma ho notato per esempio che andando a pedalare con qualche mio amico che per tenere i 30 all'ora, penso per colpa dei rapporti, pedalo come minimo al doppio della frequenza loro e quindi mi stanco molto prima ( tenendo l'anteriore sul 42 e il posteriore sul 13 ). non compio un eccessivo sforzo sulle gambe, nel senso che non ho mai avuto dolore o indurimento dei muscoli ne durante la pedalata ne dopo a casa ma proprio l'eccessiva frequenza di pedalata alla lunga mi fa salire il battito e mi taglia il fiato. La domanda è quindi la seguente: c'è una qualche soluzione, per riuscire a guadagnare un po' in velocità? Dipende veramente dai cambi o sono io che non ho il fisico?
Se dovessi cambiare i rapporti dietro passando da un 13-28 a un 11-28 cambierebbe qualcosa? dovrei cambiare le guarniture davanti con corone più grandi? servirebbe a qualcosa?
terza cosa: mi consigliate qualche tipo di esercizio da fare in sella a questa bicicletta per fare un po' di fiato e sviluppare un po' di potenza nelle gambe?
quarta cosa: dove posso andare vicino a milano per provare qualche tratta un po' in salita, qualcosa per principianti ma che inizi a darmi l'idea di cosa significhi pedalare in salita, senza dover per forza andare fino al lago di como?
scusatemi se le domande non sono propriamente da mountainbike ma ho trovato questo sito e mi sembra una delle risorse italiane migliori sulla rete ed ho pensato di approfittarne. Grazie mille a tutti anche solo per aver letto questo messaggio.
Sbrigati i convenevoli, spero possiate aiutarmi con un paio di problemini con cui mi sono trovato ad avere a che fare anche se, come scoprirete a breve non sono un vero e proprio mountainbiker come voi. Espongo un po' la mia situazione: non ho avuto una bicicletta da non so quanti anni ( ora ne ho trenta, l'ultima volta che ricordo di aver pedalato ne avrò avuti 12 ), quest'anno con l'avvento della bella stagione ho deciso di comprarmene una.
L'idea iniziale era quella di spendere il minimo possibile e di utilizzarla soprattutto in città ( a Milano ) su brevi tratte urbane per risparmiare qualche biglietto dell'autobus e sui prati e i sentieri dei parchi che con la bella stagione amo frequentare, senza avere particolari esigenze, percui la mia scelta, volendo evitare le bici da supermercato, ed avendo ad istinto sempre apprezzato come impostazione le MTB è quindi caduta sulla Rockrider 5.0 della decathlon.
ovvero come saprete il modello più base possibile delle mountainbike offerte da decathlon che probabilmente qualcuno di voi avrà difficoltà persino a chiamare MTB . La bici soddisfava diverse mie necessità: praticamente era la meno costosa di tutta la deca, e già questo era ottimo, in più con gomme grandi e ruote e passo corto era l'ideale sia per muoversi con agilità tra traffico e ostacoli in città, sia per evitare continue forature, sia per affrontare le asperità dell'asfalto, buche, salti dei marciapiedi, così via. Come detto mi sembrava l'optimum per le mie esigenze.
Il problema nasce però dal fatto che in poco tempo e del tutto a sorpresa ho scoperto il piacere di pedalare e ci sto prendendo veramente gusto. Ho provato sia a fare un po' di distanza su asfalto che un po' di sterrato leggero ( per esempio lungo una specie di pista che ho trovato per caso lungo il ticino a pavia ). Mi rendo conto però che una bici del genere non sia ne carne ne pesce, nel senso che non permette ne di affrontare il vero sterrato come si deve ne di pedalare su lunghe distanze come si deve. Tuttavia mentre mi sono reso conto che per la prima soluzione l'unica cosa richiesta sarebbe quella di cambiare bicicletta, per la seconda c'è secondo me margine per migliorare un po' la situazione ed in questo vi chiedo aiuto ( anche se so già che l'idea di chiedervi come adattare una mountainbike per l'uso su asfalto vi farà torcere non poco il naso, vi prego di avere pietà nei miei confronti :D )
Se non l'ho ancora detto sono di Milano, ho provato per ora a fare un po' di volte i percorsi lungo i navigli, 40 km A/R ad abbiategrasso e circa 70 A/R da Pavia e come dicevo ci ho provato gusto. Quello che vorrei quindi è chiedervi, partendo dal presupposto ceh a questo punto credo di aver toppato completamente l'acquisto ( ma ci sta tutta dato che non sapendo assolutamente l'uso che avrei fatto della bici, tantomeglio spendere poco quest'anno per poi magari rivenderla l'anno porssimo e comprare qualcosa di adatto alle mie esigenze che non spendere molto subito alla cieca per poi non esserne soddisfatto ) , è qualche consiglio per renderla un po' più adatta ad un uso del genere:
nella fattispecie ho già provveduto a sostituire i pneumatici tassellati con pneumatici semislick ( 26 x 1.5 ) il cui rotolamento è molto meno frenante e faticoso rispetto ai precedenti, e già così la differenza si nota.
Principalmente al momento riscontro un paio di problemi che ora riporto:
- l'assetto della bicicletta mi sembra corretto, stando a quanto ho letto sui vari siti internet, tuttavia ho un problema di formicolio alle mani. Appena superati i 20km di distanza circa inizio a sentire un formicolio che poi si traduce in un totale intorpidimento delle mani che mi obbliga a fare delle soste per ripristinare la circolazione. Ho pensato subito che il problema fosse l'eccessivo carico del peso del corpo sul manubrio, ho provato ad alzare il manubrio ( purtroppo su sta bici più di 1 cm e mezzo non si riesce a guadagnare a meno che io sia così incapace da non aver capito come fare per sollevarlo ) e portare un po' più avanti il sellino ma il problema persiste. Ho già comprato dei guantini imbottiti, vorrei provare a comprare delle corna ma al momento sull'estremità del manubrio ho montato lo specchietto retrovisore che per muoversi a milano nel traffico trovo indispensabile ( altrimenti passerei più tempo a guardare dietro che non davanti ). Mi domando se esistono delle corna da poter montare al centro del manubrio ( tipo quelle che usano nel ciclismo di velocità ) e non sulle estremità, e che si possano montare senza dover smontare tutto quanto già presente sul manubrio ( manopole, cambi, freni.... ) o se esistano altre soluzioni per ovviare al problema.
Seconda cosa: i rapporti. Ora io di bici ne capisco tutt'ora molto poco e non so se a torto o a ragione ho il sospetto di avere un set di rapporti poco adatto. Vado nello specifico: se non ho capito male la bici è una 21 rapporti, davanti ( 24 34 42 ) e dietro ( 13 - 28 ) e le ruote sono ovviamente da 26''. Ora, su distanze non troppo impegnative ( diciamo 40 km ) riesco a tenere costantemente medie sui 26, 28 massimo 30 all'ora a seoconda del clima e della forma ( non sono mai stato un vero sportivo, suppongo siano prestazioni abbastanza scadenti, che spero di riuscire a migliorare ) ma ho notato per esempio che andando a pedalare con qualche mio amico che per tenere i 30 all'ora, penso per colpa dei rapporti, pedalo come minimo al doppio della frequenza loro e quindi mi stanco molto prima ( tenendo l'anteriore sul 42 e il posteriore sul 13 ). non compio un eccessivo sforzo sulle gambe, nel senso che non ho mai avuto dolore o indurimento dei muscoli ne durante la pedalata ne dopo a casa ma proprio l'eccessiva frequenza di pedalata alla lunga mi fa salire il battito e mi taglia il fiato. La domanda è quindi la seguente: c'è una qualche soluzione, per riuscire a guadagnare un po' in velocità? Dipende veramente dai cambi o sono io che non ho il fisico?
Se dovessi cambiare i rapporti dietro passando da un 13-28 a un 11-28 cambierebbe qualcosa? dovrei cambiare le guarniture davanti con corone più grandi? servirebbe a qualcosa?
terza cosa: mi consigliate qualche tipo di esercizio da fare in sella a questa bicicletta per fare un po' di fiato e sviluppare un po' di potenza nelle gambe?
quarta cosa: dove posso andare vicino a milano per provare qualche tratta un po' in salita, qualcosa per principianti ma che inizi a darmi l'idea di cosa significhi pedalare in salita, senza dover per forza andare fino al lago di como?
scusatemi se le domande non sono propriamente da mountainbike ma ho trovato questo sito e mi sembra una delle risorse italiane migliori sulla rete ed ho pensato di approfittarne. Grazie mille a tutti anche solo per aver letto questo messaggio.