Ultima ora di Elettrotecnica.
Solenoidi, reattanze, induttanze, quadrature di fase la mia mente corre lontano scruto le vetrate, non mi sembra di vedere gocce di pioggia, forse il tempo migliora, forse riesco ad uscire in bici dopo.
Allora andiamo in bici dopo pranzo ? Mah sì, si può fare, solo se non piove però. Una pasta veloce in mensa e via a casa a prendere le due ruote, poi dovrò studiare.
Guardo il termometro, 14 gradi. Dopo 2000 km pedalati imbottito al freddo, finalmente posso uscire in pantaloni corti ! Mi preparo, compio per la milionesima volta la stessa identica sequenza di azioni, ormai automatiche, tiro fuori la bici dalla cantina un ticchettio malaugurante, guardo i tetti intorno a me merd4, piove. Senti qua da me sta iniziando a piovere, cosa facciamo ? So, sta schizzando anche qua mah, non so, io ormai son fuori e mi vorrei fare un giretto tanto non penso che aumenti dintensità Ok vengo anchio, 5 minuti e son lì
Leggero, veloce, laria sulle gambe nude, i polmoni si riempiono senza fatica sembra di volare. Inizia la salita, ci alziamo lentamente dal mare, le pulsazioni si impennano ma la mente resta lucida. Che giro facciamo oggi ? Mah, se ti va bene ti porto per un po di stradine secondarie, sono carine da pedalare e non cè tanto traffico. Le tre di pomeriggio, non passa nessuno. Noi, la strada, le nostre ruote che corrono sibilando nellacqua. E la pioggia.
Oh, ma adesso sta iniziando a piovere forte ! Già, son lavato, ormai cho anche il cù bagnato Vivo una realtà distorta attraverso gli occhiali gocciolanti, la strada scorre via veloce, le gambe girano ancora bene. Strano.
Senti, tu quanto vuoi pedalare ancora ? Guardo il cronometro, 1 ora e un quarto. Mi son sembrati 20 minuti. Mah, quasi quasi taglio verso casa, comincio a sentire un po di freddo, e poi cè un casino da studiare. Giro la ruota verso casa, lidea di una doccia bollente comincia ad attirarmi. Passo davanti alluniversità, intravedo qualche compagno di corso, un casino di gente seccata che aspetta lautobus sotto gli ombrelli. Lascio che la pioggia scorra senza fretta sul mio viso rilassato. Gente che probabilmente non si sarà mai bagnata più che per andare da casa allauto e dallauto a casa. Ma avranno mai provato le emozioni che provo io ?
Faccio le ultime curve inchiodando, il posteriore che parte sullasfalto bagnato. Arrivo in cortile, scendo dalla bici, la appoggio al muro sotto casa. Lascio che lacqua mi scorra addosso senza fastidio, alzo lo sguardo al cielo, un rivoletto dacqua mi entra in bocca provo a pensare a che gusto abbia. Primavera.
Solenoidi, reattanze, induttanze, quadrature di fase la mia mente corre lontano scruto le vetrate, non mi sembra di vedere gocce di pioggia, forse il tempo migliora, forse riesco ad uscire in bici dopo.
Allora andiamo in bici dopo pranzo ? Mah sì, si può fare, solo se non piove però. Una pasta veloce in mensa e via a casa a prendere le due ruote, poi dovrò studiare.
Guardo il termometro, 14 gradi. Dopo 2000 km pedalati imbottito al freddo, finalmente posso uscire in pantaloni corti ! Mi preparo, compio per la milionesima volta la stessa identica sequenza di azioni, ormai automatiche, tiro fuori la bici dalla cantina un ticchettio malaugurante, guardo i tetti intorno a me merd4, piove. Senti qua da me sta iniziando a piovere, cosa facciamo ? So, sta schizzando anche qua mah, non so, io ormai son fuori e mi vorrei fare un giretto tanto non penso che aumenti dintensità Ok vengo anchio, 5 minuti e son lì
Leggero, veloce, laria sulle gambe nude, i polmoni si riempiono senza fatica sembra di volare. Inizia la salita, ci alziamo lentamente dal mare, le pulsazioni si impennano ma la mente resta lucida. Che giro facciamo oggi ? Mah, se ti va bene ti porto per un po di stradine secondarie, sono carine da pedalare e non cè tanto traffico. Le tre di pomeriggio, non passa nessuno. Noi, la strada, le nostre ruote che corrono sibilando nellacqua. E la pioggia.
Oh, ma adesso sta iniziando a piovere forte ! Già, son lavato, ormai cho anche il cù bagnato Vivo una realtà distorta attraverso gli occhiali gocciolanti, la strada scorre via veloce, le gambe girano ancora bene. Strano.
Senti, tu quanto vuoi pedalare ancora ? Guardo il cronometro, 1 ora e un quarto. Mi son sembrati 20 minuti. Mah, quasi quasi taglio verso casa, comincio a sentire un po di freddo, e poi cè un casino da studiare. Giro la ruota verso casa, lidea di una doccia bollente comincia ad attirarmi. Passo davanti alluniversità, intravedo qualche compagno di corso, un casino di gente seccata che aspetta lautobus sotto gli ombrelli. Lascio che la pioggia scorra senza fretta sul mio viso rilassato. Gente che probabilmente non si sarà mai bagnata più che per andare da casa allauto e dallauto a casa. Ma avranno mai provato le emozioni che provo io ?
Faccio le ultime curve inchiodando, il posteriore che parte sullasfalto bagnato. Arrivo in cortile, scendo dalla bici, la appoggio al muro sotto casa. Lascio che lacqua mi scorra addosso senza fastidio, alzo lo sguardo al cielo, un rivoletto dacqua mi entra in bocca provo a pensare a che gusto abbia. Primavera.