Si incomincia, ci siamo, dai... andiamo, sei pronto? tum tum ..... tum tum
Hei, c'e' anche il max, dai carica le bici che si parte tum tum .... tum tum
Destinazione colli berici, le protezioni ci sono, il casco anche, le bici in furgone, la compagnia è quella giusta... 20 minuti per arrivare a destinazione e la musica in sottofondo che ci accompagna, la tensione è tanta, è la prima volta che provo certi percorsi, è la prima volta che uso la bici da freeride, tum tum ... tum tum. Ma no, mi dicono vedrai che ti divertirai.... la tensione sale... arriviamo, scarichiamo le bici, 17 kg di freddo alluminio, alzo la sella, e incomincio a pedalare per quel che è possibile, 600 metri piu' avanti il capolinea, smontare e spingere, il sole caldo riscalda la superfice del mio casco, timidi raggi solari ancora troppo tiepidi cercano di farsi largo tra i rami secchi degli alberi, il bosco sembra essere in fiamme, si accende di un rossastro marrone quasi ipnotico....tum tum.... tum tum.. la pressione sale, si incomincia la salita, il freeride non è fatto per guardare il paesaggio.... su... ancora piu' su.... giu' il casco, giu' la giacca, fa troppo caldo.... e ancora su, e ancora piu' su le gocce di sudore sgorgano copiose dalla fronte e dalla schiena..... ma non ci si ferma, l'adrenalina è troppa e ancora su.... tum tum tum ---- tum tum tum il cuore accellera e arriva in soglia.... si procede la salita è sempre piu' ripida, e la bici diventa sempre piu' pesante. Incomincio a sentirmi spossato. Dalle battute iniziali si è passato ad un silenzio inquietante ed un ansimare sempre piu' accellerato... ecco, vedo la cima... ci siamo quasi un ultimo sforzo... tum tum tum.... tum tum tum arrivati, un secondo per prendere fiato, mi sembra di essere in una giornata di luglio, il corpetto diventa quasi insopportabile..... ma non importa, giu' la sella... casco in testa, e mi rimetto su' la giacca. Tum tum tum tum tum si parte, la tensione piano piano sparisce e lascia posto ad una certa sensazione di esaltazione.... mi piace.... mi piace da morire.... un grido dal bosco.... molla i freni, il mezzo te lo permette! e allora giu', tra alberi rami, rocce... rocce che da un giorno all'altro non sono piu' ostacoli da evitare, ma divendano trampolini naturali per trasformare l'elefante da 17 kg che porti sotto il sedere, in una farfalla leggiadra ed effimera. si arriva al furgone, e scoppia una risata semi isterica, si lancia la bici per terra e ci si accascia vicino al furgone, sopragiunge la stanchezza ma la sensazione che ho appena provato è troppo forte, è troppo bella ne voglio ancora, ne voglio di piu', e allora su la sella, su il casco e pedalare...tum tum tum tum ragazzi si riparte
Durante il viaggio di ritorno questa canzone mi ha accompagnato nella mente fino a casa
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre.
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto.
LUCIO B.
Hei, c'e' anche il max, dai carica le bici che si parte tum tum .... tum tum
Destinazione colli berici, le protezioni ci sono, il casco anche, le bici in furgone, la compagnia è quella giusta... 20 minuti per arrivare a destinazione e la musica in sottofondo che ci accompagna, la tensione è tanta, è la prima volta che provo certi percorsi, è la prima volta che uso la bici da freeride, tum tum ... tum tum. Ma no, mi dicono vedrai che ti divertirai.... la tensione sale... arriviamo, scarichiamo le bici, 17 kg di freddo alluminio, alzo la sella, e incomincio a pedalare per quel che è possibile, 600 metri piu' avanti il capolinea, smontare e spingere, il sole caldo riscalda la superfice del mio casco, timidi raggi solari ancora troppo tiepidi cercano di farsi largo tra i rami secchi degli alberi, il bosco sembra essere in fiamme, si accende di un rossastro marrone quasi ipnotico....tum tum.... tum tum.. la pressione sale, si incomincia la salita, il freeride non è fatto per guardare il paesaggio.... su... ancora piu' su.... giu' il casco, giu' la giacca, fa troppo caldo.... e ancora su, e ancora piu' su le gocce di sudore sgorgano copiose dalla fronte e dalla schiena..... ma non ci si ferma, l'adrenalina è troppa e ancora su.... tum tum tum ---- tum tum tum il cuore accellera e arriva in soglia.... si procede la salita è sempre piu' ripida, e la bici diventa sempre piu' pesante. Incomincio a sentirmi spossato. Dalle battute iniziali si è passato ad un silenzio inquietante ed un ansimare sempre piu' accellerato... ecco, vedo la cima... ci siamo quasi un ultimo sforzo... tum tum tum.... tum tum tum arrivati, un secondo per prendere fiato, mi sembra di essere in una giornata di luglio, il corpetto diventa quasi insopportabile..... ma non importa, giu' la sella... casco in testa, e mi rimetto su' la giacca. Tum tum tum tum tum si parte, la tensione piano piano sparisce e lascia posto ad una certa sensazione di esaltazione.... mi piace.... mi piace da morire.... un grido dal bosco.... molla i freni, il mezzo te lo permette! e allora giu', tra alberi rami, rocce... rocce che da un giorno all'altro non sono piu' ostacoli da evitare, ma divendano trampolini naturali per trasformare l'elefante da 17 kg che porti sotto il sedere, in una farfalla leggiadra ed effimera. si arriva al furgone, e scoppia una risata semi isterica, si lancia la bici per terra e ci si accascia vicino al furgone, sopragiunge la stanchezza ma la sensazione che ho appena provato è troppo forte, è troppo bella ne voglio ancora, ne voglio di piu', e allora su la sella, su il casco e pedalare...tum tum tum tum ragazzi si riparte
Durante il viaggio di ritorno questa canzone mi ha accompagnato nella mente fino a casa
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre.
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto.
LUCIO B.