Allora,
come promesso scrivo due righette sulla mia prima "discesa libera", su quanto abbia potuto apprendere in una giornata dal basso della mia inesperienza (correggetemi pure se scrivo qualke stronzata....non mi offendo)... prima però ribadisco il fatto che andare a fare DH con una bici da DH credo sia doveroso ed indispensabile, in quanto (e ora posso dire di aver provato sulla mia pelle) non so quanto durerebbe una MTB anche costosa e di marca da cross country... Una bici da DH è più simile ad una moto da cross senza motore e quando la si ha sotto il c:::o la sensazione è simile...
Ho girato praticamente tutti i negozi di Busto, Vergiate, Somma L, Castellanza e Legnano, ho visto praticamente tutte le bike in commercio ma mi sono reso conto di cosa è una bici da DH solamente quando sono entrato da RIDER SHOP di Busto Arsizio (Fede, ma quanto sono ignoranti i tuoi telai?)... E' inutile che buona parte dei commercianti, per vendere, spaccino per adatte al DH ai novellini come me le varie Giant, Cube o Scott da 2000 euro... Non fatevi prendere per il C***O, quelle sono bici fantastiche ma se provate a scendere da Oropa con quelle come minimo non vi divertite e come seconda cosa rischiate voi e la bici... quindi il mio consiglio è di fare l'acquisto impegnativo economicamente solo quando si hanno le idee chiare!!!! Personalmente ho scoperto di non essere un gran pedalatore ma un "saltatore", di conseguenza so già dove andare ad investire prossimamente...
Detto ciò, devo dire che l'emozione che da il DH è veramente unica, come unica è la fatica che si accumula a fine discesa... al contrario di ciò che pensavo (e che pensano molti ciclisti) la discesa richiede molto dispendio di energie... buona parte di queste energia viene richiesta dal cervello in termini di concentrazione; è importante valutare ogni centimetro di sentiero che si sta per affrontare... e bisogna farlo in pochissimo tempo... se si pensa di scendere a fuoco subito e con la testa che pensa ad un'altra cosa si rischia veramente l'osso del collo (lasciate figa, macchina dei sogni, lavoro e quant'altro a casa)...
PRINCIPIANTI COME ME, se decidete di fare una cosa del genere, andate con qualcuno di esperto o perlomeno (nel caso del fai da te) fatevi spiegare le tecniche di frenata, sterzata e discesa con pendenza estrema...
IMPORTANTE: le protezione sono essenziali... Casco integrale, paragambe, paragomiti e guanti sono la dotazione minima richiesta... ve lo dice uno che ieri ha visto le montagne circostanti girate al contrario... ho fatto un volo della madonna! (non mi sono fatto nulla perchè ero bardato stile guerriero medioevale)
A parte le pracauzioni da prendere descritte sopra, la cosa non è così drammatica, l'aspetto DIVERTIMENTO è infinito e cresce man mano che la discesa avanza... Personalmente, divertimento a parte, ho provato una grande soddisfazione nell'arrivare a valle senza mai essere sceso dalla bici per affrontare un passaggio impegnativo, tipo mega pendenza con radici sporgenti e ciottoli bastardi...
Il "BOLLETTINO DI GUERRA " di UppeR parla di due voli dalla bici e delle gambe inchiodate di oggi figlie della grande fatica di ieri...
PRIMA CADUTA: appena arrivato, clamoroso, sono caduto dopo neanche 2 metri travolgendo mezza carovana ... al momento ho pensato: se la giornata è tutta così, lego la bici a un palo e mi sparo un paio di medie con un grigliata :magna: mentre gli altri rotolano giù dal monte...
SECONDA CADUTA: nell'ultima discesa, l'associazione a delinquere "stanchezza-inesperienza" mi ha fatto volare dalla bici dopo che mi ero messo in testa di poter seguire il Fede in un sentiero polveroso... causa la polvere, non ho visto una curva con appoggio (che a quella velocità non avrei saputo comunque prendere) e mi sono ritrovato con la bici inchiodata in un canale e io che volavo tra le felci del bosco... sembravo un marines, con le felci piantate nel casco in stile mimetica!
Voli a parte, col passare del tempo sono riuscito a compiere qualke piccolo salto in discesa e prendere un po' di velocità in punti dove nei primi giri passavo con freni tirati a manetta.
Siparietto simpatico quando in un sentiero quasi travolgevamo un gruppo di "scalatori" in MTB che stava salendo dalla parte opposta alla nostra; un tizio su una Cannondale mi guarda e sghignazzando mi fa "certo che con quelle bici è dura salire...ah ah ah" riferendosi ai 20 e passa chili della mia bici...la mia risposta: "certo che con quella non dev'essere facile scendere"... il tutto è finito in risata, come dire "a ognuno il suo"...
La prossima tappa vorrei farla a Pila, mi sto già organizzando emotivamente... Spero veramente di poter rivivere l'emozioni provate ieri e magari di riuscire a fare qualkosa in più in termine di saltelli..
Per il momento questo è ciò che mi viene in mente; sicuramente ho tralasciato almeno un migliaio di particolari perchè sono ancora abbastanza in DH full immersion... sta cosa mi ha proprio preso alla grande...
Sono contento.
UP
come promesso scrivo due righette sulla mia prima "discesa libera", su quanto abbia potuto apprendere in una giornata dal basso della mia inesperienza (correggetemi pure se scrivo qualke stronzata....non mi offendo)... prima però ribadisco il fatto che andare a fare DH con una bici da DH credo sia doveroso ed indispensabile, in quanto (e ora posso dire di aver provato sulla mia pelle) non so quanto durerebbe una MTB anche costosa e di marca da cross country... Una bici da DH è più simile ad una moto da cross senza motore e quando la si ha sotto il c:::o la sensazione è simile...
Ho girato praticamente tutti i negozi di Busto, Vergiate, Somma L, Castellanza e Legnano, ho visto praticamente tutte le bike in commercio ma mi sono reso conto di cosa è una bici da DH solamente quando sono entrato da RIDER SHOP di Busto Arsizio (Fede, ma quanto sono ignoranti i tuoi telai?)... E' inutile che buona parte dei commercianti, per vendere, spaccino per adatte al DH ai novellini come me le varie Giant, Cube o Scott da 2000 euro... Non fatevi prendere per il C***O, quelle sono bici fantastiche ma se provate a scendere da Oropa con quelle come minimo non vi divertite e come seconda cosa rischiate voi e la bici... quindi il mio consiglio è di fare l'acquisto impegnativo economicamente solo quando si hanno le idee chiare!!!! Personalmente ho scoperto di non essere un gran pedalatore ma un "saltatore", di conseguenza so già dove andare ad investire prossimamente...
Detto ciò, devo dire che l'emozione che da il DH è veramente unica, come unica è la fatica che si accumula a fine discesa... al contrario di ciò che pensavo (e che pensano molti ciclisti) la discesa richiede molto dispendio di energie... buona parte di queste energia viene richiesta dal cervello in termini di concentrazione; è importante valutare ogni centimetro di sentiero che si sta per affrontare... e bisogna farlo in pochissimo tempo... se si pensa di scendere a fuoco subito e con la testa che pensa ad un'altra cosa si rischia veramente l'osso del collo (lasciate figa, macchina dei sogni, lavoro e quant'altro a casa)...
PRINCIPIANTI COME ME, se decidete di fare una cosa del genere, andate con qualcuno di esperto o perlomeno (nel caso del fai da te) fatevi spiegare le tecniche di frenata, sterzata e discesa con pendenza estrema...
IMPORTANTE: le protezione sono essenziali... Casco integrale, paragambe, paragomiti e guanti sono la dotazione minima richiesta... ve lo dice uno che ieri ha visto le montagne circostanti girate al contrario... ho fatto un volo della madonna! (non mi sono fatto nulla perchè ero bardato stile guerriero medioevale)
A parte le pracauzioni da prendere descritte sopra, la cosa non è così drammatica, l'aspetto DIVERTIMENTO è infinito e cresce man mano che la discesa avanza... Personalmente, divertimento a parte, ho provato una grande soddisfazione nell'arrivare a valle senza mai essere sceso dalla bici per affrontare un passaggio impegnativo, tipo mega pendenza con radici sporgenti e ciottoli bastardi...
Il "BOLLETTINO DI GUERRA " di UppeR parla di due voli dalla bici e delle gambe inchiodate di oggi figlie della grande fatica di ieri...
PRIMA CADUTA: appena arrivato, clamoroso, sono caduto dopo neanche 2 metri travolgendo mezza carovana ... al momento ho pensato: se la giornata è tutta così, lego la bici a un palo e mi sparo un paio di medie con un grigliata :magna: mentre gli altri rotolano giù dal monte...
SECONDA CADUTA: nell'ultima discesa, l'associazione a delinquere "stanchezza-inesperienza" mi ha fatto volare dalla bici dopo che mi ero messo in testa di poter seguire il Fede in un sentiero polveroso... causa la polvere, non ho visto una curva con appoggio (che a quella velocità non avrei saputo comunque prendere) e mi sono ritrovato con la bici inchiodata in un canale e io che volavo tra le felci del bosco... sembravo un marines, con le felci piantate nel casco in stile mimetica!
Voli a parte, col passare del tempo sono riuscito a compiere qualke piccolo salto in discesa e prendere un po' di velocità in punti dove nei primi giri passavo con freni tirati a manetta.
Siparietto simpatico quando in un sentiero quasi travolgevamo un gruppo di "scalatori" in MTB che stava salendo dalla parte opposta alla nostra; un tizio su una Cannondale mi guarda e sghignazzando mi fa "certo che con quelle bici è dura salire...ah ah ah" riferendosi ai 20 e passa chili della mia bici...la mia risposta: "certo che con quella non dev'essere facile scendere"... il tutto è finito in risata, come dire "a ognuno il suo"...
La prossima tappa vorrei farla a Pila, mi sto già organizzando emotivamente... Spero veramente di poter rivivere l'emozioni provate ieri e magari di riuscire a fare qualkosa in più in termine di saltelli..
Per il momento questo è ciò che mi viene in mente; sicuramente ho tralasciato almeno un migliaio di particolari perchè sono ancora abbastanza in DH full immersion... sta cosa mi ha proprio preso alla grande...
Sono contento.
UP