Giro molto breve, ma "intenso" e carino.
Salita
Dal centro di Tovena, si gira dietro il campanile, seguendo la strada si passa in una piazzetta con fontana (rifornimento idrico) quindi a dx costeggiando il campo sportivo. Da qui si vede sulla sx la Via Militare che comincia a salire.
La salita viene chiamata "Caldella" o "strada vecchia" per il P.so San Boldo.
Difficile sbagliare strada una volta imboccata. La salita è un susseguirsi di pezzi che spianano e rampe cementate parecchio dure (quasi sempre oltre il 20%). L'ambiente però è bello, traffico inesistente ed i panorami sulla valle ed i laghi di Revine notevoli. Quasi in cima i panorami cominciano a dare begli scorci su Tovena dall'alto e sulla vetta del Monte Cimone (almeno credo sia lui) sulla dx con la bandiera e la campana in vetta.
Questa salita non è la soluzione più logica, in quanto la strada asfaltata per il San Boldo è più corta e moolto meno dura, e cmq bella nella tratta finale per via delle gallerie scavate nella roccia, però è discretamente trafficata e meno da "biker".
Una volta raggiunta la quota, la strada si spiana e difronte si apre la vista sul passo (150 mt più in basso) e le alpi bellunesi. Uno spettacolo davvero bello.
La strada si snoda in mezzo a varie malghe e "casere".
Ad un certo punto, sulla sx, c'è un cartello che indica la discesa verso Tovena per il sentiero 990. Qui inizia la discesa.
Discesa
L'inizio è un po' deludente in quanto si perde un po' di quota in un sentiero molto largo che di fatto è un prato. Poi però le cose cambiano ed il sentiero diventa ripido e dal fondo sassoso.
Prima con sassi smossi e poi fissi.
Ci sono alcuni passaggi ostici, il farli tutti in sella dipende dalla tecnica, anche se non sono mai passaggi esposti e quindi particolarmente pericolosi. Anche se, da soli, forse è meglio essere prudenti. Io ho messo piede a terra un 3-4 volte per stare sicuro.
Nella parte bassa praticamente si sta nel greto di un piccolo torrente (occhio ai rovi) che alla fine della discesa conflusice nel torrente Gravon che scorre a valle.
Nel complesso la discesa è da mediamente difficile a difficile. Abbastanza faticosa per via del fondo pietroso. Caldamente consigliata una full >140mm e gomme da am con spalla robusta (poi come sempre, la cosa è soggettiva).
Salita
Dal centro di Tovena, si gira dietro il campanile, seguendo la strada si passa in una piazzetta con fontana (rifornimento idrico) quindi a dx costeggiando il campo sportivo. Da qui si vede sulla sx la Via Militare che comincia a salire.
La salita viene chiamata "Caldella" o "strada vecchia" per il P.so San Boldo.
Difficile sbagliare strada una volta imboccata. La salita è un susseguirsi di pezzi che spianano e rampe cementate parecchio dure (quasi sempre oltre il 20%). L'ambiente però è bello, traffico inesistente ed i panorami sulla valle ed i laghi di Revine notevoli. Quasi in cima i panorami cominciano a dare begli scorci su Tovena dall'alto e sulla vetta del Monte Cimone (almeno credo sia lui) sulla dx con la bandiera e la campana in vetta.
Questa salita non è la soluzione più logica, in quanto la strada asfaltata per il San Boldo è più corta e moolto meno dura, e cmq bella nella tratta finale per via delle gallerie scavate nella roccia, però è discretamente trafficata e meno da "biker".
Una volta raggiunta la quota, la strada si spiana e difronte si apre la vista sul passo (150 mt più in basso) e le alpi bellunesi. Uno spettacolo davvero bello.
La strada si snoda in mezzo a varie malghe e "casere".
Ad un certo punto, sulla sx, c'è un cartello che indica la discesa verso Tovena per il sentiero 990. Qui inizia la discesa.
Discesa
L'inizio è un po' deludente in quanto si perde un po' di quota in un sentiero molto largo che di fatto è un prato. Poi però le cose cambiano ed il sentiero diventa ripido e dal fondo sassoso.
Prima con sassi smossi e poi fissi.
Ci sono alcuni passaggi ostici, il farli tutti in sella dipende dalla tecnica, anche se non sono mai passaggi esposti e quindi particolarmente pericolosi. Anche se, da soli, forse è meglio essere prudenti. Io ho messo piede a terra un 3-4 volte per stare sicuro.
Nella parte bassa praticamente si sta nel greto di un piccolo torrente (occhio ai rovi) che alla fine della discesa conflusice nel torrente Gravon che scorre a valle.
Nel complesso la discesa è da mediamente difficile a difficile. Abbastanza faticosa per via del fondo pietroso. Caldamente consigliata una full >140mm e gomme da am con spalla robusta (poi come sempre, la cosa è soggettiva).