"...sguardi persi oltre i vetri, oltre di noi, il ritorno porta addosso mal di testa e mal d'anima, nei silenzi ognuno piano fruga dentro di se..."
E' passato qualche giorno dal rientro e tutto è ancora molto presente, rispetto alle volte precedenti questa volta faccio più fatica a riprendermi, a rientrare nella realtà "continentale". Mi sembra ancora ieri che si caricavano bike e bagagli in macchina e invece è tutto già finito. Ma il pieno, anche questa volta, è di qualità superiore.
Felicità prodotta dal suono del vento mentre accarezza gli alberi, lambisce il crinale delle montagne o spinge l'acqua del mare ad infrangersi contro gli scogli o sulla battigia, i suoni del bosco, il suono dell'assoluto silenzio dei villaggi minerari abbandonati. Felicità data dai colori sempre in contrasto trà loro: l'azzurro del cielo ed il verde smeraldo del mare, le scogliere nere o marroni e la sabbia bianca, i mille colori dei fiori nel verde acceso dei prati, il grigio delle rocce ed il rosso dei licheni che le ricoprono. Felcità assaporata attraverso il profumo dei fiori, degli alberi e del mare.
Felicità gustata nei piatti di carne e di pesce, in piatti di pasta preparata a mano e condita in modi diversi, nei dolci della colazione, nel mirto e nell'olio artigianali. Di tutto ciò un grande GRAZIE và a Betty ed alla Signora Maria dell'agriturismo di Villamassargia, a Giuliana ed Elena del ristorante, sempre a Villamassargia, del quale, scusandomi in anticipo, non ricordo il nome (mi pare che di ristorante ci fosse solo quello, per cui non si può sbagliare).
Felicità condivisa con i compagni di viaggio del potagroup:
Tutto ciò è il rumore che fà la mia felicità, "...brindo a Voi e a questa vita, pace amore e gioia infinita...".
Grazie Alfio, che classe