Lavori per il ripristino della Ponale continuamente disturbati da ciclisti che rompono le protezioni a valle e a monte
RIVA. Non solo ribadire che il ripristino della Ponale sarà completato entro primavera; non solo tranquillizzare il comitato Giacomo Cis (soggetto legittimato a gestire il futuro sentiero da tutti i punti di vista): ai concetti già ampiamente illustrati dall'assessore provinciale Iva Berasi, il sindaco Paolo Matteotti e l'assessore Luigi Marino, reduci da un sopralluogo sul cantiere sospeso sopra il lago, hanno voluto aggiungere, ieri mattina, un vero e proprio appello alle decine di bikers, che incuranti dei divieti continuano a raggiungere la vecchia strada e ad intralciare i lavori in corso.
Dopo la rottura di decine di costosi lucchetti agli sbarramenti del cantiere, dopo reiterate forzature di ogni ostacolo, dopo l'incredibile scavo di una specie di tunnel «abusivo» sotto il cancello sul versante ledrense, la misura è ormai colma. «Questi bikers che in ogni modo si intrufolano sulla Ponale - ha detto Marino - devono sapere che rischiano conseguenze penali assai gravi. Sia per i danneggiamenti, sia per l'invasione di un cantiere dove per motivi di sicurezza gli estranei non sono ammessi».
Non è solo questione di pericolo per avventati «invasori». Il fatto è che le squadre impegnate sull'ottocentesco tracciato già lavorano in condizioni assai difficili (i camioncini, ad esempio, devono portare i materiali in retromarcia per impossibilità di manovra). Se a questo si aggiunge anche la necessità di «sorvegliare» l'arrivo di ciclisti nel bel mezzo delle operazioni, ben si capisce che i ritardi - incolpevoli - possono essere all'ordine del giorno. Tolleranza zero è dunque la nuova parola d'ordine sulla Ponale.
Fonte: http://www.trentinocorrierealpi.quo...inocorrierealpi/arch_27/trento/riva/ag104.htm
RIVA. Non solo ribadire che il ripristino della Ponale sarà completato entro primavera; non solo tranquillizzare il comitato Giacomo Cis (soggetto legittimato a gestire il futuro sentiero da tutti i punti di vista): ai concetti già ampiamente illustrati dall'assessore provinciale Iva Berasi, il sindaco Paolo Matteotti e l'assessore Luigi Marino, reduci da un sopralluogo sul cantiere sospeso sopra il lago, hanno voluto aggiungere, ieri mattina, un vero e proprio appello alle decine di bikers, che incuranti dei divieti continuano a raggiungere la vecchia strada e ad intralciare i lavori in corso.
Dopo la rottura di decine di costosi lucchetti agli sbarramenti del cantiere, dopo reiterate forzature di ogni ostacolo, dopo l'incredibile scavo di una specie di tunnel «abusivo» sotto il cancello sul versante ledrense, la misura è ormai colma. «Questi bikers che in ogni modo si intrufolano sulla Ponale - ha detto Marino - devono sapere che rischiano conseguenze penali assai gravi. Sia per i danneggiamenti, sia per l'invasione di un cantiere dove per motivi di sicurezza gli estranei non sono ammessi».
Non è solo questione di pericolo per avventati «invasori». Il fatto è che le squadre impegnate sull'ottocentesco tracciato già lavorano in condizioni assai difficili (i camioncini, ad esempio, devono portare i materiali in retromarcia per impossibilità di manovra). Se a questo si aggiunge anche la necessità di «sorvegliare» l'arrivo di ciclisti nel bel mezzo delle operazioni, ben si capisce che i ritardi - incolpevoli - possono essere all'ordine del giorno. Tolleranza zero è dunque la nuova parola d'ordine sulla Ponale.
Fonte: http://www.trentinocorrierealpi.quo...inocorrierealpi/arch_27/trento/riva/ag104.htm