Le gomme scricchiolano sul terreno ghiacciato e la bici sfila silenziosa in un mondo fermo, ghiacciato, immobile. Luomo suda nonostante il freddo, ed osserva attorno la natura assorta nel ghiaccio. La sua figura si staglia all'orrizonte, sospesa su boschi spogli, pietre, rami spezzati, di una bellezza assoluta. Silenzio e solitudine, fatica e attenzione. Respiro affannato, vapori che fuoriescono dagli indumenti caldi, appannano gli occhiali e distorgono la visione, alterano la realtà. Silenzio e solitudine, appagamento, ricerca di se stesso. Luomo spinge piegato sui pedali e già avverte lavvicinarsi del crepuscolo. Lentamente il mondo si modifica ed una vaga sensazione di inquietudine lo pervade nel suo essere. Strane ombre gli danzano davanti ed il bosco sembra prendere vita uscendo dalla sua fredda immobilità. Il buio scende lento, le ruote scricchiolano sul terreno ghiacciato. Silenzio e solitudine, esaltazione dei sensi. La bici sfila veloce per sottrarsi alloscurità, aria fredda che entra nei polmoni, rumori ovattati, brividi, emozioni. Si profila la meta, percettibile alla fine del sentiero. Luomo si volta ed il sentiero scompare, inghiottito dal buio ed il bosco tutto, freddo, imperscrutabile, già lontano
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Come potrà questuomo, non tornare nel bosco.
Come potrà questuomo, non tornare nel bosco.