Ho sempre avuto una grande passione per la montagna e tutti gli sport ad essa collegati.
Ho cominciato con l'escursionismo all'età di 5 anni. A 12 ero già salito sul Cevedale e sull'Adamello e a 14 alla punta Gnifetti ad oltre 4500m.
Poi a 15 anni ho fatto il corso di roccia ed ho cominciato ad arrampicare un po' dappertutto ma soprattutto in montagna (le falesie le ho sempre viste come un allenamento non come un fine).
Ma d'inverno cosa fare? Naturalmente sci-alpinismo ed anche un po' di sci ripido.
Per iniziare ad andare in mtb ci è voluta l'insistenza della fidanzata che preferiva quest'ultima ed arrampicava mal volentieri.
Poi nel settembre del 2001 durante la salita alla via Andrich-Faè sulla torre Venezia il mio compagno di arrampicata fece un volo di 15 metri. Il casco (e la corda) gli salvò la vita ma rimase in coma 2 giorni. Dopo un anno di convalescenza decise anche lui di darsi alla mtb (da allora non ha più arrampicato) ed ora partecipa a numerose gare.
L' aver visto il mio campagno penzolare dalla corda ed averlo creduto morto fino all'arrivo dei soccorsi, nonchè le pressioni della fidanzata, sposata l'anno successivo, mi hanno fatto perdere la freddezza necessaria per arrampicare in montagna da capocordata.
Ora arrampico sempre più raramente ma in compenso ho incrementato notevolmente le mie scarse doti di biker. La passione per lo sci-alpinismo (spesso protratto fino alla prima metà di giugno) riduce però notevolmente il periodo disponibile per l'allenamento alla bicicletta.
Ho cominciato con l'escursionismo all'età di 5 anni. A 12 ero già salito sul Cevedale e sull'Adamello e a 14 alla punta Gnifetti ad oltre 4500m.
Poi a 15 anni ho fatto il corso di roccia ed ho cominciato ad arrampicare un po' dappertutto ma soprattutto in montagna (le falesie le ho sempre viste come un allenamento non come un fine).
Ma d'inverno cosa fare? Naturalmente sci-alpinismo ed anche un po' di sci ripido.
Per iniziare ad andare in mtb ci è voluta l'insistenza della fidanzata che preferiva quest'ultima ed arrampicava mal volentieri.
Poi nel settembre del 2001 durante la salita alla via Andrich-Faè sulla torre Venezia il mio compagno di arrampicata fece un volo di 15 metri. Il casco (e la corda) gli salvò la vita ma rimase in coma 2 giorni. Dopo un anno di convalescenza decise anche lui di darsi alla mtb (da allora non ha più arrampicato) ed ora partecipa a numerose gare.
L' aver visto il mio campagno penzolare dalla corda ed averlo creduto morto fino all'arrivo dei soccorsi, nonchè le pressioni della fidanzata, sposata l'anno successivo, mi hanno fatto perdere la freddezza necessaria per arrampicare in montagna da capocordata.
Ora arrampico sempre più raramente ma in compenso ho incrementato notevolmente le mie scarse doti di biker. La passione per lo sci-alpinismo (spesso protratto fino alla prima metà di giugno) riduce però notevolmente il periodo disponibile per l'allenamento alla bicicletta.