Ciao a tutti,
dato che da nessuna parte sono riuscito a trovare una recensione di questo zaino, mi adopero a farne una io.
Allora, in cera di uno zaino con paraschiena, ho girato un po' sul web per vagliare le alternative. Necessitavo di una cosa di dimensioni contenute (i miei giri ad ora non superano mai la mezza giornata) e la scelta è ricaduta su un nuovo (che io sappia) brand: Vertical 8 o, più semplicemente V8.
L'alternativa sarebbe stata la più nota EVOC, ma vuoi per la scarsa disponibilità dei modelli piccoli, vuoi per i prezzi altini, vuoi perché il paraschiena pare essere effettivamente tale solo sui modelli da 16l in su, ho deciso di fare un salto nel vuoto e optare per un prodotto meno sperimentato, ma più adatto alle mie esigenze.
Quindi, una volta essermi buttato su V8, ho scelto di prendere il formato medio piccolo della gamma (6l e spiccioli): l'YDR RAC 6.1 e, a parte, il paraschiena dedicato.
V8, infatti, fa il paraschiena SBS 136.1 (con omologazione CE-EN1621-2, che lo rende utilizzabile anche nelle gare di superenduro -cosa di cui mi importa praticamente nulla-) il quale può essere indossato tout court mediante apposite bretelline asportabili, oppure può essere applicato alla gamma di zaini dedicati (in pratica tutti i V8 tranne il modello più piccolino).
Ho acquistato il tutto da Ruota+ sul loro portale online, con cui mi sono trovato alla stragrande con spedizione a tempo di record.
Ecco quello che mi è arrivato.
Passiamo a descrivere lo zaino.
La prima cosa che salta all'occhio è senza dubbio la compattezza. Lo zaino è piccolo (così come volevo che fosse, forse un pelo di più di quanto mi aspettassi), con una forma molto piacevole che ricorda le sacche utilizzate nel paracadutismo (non a caso la V8 dice di ispirarsi a dispositivi mil spec).
L'altra cosa che si fa notare è la presenza di numerosi "ammennicoli" per fissare esternamente la pompetta, il casco, una lampada posteriore, eccetera.
Su uno spallaccio, inoltre, è presente un fischietto di emergenza. Per quanto riguarda la sua utilità non commento, ma devo dire che è veramente cool!
Andando ad aprire le tasche dell'YDR 6.1 possiamo vedere che è presente una tasca anteriore con portacellulare, porta soldi e porta utensili come multitool, cavafascioni, camere d'aria di scorta e compagnia.
Posteriormente ad essa, è presente un'intercapedine, formata con due cinghiette regolabili ed sganciabili, per la sistemazione di un casco.
Il sistema rende l'intercapedine molto capiente, un casco aperto ci entra alla grande, anche se voluminoso. Inoltre è molto comoda da caricare e scaricare grazie alla possibilità di sganciare tutta la parte anteriore tramite le cinghiette, con la possibilità di piegare verso l'esterno tutta la tasca anteriore. Per quanto riguarda la sistemazione di un casco integrale, essa dovrebbe essere possibile utilizzando anche degli appositi elastici su di un lato dello zaino stesso, anche se per ora non ho capito come andrebbero utilizzati (non ho un casco integrale).
Infine arriviamo all'ultima tasca, con l'alloggiamento per la vescica (fino a 2l, comunque optional per qualcosa meno di 15€), che io al momento non ho preso.
Oltre alla vescica è molto probabile che qualcos'altro ci entri, io al momento ci ho infilato gomitiere, cartina dei sentieri, maglietta di ricambio e un altro po' di posto c'era.
Veniamo al caricamento dello zaino.
Il posto è molto risicato, questo va detto. Però, l'organizzazione a scompartimenti permette di caricare questo piccolo coso con più roba di quanto ci si aspetterebbe vedendolo. Non è un problema, infatti, farci stare: pompetta attrezzi per sistemare eventuali forature, camera d'aria, cellulare, un deca, casco, guanti, gomitiere, cartina. Ci sarebbe ancora posto per un k-way, anche se generalmente preferisco metterlo nelle taschine posteriori della maglia, così che se devo metterlo non ho bisogno di aprire lo zaino.
Passiamo al paraschiena.
Ho scelto questo zaino anche perché il paraschiena è utilizzabile separatamente. Infatti può far comodo, ad esempio, in una giornata sugli sci, senza doversi portar dietro tutto lo zaino.
La qualità costruttiva del paraschiena sembra ottima, la parte a contatto con la schiena sembra essere ben areata (e, dall'utilizzo sul campo in effetti lo è), mentre l'altra parte è di un materiale su cui si attacca bene il velcro (vedremo tra poco perché). Le cinghie con cui poterlo mettere separato dallo zaino sono perfettamente regolabili ed amovibili per il fissaggio allo zaino, così come la fascia trasversale.
Per fissare il paraschiena sullo zaino dobbiamo rimuovere, infatti, sia le cinghie tramite semplici agganci, sia la fascia trasversale, attaccata col velcro alla parte posteriore.
A questo punto si passa al rimuovere la parte dello zaino che andrebbe a contatto con la schiena, anch'essa attaccata (molto saldamente, invero) mediante velcro.
Infine si appone il paraschiena, stando attenti a centrarlo al meglio. Mentre sulla parte a contatto con la schiena originale ci sono dei segni per il centraggio veloce, il paraschiena deve essere messo un po' ad occhio e sono necessarie un po' di prove per trovare il miglior posizionamento. Nulla di trascendentale, comunque.
Prova sul campo.
Ho avuto modo di provare lo zaino sia con il paraschiena, sia senza.
Senza paraschiena la sensazione è quella di non indossarlo, purché non si esageri nel caricarlo. Infatti lo zaino è sempre ben fermo laddove deve stare (grazie anche alle generose doppie cinghie trasversali ad aggancio anteriore), e le dimensioni contenute non impacciano per nulla i movimenti, con il carico ben distribuito sugli spallacci ampi e ben imbottiti ed areati. Anche come areazione a livello della schiena nulla da segnalare, sembra davvero di non aver niente indosso. Qualora si ecceda con caricamento, però (io ho dovuto mettere una maglietta in più ed un paio di pantaloni nella tasca dedicata alla vescica, ad esempio), il tutto diventa un po' troppo fasciante, costringe un pochino il torace. Niente di irreparabile, tantopiù che utilizzando il paraschiena questo effetto diminuisce molto.
Utilizzando lo zaino accoppiato col paraschiena, le sensazioni rimangono ottime. Infatti, nonostante lo abbia provato con un clima parecchio caldo (22°-23°) e su una salita non impegnativa ma abbastanza lunga, non ho mai avuto l'impressione di avere una bestia in calore sulla schiena, anzi. Ovviamente ero madido di sudore, ma sulla schiena non più che dalle altre parti. Inoltre, come ho detto poc'anzi, probabilmente a causa dell'aumento della superficie di appoggio, anche caricando oltremodo lo zainetto, col paraschiena montato, si ha molto meno l'effetto "boa costrictor".
In conclusione posso dire di essere molto molto soddisfatto del prodotto. Non ho mai provato il suo diretto concorrente, l'EVOC, ma non vedo come potrebbe essere migliore.
Il paraschiena asportabile è ottimo (anche usato da solo, secondo me), la qualità costruttiva di tutto l'insieme ineccepibile, l'organizzazione delle tasche (anche se non molto capienti) è quasi maniacale. Ne risulta un prodotto comodo, ben fatto, ottimo per l'utilizzo non professionale che ne faccio.
Sono sicuro che anche utilizzandolo in gare di Enduro o simili avrebbe il suo perché, con l'incognita della capienza.. Ma non disperate: la V8 fa altri modelli molto più capienti, tutti da provare!!!
dato che da nessuna parte sono riuscito a trovare una recensione di questo zaino, mi adopero a farne una io.
Allora, in cera di uno zaino con paraschiena, ho girato un po' sul web per vagliare le alternative. Necessitavo di una cosa di dimensioni contenute (i miei giri ad ora non superano mai la mezza giornata) e la scelta è ricaduta su un nuovo (che io sappia) brand: Vertical 8 o, più semplicemente V8.
L'alternativa sarebbe stata la più nota EVOC, ma vuoi per la scarsa disponibilità dei modelli piccoli, vuoi per i prezzi altini, vuoi perché il paraschiena pare essere effettivamente tale solo sui modelli da 16l in su, ho deciso di fare un salto nel vuoto e optare per un prodotto meno sperimentato, ma più adatto alle mie esigenze.
Quindi, una volta essermi buttato su V8, ho scelto di prendere il formato medio piccolo della gamma (6l e spiccioli): l'YDR RAC 6.1 e, a parte, il paraschiena dedicato.
V8, infatti, fa il paraschiena SBS 136.1 (con omologazione CE-EN1621-2, che lo rende utilizzabile anche nelle gare di superenduro -cosa di cui mi importa praticamente nulla-) il quale può essere indossato tout court mediante apposite bretelline asportabili, oppure può essere applicato alla gamma di zaini dedicati (in pratica tutti i V8 tranne il modello più piccolino).
Ho acquistato il tutto da Ruota+ sul loro portale online, con cui mi sono trovato alla stragrande con spedizione a tempo di record.
Ecco quello che mi è arrivato.
Passiamo a descrivere lo zaino.
La prima cosa che salta all'occhio è senza dubbio la compattezza. Lo zaino è piccolo (così come volevo che fosse, forse un pelo di più di quanto mi aspettassi), con una forma molto piacevole che ricorda le sacche utilizzate nel paracadutismo (non a caso la V8 dice di ispirarsi a dispositivi mil spec).
L'altra cosa che si fa notare è la presenza di numerosi "ammennicoli" per fissare esternamente la pompetta, il casco, una lampada posteriore, eccetera.
Su uno spallaccio, inoltre, è presente un fischietto di emergenza. Per quanto riguarda la sua utilità non commento, ma devo dire che è veramente cool!
Andando ad aprire le tasche dell'YDR 6.1 possiamo vedere che è presente una tasca anteriore con portacellulare, porta soldi e porta utensili come multitool, cavafascioni, camere d'aria di scorta e compagnia.
Posteriormente ad essa, è presente un'intercapedine, formata con due cinghiette regolabili ed sganciabili, per la sistemazione di un casco.
Il sistema rende l'intercapedine molto capiente, un casco aperto ci entra alla grande, anche se voluminoso. Inoltre è molto comoda da caricare e scaricare grazie alla possibilità di sganciare tutta la parte anteriore tramite le cinghiette, con la possibilità di piegare verso l'esterno tutta la tasca anteriore. Per quanto riguarda la sistemazione di un casco integrale, essa dovrebbe essere possibile utilizzando anche degli appositi elastici su di un lato dello zaino stesso, anche se per ora non ho capito come andrebbero utilizzati (non ho un casco integrale).
Infine arriviamo all'ultima tasca, con l'alloggiamento per la vescica (fino a 2l, comunque optional per qualcosa meno di 15€), che io al momento non ho preso.
Oltre alla vescica è molto probabile che qualcos'altro ci entri, io al momento ci ho infilato gomitiere, cartina dei sentieri, maglietta di ricambio e un altro po' di posto c'era.
Veniamo al caricamento dello zaino.
Il posto è molto risicato, questo va detto. Però, l'organizzazione a scompartimenti permette di caricare questo piccolo coso con più roba di quanto ci si aspetterebbe vedendolo. Non è un problema, infatti, farci stare: pompetta attrezzi per sistemare eventuali forature, camera d'aria, cellulare, un deca, casco, guanti, gomitiere, cartina. Ci sarebbe ancora posto per un k-way, anche se generalmente preferisco metterlo nelle taschine posteriori della maglia, così che se devo metterlo non ho bisogno di aprire lo zaino.
Passiamo al paraschiena.
Ho scelto questo zaino anche perché il paraschiena è utilizzabile separatamente. Infatti può far comodo, ad esempio, in una giornata sugli sci, senza doversi portar dietro tutto lo zaino.
La qualità costruttiva del paraschiena sembra ottima, la parte a contatto con la schiena sembra essere ben areata (e, dall'utilizzo sul campo in effetti lo è), mentre l'altra parte è di un materiale su cui si attacca bene il velcro (vedremo tra poco perché). Le cinghie con cui poterlo mettere separato dallo zaino sono perfettamente regolabili ed amovibili per il fissaggio allo zaino, così come la fascia trasversale.
Per fissare il paraschiena sullo zaino dobbiamo rimuovere, infatti, sia le cinghie tramite semplici agganci, sia la fascia trasversale, attaccata col velcro alla parte posteriore.
A questo punto si passa al rimuovere la parte dello zaino che andrebbe a contatto con la schiena, anch'essa attaccata (molto saldamente, invero) mediante velcro.
Infine si appone il paraschiena, stando attenti a centrarlo al meglio. Mentre sulla parte a contatto con la schiena originale ci sono dei segni per il centraggio veloce, il paraschiena deve essere messo un po' ad occhio e sono necessarie un po' di prove per trovare il miglior posizionamento. Nulla di trascendentale, comunque.
Prova sul campo.
Ho avuto modo di provare lo zaino sia con il paraschiena, sia senza.
Senza paraschiena la sensazione è quella di non indossarlo, purché non si esageri nel caricarlo. Infatti lo zaino è sempre ben fermo laddove deve stare (grazie anche alle generose doppie cinghie trasversali ad aggancio anteriore), e le dimensioni contenute non impacciano per nulla i movimenti, con il carico ben distribuito sugli spallacci ampi e ben imbottiti ed areati. Anche come areazione a livello della schiena nulla da segnalare, sembra davvero di non aver niente indosso. Qualora si ecceda con caricamento, però (io ho dovuto mettere una maglietta in più ed un paio di pantaloni nella tasca dedicata alla vescica, ad esempio), il tutto diventa un po' troppo fasciante, costringe un pochino il torace. Niente di irreparabile, tantopiù che utilizzando il paraschiena questo effetto diminuisce molto.
Utilizzando lo zaino accoppiato col paraschiena, le sensazioni rimangono ottime. Infatti, nonostante lo abbia provato con un clima parecchio caldo (22°-23°) e su una salita non impegnativa ma abbastanza lunga, non ho mai avuto l'impressione di avere una bestia in calore sulla schiena, anzi. Ovviamente ero madido di sudore, ma sulla schiena non più che dalle altre parti. Inoltre, come ho detto poc'anzi, probabilmente a causa dell'aumento della superficie di appoggio, anche caricando oltremodo lo zainetto, col paraschiena montato, si ha molto meno l'effetto "boa costrictor".
In conclusione posso dire di essere molto molto soddisfatto del prodotto. Non ho mai provato il suo diretto concorrente, l'EVOC, ma non vedo come potrebbe essere migliore.
Il paraschiena asportabile è ottimo (anche usato da solo, secondo me), la qualità costruttiva di tutto l'insieme ineccepibile, l'organizzazione delle tasche (anche se non molto capienti) è quasi maniacale. Ne risulta un prodotto comodo, ben fatto, ottimo per l'utilizzo non professionale che ne faccio.
Sono sicuro che anche utilizzandolo in gare di Enduro o simili avrebbe il suo perché, con l'incognita della capienza.. Ma non disperate: la V8 fa altri modelli molto più capienti, tutti da provare!!!