Con l'arrivo dell'autunno, le uscite estive nella quiete dei boschi si infrangono contro la frenesia caotica delle strade cittadine, dove regna sovrana l'inciviltà ed il poco buon senso di molti conducenti.
Per la maggior parte di noi ciclisti ogni uscita su asfalto rappresenta, oggi più che mai, un serio rischio alla propria salute, anche se rispettosi del codice stradale!
Ecco un esempio.
Nel tardo pomeriggio di ieri, mi trovavo fermo in bici ad un semoforo rosso quando sopraggiunge una grù dei cantieri navali Amico. Il conducente del mezzo, smanioso nell'apparizione del "verde", avanzando lentamente, arriva a fermarsi facendomi penzolare sopra la mia testa la sporgenza del braccio grù.
Da qui la mia irrequietezza...
A semaforo verde, inizio a pedalare per togliermelo da dietro ma mi accordo che, nonostante i limiti di velocità imposti a quei veicoli nei centri abitati, non mollava il piede sul gas. Mi porto quindi a tenere il più possibile la destra per consentirgli un agevole sorpasso, ma niente. Giunto all'ennesimo semaforo rosso, affiancandomi mi invita a pedalare sul marciapiedi, per non intralciare il traffico. Per la mia incolumità (e per non rovinarmi un piacevole momento ritagliato alla stressante giornata lavorativa), salgo il marciapiedi e continuo per la mia strada.
A TUTTI coloro che sulle quattro ruote pensano di dettare LEGGE, ricordo:
1) Nel codice della strada non esiste alcun divieto che impedisca ai ciclisti di percorrere una via cittadina, a patto che gli stessi rispettino ovviamente tutte quelle norme a cui tutti i conducenti di mezzi dovrebbero attenersi (divieti, precedenze, attraversamenti, sicurezza, ecc..)
2) L'essere di intralcio come mi è stato detto, è gesto di inciviltà in quanto, come dal precedente punto, laddove il ciclista - per la sua ed altrui sicurezza - mantenga la propria marcia sulla destra, è accortezza del conducente manovrare senza causare eventuali rischi al ciclista stesso.
3) Il marciapiedi, come dice la parola, è utilizzato dai pedoni quindi, per noi ciclisti, e vietato farne uso pena multa.
In buona sostanza, il rilascio della patente non è un porto d'armi!
Infatti dovrebbe consentire a TUTTI di circolare sulle strade e NON DI ATTENTARE alla vita altrui. Più rispetto per noi ciclisti....
Scusate lo sfogo.
Un saluto
Filippo
Per la maggior parte di noi ciclisti ogni uscita su asfalto rappresenta, oggi più che mai, un serio rischio alla propria salute, anche se rispettosi del codice stradale!
Ecco un esempio.
Nel tardo pomeriggio di ieri, mi trovavo fermo in bici ad un semoforo rosso quando sopraggiunge una grù dei cantieri navali Amico. Il conducente del mezzo, smanioso nell'apparizione del "verde", avanzando lentamente, arriva a fermarsi facendomi penzolare sopra la mia testa la sporgenza del braccio grù.
Da qui la mia irrequietezza...
A semaforo verde, inizio a pedalare per togliermelo da dietro ma mi accordo che, nonostante i limiti di velocità imposti a quei veicoli nei centri abitati, non mollava il piede sul gas. Mi porto quindi a tenere il più possibile la destra per consentirgli un agevole sorpasso, ma niente. Giunto all'ennesimo semaforo rosso, affiancandomi mi invita a pedalare sul marciapiedi, per non intralciare il traffico. Per la mia incolumità (e per non rovinarmi un piacevole momento ritagliato alla stressante giornata lavorativa), salgo il marciapiedi e continuo per la mia strada.
A TUTTI coloro che sulle quattro ruote pensano di dettare LEGGE, ricordo:
1) Nel codice della strada non esiste alcun divieto che impedisca ai ciclisti di percorrere una via cittadina, a patto che gli stessi rispettino ovviamente tutte quelle norme a cui tutti i conducenti di mezzi dovrebbero attenersi (divieti, precedenze, attraversamenti, sicurezza, ecc..)
2) L'essere di intralcio come mi è stato detto, è gesto di inciviltà in quanto, come dal precedente punto, laddove il ciclista - per la sua ed altrui sicurezza - mantenga la propria marcia sulla destra, è accortezza del conducente manovrare senza causare eventuali rischi al ciclista stesso.
3) Il marciapiedi, come dice la parola, è utilizzato dai pedoni quindi, per noi ciclisti, e vietato farne uso pena multa.
In buona sostanza, il rilascio della patente non è un porto d'armi!
Infatti dovrebbe consentire a TUTTI di circolare sulle strade e NON DI ATTENTARE alla vita altrui. Più rispetto per noi ciclisti....
Scusate lo sfogo.
Un saluto
Filippo