E' molto che mi chiedo perche' continuo a far le gare pur sapendo che il tempo di allenarsi e sempre meno e gli altri vanno sicuramnte + forte di me e alla fine la classifica parla chiaro, se uno dei tanti.
perche' continuare ad alzarsi presto la mattina dopo una settimana di preparazioni psico fisiche alimentazione etc etc .
perche continuare a spendere soldi a volte non pochi per un emozione che forse non c'e' +.
perche' sputare il sngue appena si parte per veder tutti gli altri sfilare via
perche rischiare qualche caduta o rottura
perche impegnare tutta la mattinata di domenica quando la famiglia aspetta te.
beh forse la risposta e':
Quando se li che pedali, non sai e non vuoi sapere se sei l'ultimo o il primo tu gareggi perche' credi di essere sempre il primo e l'emozione di vedere a bordo srtada, la gente che ti guarda meravigliata il tifo, il traffico bloccato per te, la polizia che ti "scorta"
i sorpassi a tutta adrenalina il rispetto dell'avversario ma allo stesso modo l'accanimento verso di lui , quando si esce in comitiva si cerca sempre ovviamnte di dar strada al compagno , invece in gara non e' così e non lo deve essere.
Cerchi in tutti i modi di non pemetter il sorpasso altrui; forzi ogni staccata e ogni curva e' buona per un sorpasso mozzafiato.
la forza all'ultima salita per non farti superare da chi ti sta dietro.
A me questo capita ogni gara e' come se stessi vincendo il ciampionato del mondo e questo e' lo spirito che deve muovere tutti gli agonisti ...la rabbia quella vera nel rispetto dell'avversario
Domenica in gara ho azzardato un paio di sorpassi che sicuramnte tra amici potevo risparmiarmi ma in gara deve essere cosi' conscio che con quella azione obblighi la'vversario a frenare a rallentare o indulro a l'errore, insomma e' una gara non una scampagnata
oh rega mi sentivo di scrivere queste emozioni
Ciao
perche' continuare ad alzarsi presto la mattina dopo una settimana di preparazioni psico fisiche alimentazione etc etc .
perche continuare a spendere soldi a volte non pochi per un emozione che forse non c'e' +.
perche' sputare il sngue appena si parte per veder tutti gli altri sfilare via
perche rischiare qualche caduta o rottura
perche impegnare tutta la mattinata di domenica quando la famiglia aspetta te.
beh forse la risposta e':
Quando se li che pedali, non sai e non vuoi sapere se sei l'ultimo o il primo tu gareggi perche' credi di essere sempre il primo e l'emozione di vedere a bordo srtada, la gente che ti guarda meravigliata il tifo, il traffico bloccato per te, la polizia che ti "scorta"
i sorpassi a tutta adrenalina il rispetto dell'avversario ma allo stesso modo l'accanimento verso di lui , quando si esce in comitiva si cerca sempre ovviamnte di dar strada al compagno , invece in gara non e' così e non lo deve essere.
Cerchi in tutti i modi di non pemetter il sorpasso altrui; forzi ogni staccata e ogni curva e' buona per un sorpasso mozzafiato.
la forza all'ultima salita per non farti superare da chi ti sta dietro.
A me questo capita ogni gara e' come se stessi vincendo il ciampionato del mondo e questo e' lo spirito che deve muovere tutti gli agonisti ...la rabbia quella vera nel rispetto dell'avversario
Domenica in gara ho azzardato un paio di sorpassi che sicuramnte tra amici potevo risparmiarmi ma in gara deve essere cosi' conscio che con quella azione obblighi la'vversario a frenare a rallentare o indulro a l'errore, insomma e' una gara non una scampagnata
oh rega mi sentivo di scrivere queste emozioni
Ciao