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Perchè le 29er vanno di più in salita?

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
12/5/07
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Springfield
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Una buona 29er ha un bilancio energetico positivo rispetto a una 26, la salita semplicemente stressa l'equazione rendendo piu' importanti certe variabili, ma la 'meccanica' del rotolamento resta la stessa, solo 'stressata' dalla maggior valenza del 'lavoro' extra che richiede la salita.

Analizziamo i diversi aspetti uno per volta.

1- In salita le velocità sono più basse. Questo RIDUCE l'effetto giroscopico e l'effetto volano e avvicina moltissimo il comportamento di una 29 a quella di una 26.
L'inevitabile aumento di peso delle ruote ha quindi meno influenza soprattutto nella maneggevolezza: la risposta allo sterzo è molto simile a una 26 mentre all'aumentare della velocità le 29er diventano sensibilmente più stabili. Nelle 29er aumenta la percezione dello sforzo soprattutto alle basse velocità ma la bici ha una efficienza maggiore e sale più velocemente.


2- Un maggior effetto volano/giroscopico comunque resta e questo è un dato di fatto. Ma...siamo sicuri che sia uno svantaggio?
L'equilibrio alle basse velocità è più critico, soprattutto quando la testa e l'energia sono utilizzate per l'avanzamento che in salita richiedere un maggior impegno. Quel poco di volano e di giroscopio quindi rende la bici più stabile e questo spesso aiuta. A me personalmente questo agevola soprattutto quando un ostacolo (la cui resistenza è superiore che in pianura) tende a impedire l'avanzamento deviando l'energia verso l'alto. Una 29er richiede un maggior investimento di energia, dato che le ruote ne richiedono di più per essere portate ad una certa velocità, ma questa potenza NON E' PERSA, è solo immagazzinata nelle ruote. Più energia immagazzinata, più energia disponibile quando un ostacolo di contrappone al moto di avanzamento, quindi le 29er, soprattutto in salita, hanno una scorrevolezza decisamente migliore.
E' esattamente come prendere la ricorsa per superare un ostacolo (un sistema in uso da parecchio tempo direi e con ottimi risultati).
In parole povere, la bicicletta tende a superare l'ostacolo più facilmente non perche' e magica (magari!) ma perche' usa quell'energia in più immagazzinata nelle ruote nelle fasi di pedalata per non perdere velocità.
Anche questo punto sembra porre una 29er in una posizione di vantaggio rispetto allo stesso uso in pianura dove vettori ed energie richieste sono meno critiche per la minore valenza della forza di gravita'.
Il discorso dell'accumulo di energia inoltre è valido anche per la salita nella sua globalità. Se il giro in bici e' equipotenziale (intendo che finisce alla stessa altitudine a cui è iniziato) l'energia superiore richiesta in salita per portare su ruote più pesanti viene restituita non appena si smette di pedalare. In parole povere lo sforzo globale che si fa con una 26 e con una 29 è esattamente LO STESSO, se le 29er non avessero comunque una migliore scorrevolezza a parita' di grip.




3-Dimenticandosi per un attimo il vantaggio della maggior stabilità e della capacità di essere disturbata meno dagli ostacoli per la maggiore inerzia, il vantaggio ENORME che la 29 ha in salita sta nel miglior angolo di attacco delle ruote. Ruota più grande, sasso più piccolo. Questo fenomeno è di nuovo amplificato dalla salita. Più la ruota è grande e meno sente l'effetto delle asperità. E' un fenomeno inconfutabile e calcolabile con facilità e vale per tutti i tipi di ostacoli, piccoli, medi e grandi.
Anche qui la fisica è nettamente dalla parte della 29: i nostri polpacci lavorano più per proseguire in avanti e meno per alzare l'avantreno ad ogni pietruzza, pietretta o pietrona.
Moltiplicate questo per una media di 8.726 pietre che uno può beccare in una salita tipo di sette chilometri e vedrete che si tratta di un sacco di energia.
Poi se le pietre sono 8 o 80.000 questo non cambia, la 29 passa sopra sempre meglio e arriva in cima con meno dispersioni di energia e più la salita aumenta e più questo vantaggio si fa sensibile.




4- Baricentro più basso. Anche qui la cosa è fuori discussione. Basta una matita e un righello. Questo significa che la bici non alza l'avantreno in salite molto ripide. Altro punto per le 29. Qui a ringraziare sono soprattutto addominali e trapezi che se ne stanno bravini al loro posto invece che essere percorsi da contrazioni indispensabili per tenere giù quella maledetta ruota che perde direzionalità e che poi si stacca da terra. Non bisogna dimenticare che comunque le ruote da 29 sono a parita' di tutto sempre più scorrevoli delle 26: il maggior diametro riduce l'attrito volvente. Il baricentro più basso vuol dire una stabilità migliore, con la bici che va dove la punti e che non scoda e non scarta.




5- Maggiore grip. Questo vantaggio è parzializzabile con la pressione delle gomme, quindi può essere un vantaggio molto grande con gomme a bassa pressione o può arrivare anche ad essere minimo con l'aumento della pressione a valori molto alti dove però a parità di grip si ottiene un grande vantaggio di scorrevolezza. Sta di fatto che una maggiore impronta a terra aumenta l'attrito e quindi permette alla ruota di NON perdere trazione (avete presenti quelle mezze pedalate a vuoto quanta energia richiedono?). Un maggior grip in certe situazioni è un grandissimo investimento che paga tanto. Al di là di questo l'impronta più lunga a terra (immaginiamola anche a parità di grip/area per semplificare) aumenta la direzionalità e permette di sfruttare meglio la parte di suolo che si è scelto di utilizzare per il passaggio che si suppone (ma sappiamo che non e' sempre così) quella migliore.
Anche qui sembra che di nuovo la 29 segni un punto a suo favore, anche se il K0 della 26 secondo me arriva dai punti 3 e 4.

6 Minore pressione specifica.Un'impronta più ampia permette una migliore distribuzione del carico creato dall'ingranaggio ruota sull'ingranaggio terreno (se ci pensate bene altro non sono). Questo significa che stressa meno il legame ingranaggio pietra su ingranaggio terra. Mi spiego meglio. Su una 26 che concentra lo sforzo su una pietra è più facile che la pietra si stacchi da terra per seguire la ruota se l'attrito pietra/gomma è superiore all'attrito pietra/terra. Quanto conti questo vantaggio non lo so valutare, ma è ancora una volta a vantaggio delle aree di contatto più ampie, dove invece che una pietruzza a reggere la rotazione della ruota sono una e mezza o due.
Sempre nel punto 6 possiamo anche inserire a parità di grip una minore deformazione della carcassa per la minore concentrazione dello stress. Con le 29er è più difficile pizzicare.

7- Passo più lungo. Le 29 hanno in media 25 mm di passo più delle 26. Questo contribuisce ancora ad aumentare la stabilità e a ridurre la tendenza al ribaltamento. In salita, soprattutto critica, anche questo è un vantaggio innegabile.


La mia idea a questo punto e' quella di cercare di avvicinare il peso delle ruote delle 29er a quello delle 26 perche' così facendo le 29 hanno svantaggi quasi zero (rimangono tracce però, innegabili) e vantaggi MOLTO evidenti che rendono una 29er molto più performante in salita di qualsiasi MTB tradizionale confrontabile.
 

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