Chi è Pedalite
Pedalite è un'azienda britannica che produce una serie di dispositivi volti alla sicurezza del ciclista ed una linea di prodotti a basso impatto ambientale per la manutenzione della bicicletta. Soco, distributore per l’Italia, ci ha fornito un campionario della loro produzione.
In questo test ci occuperemo del Baglite, un dispositivo di illuminazione applicabile a borse e zaini di varie forme e dimensioni.
Cos’è il Baglite
Cominciamo col dire cosa non è, vale a dire un impianto di illuminazione in senso stretto. Baglite non serve a farvi vedere dove state andando, men che meno in un’ottica mtb “impegnata” che preveda uscite notturne per boschi e sentieri.
Se quindi intendete partecipare alla 24h di Finale Ligure, Baglite non vi risparmierà la spesa di un buon impianto di illuminazione.
Ma allora a cosa serve? Serve a rendere il ciclista ben visibile in un’ottica di sicurezza, scopo ottenuto mediante delle luci che irradiano a 360° secondo due modalità (continua o ad intermittenza) selezionabili dall’utilizzatore e visibili a notevole distanza (1Km, secondo quanto dichiarato nella scheda tecnica).
Notevole valore aggiunto, e ciò che rende Baglite diverso dai più comuni dispositivi simili reperibili sul mercato, il fatto che tutto ciò è ottenuto senza l’utilizzo di batterie. Baglite si autoalimenta infatti grazie all’energia solare (o da illuminazione artificiale), energia che è poi in grado di restituire al momento opportuno sotto forma di luce grazie a degli accumulatori integrati.
Visto il costo abbastanza contenuto, si tratta dunque di un prodotto che a lungo termine promette un risparmio economico, oltre che essere amico dell’ambiente.
Per una descrizione più approfondita delle funzionalità di Baglite vi rimandiamo al già segnalato sito del produttore, molto esaustivo.
Com’è fatto il Baglite
Come anticipato, Baglite è fatto in modo da poter essere applicato su zaini e borse dalle fogge e dimensioni più disparate.
La forma è sostanzialmente a “V”, con il vertice in prossimità di una patella dalla quale fuoriescono due spallacci muniti di luci di colore bianco che andranno a sovrapporsi a quelli dello zaino mediante dei nastri elastici dotati di strap.
La patella, munita di luce di colore rosso e dotata anch’essa di elastici con Velcro da fissare ad eventuali fibbie presenti sullo zaino, si sovrapporrà invece allo zaino stesso sulla schiena del ciclista.
Sia gli spallacci che la patella sono poi dotati delle classiche bande catarifrangenti.
L’esaustiva photogallery sul sito Pedalite spiega meglio di tante parole come è fatto e come si applica il Baglite.
Come funziona il Baglite?
A livello di funzionamento il tutto è gestito da due interruttori posti lateralmente alla luce presente sullo spallaccio sinistro.
L'interruttore n°1 consente due posizioni alle quali corrispondono le seguenti modalità:
_”charge-on” --> il dispositivo si carica e permette l’accensione delle luci (è la modalità di norma utilizzata)
_”charge” --> il dispositivo si carica ma le luci sono disabilitate
L'interruttore n°2 - ovviamente inibito se il primo interruttore è in modalità “charge” - è di tipo a pulsante e consente le seguenti modalità:
_luci fisse
_luci intermittenti (in realtà non si tratta di un’intermittenza vera e propria, ma piuttosto di un effetto simile a quello dei lampeggianti delle ambulanze)
_luci spente
La nostra prova
Abbiamo applicato il Baglite a diversi zaini, ogni volta trovando un fissaggio soddisfacente.
Gli strap elasticizzati che si vanno a fissare sugli spallacci dello zaino sono tuttavia di lunghezza un po' risicata, visto che spesso bisogna tenderli al limite con il rischio che alla lunga si snervino. Il problema non si pone quando sugli spallacci passano delle fettucce in nylon utilizzabili in alternativa agli spallacci stessi, ma non su tutti gli zaini sono presenti.
Abbiamo volutamente caricato il Baglite con condizioni di luce critiche, ad esempio tenendolo al chiuso in prossimità di una finestra in giornate coperte. Ogni volta abbiamo ottenuto una carica in grado di garantire diverse ore di autonomia, quindi del tutto soddisfacente.
Il Baglite si è dimostrato ben visibile anche a lunga distanza. Fra le due modalità possibili abbiamo trovato più efficace l'effetto "ambulanza", dato che lo sfarfallio delle luci richiama fortemente l'attenzione.
Come già spiegato, il Baglite non ha la pretesa di illuminare il percorso ed è quindi inadatto come impianto di illuminazione per uscite notturne in condizioni di buio totale. Se però prevedete la possibilità di rientrare con il buio, ed a maggior ragione se percorrendo strade aperte al traffico, al prezzo di poche decine di Euro e meno di 300 g (251 g per la precisione) sarà possibile farlo aumentando sensibilmente la sicurezza.
Il Baglite applicato su uno zaino da 24l specifico per mtb (cliccare sulle foto per ingrandirle)
Prezzo:33.6 Euro
Peso (rilevato): 251 g
Pedali a led Pedalite Pedal Lights
Oltre al Baglite, Soco ci ha inviato i Pedalite Pedal Lights.
I pedali sono piuttosto spessi e pesanti (contengono una dinamo), sono dotati di pin su un solo lato e presumibilmente non durerebbero a lungo se regolarmente “stampati” sulle rocce come avviene nella pratica della mtb.
Nonostante per le ragioni appena elencate si tratti di un prodotto che difficilmente potrà trovare impiego in ambito mtb, li abbiamo provati montandoli al rientro da un’uscita pomeridiana protrattasi fino all’imbrunire.
I led inseriti nei pedali, una volta che questi ultimi vanno in rotazione su se stessi per effetto della pedalata, generano delle luci intermittenti di diversi colori che attirano l’attenzione rendendo il biker ben visibile aumentandone la sicurezza.
In caso di arresto le luci non si spengono immediatamente, ma continuano a funzionare per alcuni minuti, utile nel caso in cui ci si debba fermare a bordo strada.
L’unico inconveniente registrato, al di là delle limitazioni di utilizzo intrinseche al prodotto, il fatto che la dinamo, opponendo una certa resistenza alla rotazione del pedale, fa si che questo tenda a svitarsi con maggior facilità rispetto ad un pedale “normale”.
Dopo esserci ritrovati con i pedali mezzi svitati dopo un paio di kilometri, li abbiamo serrati con maggior forza e l’inconveniente non si è ripetuto.
Prezzo: 49.2 Euro
Peso (rilevato): 563 g la coppia
Pedalite è un'azienda britannica che produce una serie di dispositivi volti alla sicurezza del ciclista ed una linea di prodotti a basso impatto ambientale per la manutenzione della bicicletta. Soco, distributore per l’Italia, ci ha fornito un campionario della loro produzione.
In questo test ci occuperemo del Baglite, un dispositivo di illuminazione applicabile a borse e zaini di varie forme e dimensioni.
Cos’è il Baglite
Cominciamo col dire cosa non è, vale a dire un impianto di illuminazione in senso stretto. Baglite non serve a farvi vedere dove state andando, men che meno in un’ottica mtb “impegnata” che preveda uscite notturne per boschi e sentieri.
Se quindi intendete partecipare alla 24h di Finale Ligure, Baglite non vi risparmierà la spesa di un buon impianto di illuminazione.
Ma allora a cosa serve? Serve a rendere il ciclista ben visibile in un’ottica di sicurezza, scopo ottenuto mediante delle luci che irradiano a 360° secondo due modalità (continua o ad intermittenza) selezionabili dall’utilizzatore e visibili a notevole distanza (1Km, secondo quanto dichiarato nella scheda tecnica).
Notevole valore aggiunto, e ciò che rende Baglite diverso dai più comuni dispositivi simili reperibili sul mercato, il fatto che tutto ciò è ottenuto senza l’utilizzo di batterie. Baglite si autoalimenta infatti grazie all’energia solare (o da illuminazione artificiale), energia che è poi in grado di restituire al momento opportuno sotto forma di luce grazie a degli accumulatori integrati.
Visto il costo abbastanza contenuto, si tratta dunque di un prodotto che a lungo termine promette un risparmio economico, oltre che essere amico dell’ambiente.
Per una descrizione più approfondita delle funzionalità di Baglite vi rimandiamo al già segnalato sito del produttore, molto esaustivo.
Com’è fatto il Baglite
Come anticipato, Baglite è fatto in modo da poter essere applicato su zaini e borse dalle fogge e dimensioni più disparate.
La forma è sostanzialmente a “V”, con il vertice in prossimità di una patella dalla quale fuoriescono due spallacci muniti di luci di colore bianco che andranno a sovrapporsi a quelli dello zaino mediante dei nastri elastici dotati di strap.
La patella, munita di luce di colore rosso e dotata anch’essa di elastici con Velcro da fissare ad eventuali fibbie presenti sullo zaino, si sovrapporrà invece allo zaino stesso sulla schiena del ciclista.
Sia gli spallacci che la patella sono poi dotati delle classiche bande catarifrangenti.
L’esaustiva photogallery sul sito Pedalite spiega meglio di tante parole come è fatto e come si applica il Baglite.
Come funziona il Baglite?
A livello di funzionamento il tutto è gestito da due interruttori posti lateralmente alla luce presente sullo spallaccio sinistro.
L'interruttore n°1 consente due posizioni alle quali corrispondono le seguenti modalità:
_”charge-on” --> il dispositivo si carica e permette l’accensione delle luci (è la modalità di norma utilizzata)
_”charge” --> il dispositivo si carica ma le luci sono disabilitate
L'interruttore n°2 - ovviamente inibito se il primo interruttore è in modalità “charge” - è di tipo a pulsante e consente le seguenti modalità:
_luci fisse
_luci intermittenti (in realtà non si tratta di un’intermittenza vera e propria, ma piuttosto di un effetto simile a quello dei lampeggianti delle ambulanze)
_luci spente
La nostra prova
Abbiamo applicato il Baglite a diversi zaini, ogni volta trovando un fissaggio soddisfacente.
Gli strap elasticizzati che si vanno a fissare sugli spallacci dello zaino sono tuttavia di lunghezza un po' risicata, visto che spesso bisogna tenderli al limite con il rischio che alla lunga si snervino. Il problema non si pone quando sugli spallacci passano delle fettucce in nylon utilizzabili in alternativa agli spallacci stessi, ma non su tutti gli zaini sono presenti.
Abbiamo volutamente caricato il Baglite con condizioni di luce critiche, ad esempio tenendolo al chiuso in prossimità di una finestra in giornate coperte. Ogni volta abbiamo ottenuto una carica in grado di garantire diverse ore di autonomia, quindi del tutto soddisfacente.
Il Baglite si è dimostrato ben visibile anche a lunga distanza. Fra le due modalità possibili abbiamo trovato più efficace l'effetto "ambulanza", dato che lo sfarfallio delle luci richiama fortemente l'attenzione.
Come già spiegato, il Baglite non ha la pretesa di illuminare il percorso ed è quindi inadatto come impianto di illuminazione per uscite notturne in condizioni di buio totale. Se però prevedete la possibilità di rientrare con il buio, ed a maggior ragione se percorrendo strade aperte al traffico, al prezzo di poche decine di Euro e meno di 300 g (251 g per la precisione) sarà possibile farlo aumentando sensibilmente la sicurezza.
Il Baglite applicato su uno zaino da 24l specifico per mtb (cliccare sulle foto per ingrandirle)
Prezzo:33.6 Euro
Peso (rilevato): 251 g
Pedali a led Pedalite Pedal Lights
Oltre al Baglite, Soco ci ha inviato i Pedalite Pedal Lights.
I pedali sono piuttosto spessi e pesanti (contengono una dinamo), sono dotati di pin su un solo lato e presumibilmente non durerebbero a lungo se regolarmente “stampati” sulle rocce come avviene nella pratica della mtb.
Nonostante per le ragioni appena elencate si tratti di un prodotto che difficilmente potrà trovare impiego in ambito mtb, li abbiamo provati montandoli al rientro da un’uscita pomeridiana protrattasi fino all’imbrunire.
I led inseriti nei pedali, una volta che questi ultimi vanno in rotazione su se stessi per effetto della pedalata, generano delle luci intermittenti di diversi colori che attirano l’attenzione rendendo il biker ben visibile aumentandone la sicurezza.
In caso di arresto le luci non si spengono immediatamente, ma continuano a funzionare per alcuni minuti, utile nel caso in cui ci si debba fermare a bordo strada.
L’unico inconveniente registrato, al di là delle limitazioni di utilizzo intrinseche al prodotto, il fatto che la dinamo, opponendo una certa resistenza alla rotazione del pedale, fa si che questo tenda a svitarsi con maggior facilità rispetto ad un pedale “normale”.
Dopo esserci ritrovati con i pedali mezzi svitati dopo un paio di kilometri, li abbiamo serrati con maggior forza e l’inconveniente non si è ripetuto.
Prezzo: 49.2 Euro
Peso (rilevato): 563 g la coppia
).
).
non è che io vado di notte sotto la pioggia!!! 
mi sembrava di aver letto qualcosa a riguardo ma non sono tanto sicuro, per questo chiedo...
