Sulle BDC non si discute, il giorno che trovo una bici da corsa con un pedale flat la porto al Moma per esporla e ciò dimostra quanto ridicolo sia il video sopracitato, in quanto sulla strada si parla solo di efficienza (la
cyclette in palestra è un'altra cosa...)
Sulle MTB, oltre all'efficienza delle pedalata vi sono altri incontrovertibili vantaggi, tra cui quello non da poco di riuscire a superare ostacoli (in salita) dove con i flat sarebbe quasi impossibile, per non parlare dei vantaggi di chi comincia ed ha il piede sempre nella corretta posizione di pedalata e quindi assimila fin dall'inizio il movimento corretto, senza trascurare gli indubbi vantaggi in caso si terreno scivoloso e fangoso dove gli spd danno un aiuto fondamentale
Come dice giustamente [MENTION=204484]Danixele[/MENTION], perdere l'appoggio in un momento di grande sforzo sul pedale, può provocare cadute anche abbastanza pericolose.
In discesa la situazione cambia, nel senso che ci sono vantaggi e svantaggi.
Ad oggi le gare dicono che in Enduro la maggioranza usa gli spd, il che trasportato nell'utilizzo non professionistico indicherebbe che gli spd sono migliori anche in discesa, dato che dubito si possa vedere degli amatori affrontare discese di DH o in Free Style con MTb front, Am o Enduro.
In ogni caso, va molto a sensazione nel mondo non professionistico, c'è chi predilige avere il piede libero, si sente più sicuro ed agile, chi al contrario (come il sottoscritto) senza il piede attaccato si sente spaesato, ha paura che la MTB gli scappi da qualche parte, al contrario (come per lo Snowboard) col piede attaccato te la porti dietro sui salti, la indirizzi col peso del corpo esattamente dove vuoi in qualunque situazione, sei una cosa sola col mezzo che è ben differente che essere due entita' separate ma appoggiate.
Chiaro ci vuole dedizione, impegno e perseveranza...ma soprattutto va oltrepassato IL MURO MENTALE dell'essere attaccato, un pò come imparare a sciare o andare sullo Snow.
sid