Avendo letto un pò di commenti, aggiungo una parte al mio memo iniziale, sul tema "LA FUNZIONE DEI PEDALI A DOPPIA FUNZIONE NELLA MIGRAZIONE DA FLAT A SPD".
Secondo il mio modesto avviso:
- mentre su flat/spd capisco che ci siano preferenze del tutto soggettive (tutte rispettabili) ... secondo me i pedali a doppia funzione non servono a nulla; ora mi spiego ...
- i pedali a doppia funzione hanno a mio avviso svantaggi inaccettabili: il più grande è l'incertezza di beccare il lato giusto quando serve
- prima dell'iter che ho descritto al post n.1 di questo thread, mi ero convinto che i pedali a doppia funzione potessero avere un'utilità (nei primi mesi di mtb da principiante) per cercare di capire se si preferiscono i flat o gli spd; e in particolare che potessero servire per la migrazione da flat a spd; in realtà non servono proprio per fare questa migrazione ... a mio avviso i doppia funzione non servono proprio a nulla e sono da evitare (opinione personale, ovviamente)
Perchè la penso così? Perchè il primo tentativo di migrazione lo avevo fatto usando pedali a doppia funzione. Risultato? Mi ero convinto che gli spd per me non andassero bene ... e in effetti non andavano bene; la transizione sono riuscito a farla passando per pedali/tacchette spd facili da usare (con sgancio semplificato, per così dire).
Qualcuno dirà: non è così per tutti !!! Per carità, può essere. Ma io i doppia funzione li vedo come il fumo negli occhi, se non per uso sulla citybike per andare a prendere il giornale; ma per quell'uso va bene qualsiasi pedale.
Sinceramente non sono assolutamente d'accordo,
trovo il mezzo pedale estraibile un ottimo modo economica per avvicinarsi ed impratichirsi con l'SPD, mentre sconsiglio a 360 la tipologia spd a sgancio aperto.
Il mio spassionato consiglio, all'acquisto di una MTB, se la si vuole utilizzare come MTB (quindi facendo percorsi da MTB e non gli argini del fiume) è dotarla subito di pedali SPD.
Volenti o nolenti l'spd per il 90% della pratica MTB (Xc, trail, am, enduro) è un pedale superiore (non lo dico io, è assodato) se poi proprio non ci si trova si può sempre passare al flat come alcuni hanno fatto.
Montando un pedale spd possiamo optare per un spd secco, o per un spd con un ulteriore appoggio laterale, normalmente questo è un pedale più gravity preferibile per calzature dalla suola morbida.
Prendiamo l'spd (che io chiamo secco), ed iniziamo ad imparare...
è un dramma, lo ammetto, all'inizio si caschera' come sacchi di patate, è per questo che facendo un giro MTB inserendo un mezzo pedale in plastica da 10 euro per il primo mesetto, avremmo la possibilità di allenarci ad avere il piede bloccato in salita ed in pianura, mentre nelle discese, dove già la difficoltà è la discesa stessa, potremmo optare di appoggiare il piede libero sulla parte piatta x sentirci più sicuri.
Scendere in discesa sicuri con l'spd è la parte più difficle, ma anche la più appagante.
Una volta fatto proprio il movimento, verrà tutto naturale, allora inizieremo a scendere bloccati (eliminando il mezzo pedale) ed a gustare tutti i vantaggi nell'avere anche in discesa il la MTB attaccata ai piedi.
Perchè non consiglio l'spd con apertura anche verso l'alto? perchè poi il cervello si abitua a questo tipo di movimento e quando vorrete passare all'spd classico sarà un ulteriore problema. Questa è una mia opinione personale.
Chiaramente l'utilizzo tra spd e flat è personale, ma se a un raduno (nemmeno gara, basta un raduno) MTB di 200 biker, i flat li hanno in 5...una ragione ci sarà...quindi prima si impara per conto mio, meglio è.
Poi una volta imparato, passando a MTB molto più gravity può anche venire la voglia di passare a flat e pin, ma restando su discipline XC e Trail la scelta è una sola, con le dovute eccezioni
sid