Alla fine di 2 mesi di lavoro in Texas organizzai con la compagna un tour di 2 settimane tra Arizona sett., l'angolo sud-occid. del Colorado, Utah meridionale e Valle della Morte. Le distanze sono notevoli, le cose da vedere tantissime. Così ho sacrificato la MTB, lasciando la Stumpy di allora impacchettata nel bagagliaio (dopo 2 mesi di sentierini texani nel dopolavoro), pronta per il volo di ritorno. Tanti km. in bici, belle passeggiate a piedi e qualche parco minore saltato per mancanza di tempo. A Durango ho camminato, non ho pedalato. Ma a Moab: no! Ho noleggiato una Gary F. front e armato di
Camelbak da 2 litri e borracciotto da 1 litro con
integratori doc, son partito da Moab alla volta dello Slick Rock Trail, un nome un mito. Ore 10:00 AM e sulla strada vedevo i primi biker di ritorno. Già a fine giugno da quelle parti è caldo. Ma caldo secco, molto secco; giuro che se sudi, non te ne accorgi perchè il sudore evapora appena lascia il suo poro. E' un caldo che non è fastidioso come i nostri 25 gradi afosi di Padania. Con 30 e passa gradi pedali bene. Ma è bastardo come certi vinelli bianchi. Insomma dopo 1h45' i 3 litri "integrati" erano belli che andati. Di acqua e bar all'orizzonte nisba. Di mollare quel ben di Dio non se ne parlava nemmeno. Morale: ho pedalato altre 2 ore in preda ad esaltazione mistico ciclistica. Poi, dicono le leggende locali, un essere dallo sguardo sfatto fece irruzione in uno store da film "on the road" implorando in brianzolo stretto liquidi di qualunque specie. 2 bottiglioni di fetente Gatorade in 15'. Record assoluto!
Quanto al percorso: inutile raccontarlo, è troppo particolare. Su Internet trovi foto e servizi che spiegano bene cosa ti aspetta. Se Durango è mitica, ma alla fine il paesaggio è "quasi" alpino, Moab, no. E' troppo particolare. Pensavo tra 2 anni di tornarci: mi è rimasto il rimpianto del Kokopelli non fatto.