Parigi-Dakar

panzer division

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Winterhawk ha scritto:
L'anno dell'incidente di Michael Schumacher che gli costò le fratture alle gambe era il 1999, ed avvenne a Silverstone, non ad Hockenheim, durante un tentativo di sorpasso ai danni del compagno di squadra Irvine, tentato arditamente poco dopo la partenza (non ricordo a che giro) per raggiungere il prima possibile le fuggitive McLaren di Hakkinen e Coulthard. ;-)

azz....ed io avrei scommesso che era in germania...chissà perchè ho associato quel ricordo al suo paese.....boh.....
 

Winterhawk

Biker grossissimus
panzer division ha scritto:
azz....ed io avrei scommesso che era in germania...chissà perchè ho associato quel ricordo al suo paese.....boh.....
Capita, anch'io a volte ricordo certi fatti in modo un pò diverso.
Questo mi è rimasto impresso perchè seguivo con trepidazione da anni la F1 nella speranza che la Ferrari tornasse a conquistare il titolo piloti e vedere quell'incidente mi fece soffrire doppiamente, per l'infortunio di Schumacher e anche per l'immediata consapevolezza personale che sopravvenne riguardo al fatto che anche quell'anno il titolo tanto atteso sarebbe sfumato, per l'ennesima volta.

Tornando OT:
Ricordo ancora come fosse ieri la morte di Gilles.
Questo pilota della dakar è stato solo l'ultimo di una triste serie. :-(
 

uedro

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Winterhawk ha scritto:
L'anno dell'incidente di Michael Schumacher che gli costò le fratture alle gambe era il 1999, ed avvenne a Silverstone, non ad Hockenheim, durante un tentativo di sorpasso ai danni del compagno di squadra Irvine, tentato arditamente poco dopo la partenza (non ricordo a che giro) per raggiungere il prima possibile le fuggitive McLaren di Hakkinen e Coulthard. ;-)

11 luglio 1999. Lo ricordo bene, il giorno dopo avevo l'orale dell'esame di maturità. Anche io attendevo da anni una vittoria della ferrari al mondiale e quell'incidente mi diede una grande delusione. E non pensai più al giorno dopo e l'esame andò bene. Credo gli avessero montato una valvola di spurgo dei freni al contrario, lui frenò e l'olio anzichè fare pressione sulle pastiglie uscì tutto.... l'avranno scuoiato quel meccanico.....
 

mauretto

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purtroppo è una corsa terribile quanto affascinante

giusto un anno fa ci lasciava lui

meoni.jpg


:-(
 

panzer division

Biker meravigliosus
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uedro ha scritto:
Oggi un altro. Uno spettatore è morto investito da un auto.

(ANSA) - TAMBACOUNDA, 13 GEN - Seconda vittima alla Dakar 2006. Dopo l'australiano Andy Caldecott, oggi e' toccato ad un giovane spettatore investito da un'auto. L'incidente e' avvenuto poco dopo la partenza della 13/a tappa, nei pressi di Labe' (Guinea). Boubacar Diallo, di dodici anni, s'era recato nel villaggio di Kourahoye, in compagnia dei genitori, per assistere al passaggio della gara. Mentre attraversava la pista e' stato travolto dalla vettura dell'equipaggio lettone formato da Saukans e Dambis.


accipicchia che brutte cose. non so veramente che dire, mi dispiace molto per chi è morto e per i famigliari, e mi dispiace per la gara stessa che ogni anno chiede vittime.....forse è il caso di interrogarsi e fermarsi un attimo. amo le corse ma ce un limite a tutto credo.
 

uedro

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Questo topic è diventato un necrologio.
Oggi un altro morto alla dakar.
Un ragazzino è stato investito da un camion dell'assistenza.
Poco ha a che fare con la gara nel senso sportivo del termine, perchè i mezzi dell'assistenza non sono cronometrati e spesso fanno anche percorsi diversi, però è sempre un altro incidente che coinvolge la manifestazione.
 

BrIxMtB

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btwin
Il problema della Dakar (ke ora si kiama lisboa-dakar) è ke ormai non è più la gara fatta con le moto, jeep e camion accrokkiati per resistere al deserto e dove vinceva chi sapeva navigare e orientarsi.
Purtroppo ha guadagnato in spettacolarità grazie alla tecnologia a discapito di una diminuzione della sicurezza.
adesso i team partono a tutta velocità, seguono i gps e le piste già fatte e arrivano a destinazione tenendo medie stratosferiche! 160km/h in offroad sono una cosa assurda, normalmente non si tengono neanche in autostrada!
immaginatevi cosa succede se si prende una pietra nascosta sotto la sabbia oppure un arbusto... grazie al ----- che muoiono, dopo un volo di 50 metri vorrei anche vedere!
+ fortunati sono i mezzi a 4 ruote, loro ammazzano solo gli altri.:???:

un ritorno a condizioni + umane e regole + restrittive sulle velocità sarebbero una soluzione.
 

uedro

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BrIxMtB ha scritto:
Il problema della Dakar (ke ora si kiama lisboa-dakar) è ke ormai non è più la gara fatta con le moto, jeep e camion accrokkiati per resistere al deserto e dove vinceva chi sapeva navigare e orientarsi.
Purtroppo ha guadagnato in spettacolarità grazie alla tecnologia a discapito di una diminuzione della sicurezza.
adesso i team partono a tutta velocità, seguono i gps e le piste già fatte e arrivano a destinazione tenendo medie stratosferiche! 160km/h in offroad sono una cosa assurda, normalmente non si tengono neanche in autostrada!
immaginatevi cosa succede se si prende una pietra nascosta sotto la sabbia oppure un arbusto... grazie al ----- che muoiono, dopo un volo di 50 metri vorrei anche vedere!
+ fortunati sono i mezzi a 4 ruote, loro ammazzano solo gli altri.:???:

un ritorno a condizioni + umane e regole + restrittive sulle velocità sarebbero una soluzione.

Posso essere d'accordo con quello che scrivi, però i gps, le piste già fatte, anche se non sempre è così, e il corridoio di 3 km entro cui i concorrenti devono stare sono stati introdotti proprio per motivi di sicurezza. Così come i mezzi prima della partenza devono subire rigorose verifiche e rispondere a determinati standard, per evitare mezzi "accrokkiati per resistere al deserto" un po troppo artigianali e inaffidabili.
Queste regole sono state introdotte perchè si verificavano troppi incidenti, diversi da quelli di oggi ma sempre tragici: gente dispersa nel deserto, rapita da predoni, ecc....
Credo che la dakar sia si una gara, soprattutto per i pochi piloti ufficiali, perchè in tv e sui giornali finiscono quei dieci che a turno arrivano primi, secondi, terzi ma ce ne sono altri 200 e passa, e dico 200, che erano alla partenza solo nella categoria moto. Per questi non è certo una gara contro il tempo, ma una sfida con se stessi o qualunque cosa sia per loro. Mi piace pensare che sia come una maratona, chi ne ha mai corsa una mi capirà, i primi corrono per vincere, tutti gli altri corrono per se stessi. Non sto parlando di una corsetta, ma di 42 km e 150 metri. Penso possa essere paragonata a quelle massacranti corse a tappe in mtb a cavallo delle alpi o eventi simili.
E' una gara per alcuni, un avventura per altri. E le regola per eventi di questo tipo sono sempre come una coperta troppo corta, tira di qui, scopri di la.... non esistono regole perfette che vadano bene a tutti e soddisfino le esigenze di tutti.
Questo è il mio umile pensiero su una cosa a mio avviso affascinante, altri possono, ovviamenete, pensarla diversamente :prost:
 
vuferosilver ha scritto:
Ciao a tutti, io penso che obbiettivamente i rischi di una Dakar non sono paragonabili a quelli della vita quotidiana di una persona normale, ma penso che chi si imbarca in questa avventura ne sia conscio.
Da parte mia rispetto chi decide di accettare questa sfida con se stessi prima che con le dune e non do giudizi in merito.
Dopo tutto è più pericoloso farsi una discesa a palla in un bosco con la biga che starsene sul divano a guardare la tv ma tutti noi preferiamo la prima opzione.........................o no???
Ciao


Bravo bravo bravo!!!!massimo rispetto per coloro che credono nella Lisbona-Dakar.....
 
panzer division ha scritto:
Shumaker ha una famiglia, dei figli, soldi non mancano, un futuro assicurato per lui ed i suoi figli. eppure corre ancora. ad hockeneim ha risciato la vita andando a 200 km/h contro le protezioni, un paio di anni fà. si è rotto una gamba ma poteva morire.
comunque ci andò bene, e, alla faccia dei Ferraristi, vincemmo comunque il mondiale con Hakkinen....
 
BrIxMtB ha scritto:
Il problema della Dakar (ke ora si kiama lisboa-dakar) è ke ormai non è più la gara fatta con le moto, jeep e camion accrokkiati per resistere al deserto e dove vinceva chi sapeva navigare e orientarsi.
Purtroppo ha guadagnato in spettacolarità grazie alla tecnologia a discapito di una diminuzione della sicurezza.
adesso i team partono a tutta velocità, seguono i gps e le piste già fatte e arrivano a destinazione tenendo medie stratosferiche! 160km/h in offroad sono una cosa assurda, normalmente non si tengono neanche in autostrada!
immaginatevi cosa succede se si prende una pietra nascosta sotto la sabbia oppure un arbusto... grazie al ----- che muoiono, dopo un volo di 50 metri vorrei anche vedere!
+ fortunati sono i mezzi a 4 ruote, loro ammazzano solo gli altri.:???:

un ritorno a condizioni + umane e regole + restrittive sulle velocità sarebbero una soluzione.

Non la vedo come te, credo che i piloti che partecipino siano preparati, siano pronti a correre i loro rischi e che ogni sport motoristico sia basato sulla velocità....sul rischio.
Ogni riduzione della componente rischio toglie spettacolo, e le gare si fanno per il piacere di chi corre e per quello di chi guarda....sono contrario alla riduzione delle potenze in formula uno (i turbo superavano i 1000CV), alla limitazione dei cavalli delle WRC (belle mì Gruppo B), e quindi ben vengano le "folli" velocità alla Parigi Dakar....massimo rispetto chi rischia la vita per realizzare un sogno, se poi muore mi dispiace, molto, ma è una morte che fa parte dell'ingranaggio....ho pianto per la morte di Senna, manon per questo dovevano violentare il circuito di Imola...
Poi allora che dire di chi fa 147 km/h sugli sci (ultima discesa libera di coppa del mondo)?
 

GeneralLee

Biker perfektus
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la dakar è la manifestazione sportiva più affascinante che ci sia al mondo, e riuscire un giorno a farla è il sogno più grande della mia vita...so che non sarà realizzabile, ma sognare non costa nulla!
purtroppo è rischiosa, terribilmente rischiosa, per chi la fa e per chi la va a vedere, nonostante gli interventi degli organizzatori, che purtroppo però arrivano sempre dopo il morto...ma non si potrà mai togliere il rischio da una gara del genere...
chi la fa, per passione o per lavoro, sa a cosa sta andando incontro
e chi la va a vedere...deve solo stare attento perchè non è che ci siano recinzioni...ma può essere difficile farlo capire ad un ragazzino africano che probabilmente non avrà mai visto altre auto o moto in vita sua
 

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