Consiglio di georeferenziare sempre le mappe e verificare sulle immagini satellitare la consistenza dei luoghi.
In Italia purtroppo spesso anche le immagini satellitari sono pessime, sgranate, nascoste dalle nuvole.
Il Portale Cartografico Italiano sta lentisssssimamente aggiornando le mappe. Fino a poco tempo fa si vedevano le confuse e vecchie mappe militari, che davano curiosità interessanti per "l'archeologia", individuando linee ferroviarie a scartamento ridotto dismesse, funicolari, mulattiere scomparse. Al di là dell'interesse filologico dicevano poco.
Ora sembra che ci siano "nuove" mappe 1:25000. Per quel poco che ho avuto modo di verificare, mi paiono con molti più segni rispetto alle 1:50'000, con maggiore coerenza di forma dei percorsi, ma con un'inaffidabile classificazione di sentieri, strade e mulattiere.
Rispetto alle Kompass, che segnano sentieri, mulattiere, strade, rettilinei, curve... tutto a caso, il più delle volte, queste nuove mappe hanno l'unica incognita sulla larghezza effettiva del tracciato. Anche queste non sono aggiornatissime.
E' sconvolgente come le mappe svizzere, che sconfinano in Italia con scale meno raffinate, siano più coerenti e precise di quelle 1:25'000 italiane.
Poi... perché il portale cartografico italiano è lento, macchinoso, instabile, mentre i portali francese e quelli svizzeri viaggiano col pensiero?
Abbiamo proprio un piede (con stivale) in Africa!
Non sappiamo cos'è il federalismo e non sappiamo farlo funzionare.
Come dice Dom, le cose ben fatte sono a macchia di leopardo.
La provincia di Biella ha tutti i sentieri mappati, con tracce gps, carte georeferenziate, dislivello e tempo di percorrenza di ciascun sentiero, su tutto il territorio provinciale. Questo grande sforzo non si sa quanto rimarrà valido nel tempo, se sarà aggiornato. In ogni caso in confronto alla zona dei miei laghi piemontesi, dove non c'è un beneamato ciuffolo, lì sembra una favola.
Mi chiedo se proprio non si rendono conto le amministrazioni che con un territorio ben mappato anche il turismo ne trae un grande beneficio.
Per quello che dice kikhit, penso sia davvero utilissimo controllare su google earth come sia il sentiero. È più facile memorizzare dei riferimenti da riconoscere in loco e si vedono strade e sentieri che sulle carte non sono segnate.
Certo, quando si è nel bosco, l'immagine satellitare è spesso inutile, ma per tutti i sentieri d'alta montagna o cmq fuori dal bosco, il vista aerea è un grande aiuto.
Ah, dimenticavo... io reputo importantissimo trovare quante più foto possibili del sentiero da esplorare, perché non c'è niente di meglio di un'immagine reale per rendersi conto di come sia effettivamente il tracciato.
La mente poi fa un'interpolazione delle fonti, così foto, mappe, immagini satellitari hanno un legame forte che permette di orientarsi al meglio.
PS1: ocio che non è raro trovare immagini di panoramio localizzate a caso. Foto di un panorama o di uno scorcio particolare possono non corrispondere al punto in cui sono state inserite. Attenzione! Bisogna guardar tutte quelle di un area per saper distinguere quelle giuste da quelle imprecise.
PS2: non ho mai usato la bussola. Solitamente giro solo con carta e altimetro.