Quando leggo sul forum i giri e le escursioni che vengono raccontate spessissimo c'è la parte del passaggio tecnico fatto "a pelo" con dirupo di 100m a lato;del singletrack a tutta con radici sporgenti e massi grandezza ruota;del passaggio fuori sentiero tecnicissimo e faticosissimo. E di emozioni intense da questo rapporto con la natura. Effettivamente nulla di tutto ciò dalle mie parti è possibile fare: se cadi nel passaggio tecnico non muori dopo un volo di 100m da eroe ma fai un tuffo nel canale con lazzi generali e un crostaceo che ti pinza la mano! capitemi,sono in pianura.... Fino a oggi.
Non ci saranno foto,perché in MTB non uso farne,scelta mia.
Ieri sera a tarda ora rimuginavo sul fatto che non ho mai apprezzato uno dei miei fiumi in piena,cattivo e imponente,in MTB... la mattina seguente un giro lo avevo già in programma ma senza meta; e la meta arriva subito: il Grande Fiume. L'onore di accompagnare il Po da Ostiglia a Sermide in questa circostanza non ha prezzo. La mattina dopo sono titubante,il mio giro prevede un tratto in treno per stare nei tempi,ma scioperano! Decido di tentare ugualmente e il treno c'è! Ore 9:30 sono in sella e punto all'argine del Po.
E il Po si svela subito una volta arrivati in loco: l'acqua scorre vorticosa e imponente,senza che nulla possa anche solo interferire con quello spettacolo. Quella che era la riva opposta ora è una distesa d'acqua marrone e schiumosa. Non scherza. Beh,nemmeno io!
Parto dall'altezza dell'isola Boschina ma non percorro l'asfaltata sull'argine: mi butto in golena,allagata per metà dove l'argine interno è proprio il sentiero che percorro io. Erba bagnatissima per la rugiada e l'umidità:le gomme faticano a trovare grip ma non sono concessi errori! Sono su un single track di circa 40-50cm di larghezza con un passaggio per le ruote appena sufficiente alla loro larghezza,il resto erba alta fin oltre la caviglia e dolce pendio;alla mia sinistra il pioppeto di sotto,alla mia desta il Po con tutta la sua imponenza: tra me e l'acqua di piena calcolo a occhio non più di un metro.
Percorso un km ed ecco il primo ostacolo: una tromba d'aria aveva precedentemente sfogato lì la sua furia,il sentiero è interrotto dai numerosi alberi spezzati e sdradicati. Con molta fatica,un po' in sella e molto di più a piedi arrivo in fondo a questo tratto di un km;ma mi è sembrato 10 volte tanto! Intanto l'occhio guarda sempre l'imponenza minacciosa e ammonitrice del fiume sotto di me.
Passano altri km di sentiero,la strada è lontana,laggiù;sono solo,io e lui. E devo stare attento a come mi muovo,perchè è lui che comanda: il sentiero è insidiosissimo e impervio,la minaccia presente,il fiume imprevedibile. E soprattutto,ancora,sono solo... i curiosi sono al sicuro,sulla strada. Io no.
Sulla strada ci torno però a breve: ora il Po scorre proprio a fianco della strada,avendo allagato tutto ciò che lo separava dall'argine ultimo. Dopo una curva lieve si apre una scena quasi pietrificante:
il Po intero che in tutta la sua maestosità e la sua voce tonante affronta un'ansa lasciandosi vedere mentre apre gorghi che ingoiano tronchi,accatasta gigantesche masse di detriti sui moli inermi e soprattutto ipnotizza,ti mette sotto. Prima non avevo notato dal sentiero tutto ciò,ma ora è disarmante,come se fossi in una tribuna e il po in basso si divertisse a mostrarmi quanto sono piccolo in confronto a lui.Mi fermo un'attimo per sentire ciò e per un atto di rispetto dovuto al Grande fiume.
Dopo un po' ci faccio l'abitudine ( o no?). Forse ho fatto un patto,una non belligeranza reciproca. Tuttavia prima di passare il ponte a Sermide mi sento in dovere di avere ancora un atto di rispetto per il fiume. passo il ponte con calma,in silenzio.
Forse sono stato abbastanza incosciente,ma ho realizzato un sogno che volevo da tempo: Quest'uscita resterà impressa nella mia memoria:Quando ho avuto l'onore di accompagnare il grande fiume mentre ricordava a tutti chi era. Spero poi di essere riuscito a coinvolgervi nella mia narrazione,e di non avervi annoiato!
Non ci saranno foto,perché in MTB non uso farne,scelta mia.
Ieri sera a tarda ora rimuginavo sul fatto che non ho mai apprezzato uno dei miei fiumi in piena,cattivo e imponente,in MTB... la mattina seguente un giro lo avevo già in programma ma senza meta; e la meta arriva subito: il Grande Fiume. L'onore di accompagnare il Po da Ostiglia a Sermide in questa circostanza non ha prezzo. La mattina dopo sono titubante,il mio giro prevede un tratto in treno per stare nei tempi,ma scioperano! Decido di tentare ugualmente e il treno c'è! Ore 9:30 sono in sella e punto all'argine del Po.
E il Po si svela subito una volta arrivati in loco: l'acqua scorre vorticosa e imponente,senza che nulla possa anche solo interferire con quello spettacolo. Quella che era la riva opposta ora è una distesa d'acqua marrone e schiumosa. Non scherza. Beh,nemmeno io!
Parto dall'altezza dell'isola Boschina ma non percorro l'asfaltata sull'argine: mi butto in golena,allagata per metà dove l'argine interno è proprio il sentiero che percorro io. Erba bagnatissima per la rugiada e l'umidità:le gomme faticano a trovare grip ma non sono concessi errori! Sono su un single track di circa 40-50cm di larghezza con un passaggio per le ruote appena sufficiente alla loro larghezza,il resto erba alta fin oltre la caviglia e dolce pendio;alla mia sinistra il pioppeto di sotto,alla mia desta il Po con tutta la sua imponenza: tra me e l'acqua di piena calcolo a occhio non più di un metro.
Percorso un km ed ecco il primo ostacolo: una tromba d'aria aveva precedentemente sfogato lì la sua furia,il sentiero è interrotto dai numerosi alberi spezzati e sdradicati. Con molta fatica,un po' in sella e molto di più a piedi arrivo in fondo a questo tratto di un km;ma mi è sembrato 10 volte tanto! Intanto l'occhio guarda sempre l'imponenza minacciosa e ammonitrice del fiume sotto di me.
Passano altri km di sentiero,la strada è lontana,laggiù;sono solo,io e lui. E devo stare attento a come mi muovo,perchè è lui che comanda: il sentiero è insidiosissimo e impervio,la minaccia presente,il fiume imprevedibile. E soprattutto,ancora,sono solo... i curiosi sono al sicuro,sulla strada. Io no.
Sulla strada ci torno però a breve: ora il Po scorre proprio a fianco della strada,avendo allagato tutto ciò che lo separava dall'argine ultimo. Dopo una curva lieve si apre una scena quasi pietrificante:
il Po intero che in tutta la sua maestosità e la sua voce tonante affronta un'ansa lasciandosi vedere mentre apre gorghi che ingoiano tronchi,accatasta gigantesche masse di detriti sui moli inermi e soprattutto ipnotizza,ti mette sotto. Prima non avevo notato dal sentiero tutto ciò,ma ora è disarmante,come se fossi in una tribuna e il po in basso si divertisse a mostrarmi quanto sono piccolo in confronto a lui.Mi fermo un'attimo per sentire ciò e per un atto di rispetto dovuto al Grande fiume.
Dopo un po' ci faccio l'abitudine ( o no?). Forse ho fatto un patto,una non belligeranza reciproca. Tuttavia prima di passare il ponte a Sermide mi sento in dovere di avere ancora un atto di rispetto per il fiume. passo il ponte con calma,in silenzio.
Forse sono stato abbastanza incosciente,ma ho realizzato un sogno che volevo da tempo: Quest'uscita resterà impressa nella mia memoria:Quando ho avuto l'onore di accompagnare il grande fiume mentre ricordava a tutti chi era. Spero poi di essere riuscito a coinvolgervi nella mia narrazione,e di non avervi annoiato!