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ODE alla GranFondo

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Biker imperialis
23/9/04
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Milano
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Si tratta di una Poesia da me scritta in data 17 Aprile 2002, colto da improvviso Raptus Poetico.
Costituita da un doppio ottosillabo rimato, molto semplice nella sua formazione letterale, vuole esprimere le emozioni percepite nel corso di una gara MTB Marathon.
Non è mai stata pubblicata prima d'ora, forse la includerò nel momento in cui scriverò un Libro...

ODE alla GranFondo

Beh… son qui di nuovo in sella aspettando di partire,
questa “Marathon” è bella, dura, tosta da morire;
allo “start” li trovo tutti, dico… appassionati veri,
un raduno “multicolor”, coi caschetti gialli, neri,
rossi, verdi, bianchi e blu, c’è davvero tanta gente
due-tremila o forse più.
C’è l’Esteta un po’ “fighetto”,
il Turista e il suo zainetto,
l’Uligano con l’elmetto,
il Downhiller sfegatato,
il Freerider tatuato,
l’Agonista esaltato,
il buon padre di famiglia, con la moglie, figlio e figlia.
C’è anche il “vecio” pensionato che rimembra il suo passato
ma il pedale non depone, “dentro” è ancora un “Re Leone”.

E l’effluvio delle creme per scaldar meglio i “garroni”
mi fa star davvero bene, mi solletica i polmoni.

Ai megafoni gracchianti una voce un po’ assonnata
urla forte a tutti quanti che la “Marathon” è iniziata
e rammenta ad ogni biker che i km. son tanti,
mentre i più gagliardi scattano e si portano davanti
io non parto troppo forte, comunque vada… “Gloria o Morte !!”.

Il percorso è molto vario, sterratoni e mulattiere,
poco asfalto, erte “vere” da affrontar col “padellino”
sembra d’esser sul Calvario… quantomeno lì vicino.
La salita “trooooppo dura”, la discesa “da paura”,
sottobosco con radici, troppo impervio, non si sale,
tocca scender dalla bici… rischierei di farmi male…

E l’applauso della gente, assiepata sul tracciato,
che ti urla forte “Vai !!!”,
anche se la gamba è stanca, ricomincia lo sterrato
e di forza non ne hai…

Ma chi me l’ha fatto fare d’esser qui a pedalare,
faticando sotto al sole (ma se piove è pure peggio),
anziché andare al mare oppure altrove, che so… a passeggio…

E il Ristoro? Maledetto…dove è posto non lo so,
giuro che se poi ci arrivo mi ritiro… o forse no…
forse ho ancora un po’ di gamba per raggiungere la meta,
sono stanco ma felice, ecco la mia arma segreta,
la felicità è un istante lungo quanto una Granfondo,
ti sostiene e ti dà forza tanto da spaccare il Mondo.
“Come va?” – “Non c’è problema !!”
Mal di gambe e mal di schiena non li sento neanche un po’,
il Traguardo è ormai vicino… son sicuro… vincerò.
Perché la Granfondo è questa, quando passi lo striscione
tutti quanti fanno festa, per la “scheggia” e il “lumacone”
il compenso è terminare quest’ennesima fatica
fra il tripudio della folla che dei bikers è sempre amica
conferendo onore, lustro, gloria e celebrità
anche all’ultimo arrivato, con sua gran felicità.
 

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