Nuovo metodo di misurazione

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mantis74

Biker popularis
20/12/07
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Riprendo una news della prima pagina che ho tradotto.

Trovo molto interessante questo sistema e penso che oltre all'ambito freeride e downhill quello più indicato possa essere proprio quello delle 29 dove i telai stanno assumendo delle forme sempre più strane (sopratutto con l'aumentare delle escursioni nelle full) ed i normali canoni di misurazione hanno difficoltà ad esprimere reali quote antropometriche.


Con uno sforzo comune tra Turner e Transition, è stato introdotto un nuovo standard per la misurazione dei telai da mountain bike. Questo nuovo standard si basa sulle misure dell'Avvicinamento (una specifica lunghezza) e della Pila (intesa come altezza di più cose messe una sopra l'altra ad es. una pila di riviste), ed è inteso a chiarire la misura del telaio tra le diverse marche e modelli.

L'evoluzione della mountain bike ha reso il vecchio sistema basato sulla lunghezza del top tube e dell'angolo sella ormai irrilevante. L'ampia gamma tra angoli di sella e l'altezza del movimento centrale possono creare situazioni dove una bici può venire percepita più lunga ed alta di un altro telaio che ha le stesse misure. Una volta che il corridore (ciclista) è in piedi sulla bici, come questa 'calza' ed il feeling che trasmette è determinato solo dal manubrio e dai pedali. Trovare quindi una relazione geometrica tra questi due punti è l'unico modo accurato per confrontare la misura tra diverse bici.

"Sono rimasto letteralmente scioccato di ricevere una chiamata da Sam di Transition Bikes riguardo un nuovo metodo di misurazione delle mountain bike, specialmente per quelle utilizzate su percorsi tecnici come le nostre DHR (downhill racing). Da anni non elenco la misura del top tube nei telai da discesa perchè sapevo essere irrilevante nel confronto tra le nostre bici e quelle di altre marche," parla David Turner. "La 'figata' di questo metodo di misurazione è che chiunque con una corda con peso legato ad una estremità ed un centimetro può in maniera accurata misuare il telaio delle sue bici. Il ciclista può confrontare le sue attuali bici di qualsiasi marca usando l'Avvicinamento e la Pila e capire esattamente come si sentirà sulla bici senza neanche guidarla."

L'Avvicinamento è riferito come la lunghezza orizzontale tra il centro del tubo sterzo e la perpendicolare al movimento centrale.

La distanza verticale sempre tra questi due punti si chiama Pila.

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Confrontando queste due misure tra diversi telai, il ciclista è capace di identificare esattamente come sarà il feeling della bici sui sentieri. Questo sistema elimina ogni incertezza creata dall'angolo sella, ed elimina per sempre il bisogno della verifica tra top tube 'attuale' e quello 'reale'. L'Avvicinamento e la Pila di una telaio sono le informazioni più importanti per un freerider o un discesista, ma sono misure interessanti anche per chi fa Cross Country.

"Mi sono interessato al fatto che Turner usasse il sistema dell'Avvicinamento per misurare i suoi telai DHR, sotto però il nome di cockpit (abitacolo), mi sono così messo in contatto con David Turner con l'idea che questo sarebbe dovuto diventare un sistema standard di misurazione," dice Sam Burkhardt di Transition Bike. "Dave ha espresso interesse nell'aggiunta della misurazione verticale e nel procedere per farlo diventare uno standard. Abbiamo utilizzato i termini avvicinamento e pila dopo che Kris Wahage di E.13 Components li ha utilizzati nella comunità di Triathlon. Invece di creare una nuova terminologia, pensiamo che sia meglio per l'industria ed i ciclisti usare questo metodo di misura con i nomi già utilizzati.

Turner e Transition bikes incoraggiano i costruttori di mtb nell'inserire questo tipo di misurazione nelle loro tabelle in modo da aumentare l'omogenità dell'industria, e per aiutare il corridore nella scelta della migliore misura di telaio per il proprio fisico e stile di guida.

Appena riesco pubblico le quote di avvicinamento e pila della mia Rip, che è un buon esempio di bici 'strana' (molto sloping, e che ha il tubo sella piegato e quindi con diversità tra angolo reale e virtuale).
Inviterei anche tutti quelli che ne hanno tempo/voglia a scrivere le loro misurazioni, in modo da avere altri parametri di confronto quando si parla delle misure delle 29 pollici.
Un saluto
 

nemox

Biker velocissimus
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Certo la cosa è interessante. Però ci vedo un limite nel fatto che in questo modo non si considera l'inclinazione del tubo della sella il quale, una volta fissata la posizione del tubo di sterzo e dell'asse movimento centrale, determina la posizione in pedalata del biker. Se non mi sfugge qualcosa penso che tali quote siano adatte alla misura di un telaio da freeride nel quale la posizione in sella non è poi determinante.
 

mantis74

Biker popularis
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Quello che dici è verissimo però la mountain bike è uno sport dinamico sia per le continua evoluzione della tecnica nei telai sia per il fatto che nel praticarlo difficilmente si sta seduti in sella molto tempo....
E' chiaro che (tra l'altro è sottolineato nell'articolo) nella discesa e nel freeride siano valori più importanti ma pensiamo a come è cambiato il cross country negli ultimi anni oppure a chi pratica singlespeed.

Quanto tempo sta in piedi sui pedali chi fa singlespeed?
E sopratutto non soltanto in discesa, ma quando è costretto a spingere al massimo un rapporto che mediamente è corto ma nelle salite più ripide diventa lunghissimo. Sappiamo bene anche quanto nel singlespeed le 29 siano avvantaggiate e predilette come tipologia di bici.

Per tutti questi motivi trovo che sia comunque un valore importante da aggiungere, e visto che le 29 pollici sono ancora una novità 'anche' per chi lavora nel settore questi parametri possono aiutare meglio a capire chi viene da una bici tradizionale (e conosce quelli della sua) verso quale misura orientarsi per avere un fit (calzata) sulla bici migliore possibile.
Un saluto
 

sembola

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A mio modesto parere è un sistema che ha un senso nel settore "gravity" dove non si pedala (o si pedala molto poco) e la sella è molto bassa. Su una bici da pedalare la posizione della sella è sostanzialmente obbligata e legata all'angolo di sella, e non ha nulla a che fare con reach e stack.
 

zoorlen

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Graziella
A mio modesto parere è un sistema che ha un senso nel settore "gravity" dove non si pedala (o si pedala molto poco) e la sella è molto bassa. Su una bici da pedalare la posizione della sella è sostanzialmente obbligata e legata all'angolo di sella, e non ha nulla a che fare con reach e stack.

Hai detto quello che avrei voluto dire io o-o
Sinceramente non so quanto questo sistema abbia senso: mi sembra inutile creare un nuovo "standard" che si basa su misure utili solo per chi sta continuamente in piedi sulla bici.
 

nemox

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In effetti però nulla vieta di considerare oltre alla quota orizzontale così come mostrata nel disegno, anche il suo prolungamento fino all'asse del tubo sella (in pratica il solito tubo orizzontale virtuale). Allora l'idea comincia a piacermi!
 

sembola

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In effetti però nulla vieta di considerare oltre alla quota orizzontale così come mostrata nel disegno, anche il suo prolungamento fino all'asse del tubo sella (in pratica il solito tubo orizzontale virtuale). Allora l'idea comincia a piacermi!

Appunto... la solita misura di sempre...:medita:
 

nemox

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Appunto... la solita misura di sempre...:medita:
Il caro vecchio virtual top tube che però, nella determinazione della grandezza di un telaio, viene ancora spesso ingnorato a favore della lunghezza del tubo sella. (La logica di questo fatto ancora mi sfugge ma penso che derivi dal mondo delle bdc). Però sappiamo che anche l'angolo del tubo sella ha la sua bella importanza nel determinare la posizione del biker in sella. Bene, al momento mi pare che ci siano parecchie difficoltà a rendere omogenei questi tre valori fondamentali.

Con il metodo in analisi bastano tre quote per definire in maniera univoca la geometria di un telaio: esempio (con valori a caso in cm) 60/54/35= Tubo orizz. virtuale/"pila"/avanzamento movimento centrale.
Questa cosa mi ricorda il metodo unificato per definire la grandezza dei pneumatici auto...
 

sembola

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Il caro vecchio virtual top tube che però, nella determinazione della grandezza di un telaio, viene ancora spesso ingnorato a favore della lunghezza del tubo sella. (La logica di questo fatto ancora mi sfugge ma penso che derivi dal mondo delle bdc).
Esatto. I telai da strada erano tendenzialmente "quadrati", cioè il toptube era lungo come il tubo di sella, per cui la misura di quest'ultimo bastava per indicare anche l'altro. Motivo per cui ancor oggi c'è qualche costruttore italiano che indica le misure con la lunghezza del tubo di sella.


Però sappiamo che anche l'angolo del tubo sella ha la sua bella importanza nel determinare la posizione del biker in sella. Bene, al momento mi pare che ci siano parecchie difficoltà a rendere omogenei questi tre valori fondamentali.

Con il metodo in analisi bastano tre quote per definire in maniera univoca la geometria di un telaio: esempio (con valori a caso in cm) 60/54/35= Tubo orizz. virtuale/"pila"/avanzamento movimento centrale.
Questa cosa mi ricorda il metodo unificato per definire la grandezza dei pneumatici auto...
Gli elementi necessari sono tre comunque: angolo sella, toptube virtuale e altezza del nodo di sterzo in un caso, stack, reach e angolo di sella (o toptube virtuale).

Con la misura "tradizionale" l'altezza del nodo di sterzo o stack che dir si voglia è implicito, nel senso che le forcelle a parità d'escursione hanno la stessa altezza (o quasi), e quindi lo stack è funzione prevalentemente della lunghezza del tubo di sterzo: la variazione è tale comunque da essere facilmente recuperata con spessori e/o attacchi. Insomma non è una misura critica, fatte salve eccezioni dovute a misure antropometriche particolari.

Cmq, come fai giustamente notare, la lunghezza di reach e stack da sole non bastano, almeno in ambito "pedalato".
 

nemox

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Gli elementi necessari sono tre comunque: angolo sella, toptube virtuale e altezza del nodo di sterzo in un caso, stack, reach e angolo di sella (o toptube virtuale).

Con la misura "tradizionale" l'altezza del nodo di sterzo o stack che dir si voglia è implicito, nel senso che le forcelle a parità d'escursione hanno la stessa altezza (o quasi), e quindi lo stack è funzione prevalentemente della lunghezza del tubo di sterzo: la variazione è tale comunque da essere facilmente recuperata con spessori e/o attacchi. Insomma non è una misura critica, fatte salve eccezioni dovute a misure antropometriche particolari.

Cmq, come fai giustamente notare, la lunghezza di reach e stack da sole non bastano, almeno in ambito "pedalato".

Già, in effetti non ha senso parlare di top tube se prima non si è posizionato il telaio rispetto al terreno e questo avviene grazie alla misura della lunchezza della forcella.
Quindi con la mia "trovata" non si "definisce univocamente" una bella m.....a!
:azz-se-m::smile:
 

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