nuova avventura per Simone Moro

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Nuova avventura invernale
The North Face - Baltoro Winter Expedition

Broad Peak

K3 (Broad peak) 8047 m e K2 8611 m Inverno 2006 / 2007

Partirà il 27 dicembre 2006 la mia prossima esaltante avventura nella quale tenterò di realizzare quella che ad oggi è considerata la più difficile, severa ed estrema scalata d’alta quota: la salita di una montagna di oltre 8000 metri in pieno inverno. Delle 14 vette della terra che superano la fatidica quota “ottomila” solo 8 sono state salite d’inverno e queste tra il 1980 e il 1988.

Sette di queste scalate invernali sono state realizzate solo ed esclusivamente da alpinisti polacchi, mentre l’ottava e ultima cima raggiunta in questa gelida stagione, il Shisha Panama 8027 m è stata conquistata il 14 gennaio 2005 dagli alpinisti Piotr Morawski (POL) e da me, Simone Moro, che attualmente sono l’unico scalatore “non polacco” della storia ad essere stato in grado di realizzare questo tipo di scalata in alta quota. Ora restano ancora 6 cime di 8000 metri che aspettano di essere salite nella stagione più gelida e selvaggia dell'anno. Cinque di esse sono in Pakistan ed una in Nepal.

Dopo le numerose esperienze invernali (ho già realizzato oltre 30 spedizioni alpinistiche sulle principali catene montuose della terra, di cui ben 6 nella stagione più severa e fredda dell’anno) e l’analisi dettagliata delle sei vette ancora inviolate d’inverno, ho scelto nuovamente di mettermi in cammino, “in gioco” e richiedere i permessi governativi per tentare la salita del Broad Peak (K3) 8047 m e del K2 8611 m in Karakorum – Pakistan in pieno inverno.

Il Broad Peak chiamato anche K3 di 8047 metri, è una montagna che ho già salito nell’estate 2003 in poco più di 24 ore (normalmente ci vogliono 3 giorni) compiendo dunque una salita rapida che mi ha dato conferma delle mie capacità e la cui conoscenza dell’itinerario di salita rappresenta un punto di forza importante per il tentativo invernale che mi appresto a compiere.

Il K2 di 8611 m è considerata a livello planetario, il simbolo per eccellenza della montagna, delle difficoltà, della bellezza e rappresenta il sogno di tutti gli alpinisti e da sempre è considerata la cima di 8000 metri più difficile del pianeta.

Anche il K2 ha fatto parte del mio passato alpinistico dato che nel 2003 ne ho tentato la cima fermandomi a quota 7600 metri a causa delle condizioni meteorologiche avverse e l’abbondante innevamento della parete.

Anche questa esperienza passata e la conoscenza dell’itinerario di salita mi servirà per valutare la strategia di salita durante questo mio prossimo tentativo invernale.


Simone Moro

http://www.simonemoro.com/Pag_567_1_1152_864.aspx
 

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Moro scala il Broad Peak a -34 gradi



L'unico posto al mondo in cui l'inverno è ancora inverno? Per scoprirlo collegatevi pure al sito di Simone Moro (www.simonemoro.com), entrate nella sezione dedicata alla sua nuova spedizione e – oltre alla possibilità di vedere i video inviati direttamente dal Pakistan – avrete la conferma che da queste parti le stagioni funzionano ancora come si deve: meno quindici quando va bene, ma anche meno venti, meno trenta con un picco di meno 34 domenica scorsa.

Benvenuti al campo base del Broad Peak, quota 5 mila, Karakorum, che poi è anche quello del K2. E benvenuto pure all'alpinista bergamasco, visto che per arrivare qui, Moro ha già dovuto sudare sette camicie. In pratica, invece del solito avvicinamento, più o meno una decina di giorni dall'arrivo a Islamabad, ce ne sono voluti oltre venti. A frenarlo tutta una serie di contrattempi da fare invidia a mister Bean: prima l'attrezzatura che, mentre Moro atterrava nella capitale pakistana il giorno di Natale, era ancora bloccata in Italia, poi un altro intoppo doganale a metà strada e, infine, una volta giunto a destino il materiale, ulteriori difficoltà nell'organizzare il trasbordo con l'elicottero a causa del maltempo. Morale: al campo base Moro ci è arrivato solo il 14 gennaio. La vera e propria avventura è cominciata dunque da pochi giorni. Obiettivo: il Broad Peak (8.047 metri) e, dettaglio non trascurabile, in pieno inverno. Simone Moro è infatti l'unico alpinista italiano ad aver già toccato la cima di un ottomila nella stagione meno favorevole: lo scorso anno salì infatti sulla cima dello Shisha Pangma, assieme al polacco Piotr Morawski.

A seguire, tempo permettendo, il K2 (8.611 metri) certamente una delle montagne più difficili del pianeta, se non la più impegnativa. Come sta andando? Adesso decisamente meglio: «Oggi – scriveva ieri l'alpinista bergamasco dal campo base dove si trova assieme al collega pakistano Shaheen Baig – è stata un'altra giornata produttiva. Abbiamo posizionato la tenda tra campo 1 e campo 2 e questa notte dormiremo su questo terrazzo da cui si gode una vista spettacolare sul ghiacciaio del Baltoro. Non è stato facile perché abbiamo dovuto superare delle sezioni di ghiaccio verde molto ripide. Domani speriamo di raggiungere campo 2 e quindi di tornare al campo base. Secondo le previsioni, la finestra di bel tempo è agli sgoccioli e dovremmo approfittare dell'ultimo giorno utile prima che arrivi una nuova perturbazione. Stiamo bene, anche se fa molto freddo».
Già il freddo: a rendere dura la vita ai due alpinisti non sono solo le bassissime temperature. Di mezzo, infatti, c'è anche un vento che, soprattutto, alle altitudini più elevate soffia incessantemente a velocità che superano i cento chilometri orari. «C'è pochissima neve e le condizioni della montagna non sembrano male – sottolineava Simone Moro appena raggiunto il campo base –. Il vento in quota però si sente fin qua al campo base».

(23/01/2007)
 

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News del 12.02.2007


Undicesimo giorno di attesa.
Anche oggi inesorabilmente il tempo è butto con nuvole basse e saltuarie leggere nevicate. Sabato e Domenica sono stati i giorni peggiori.

Ha nevicato solo 5 cm ma le montagne sono sempre tra le nubi. Pochi minuti fa ho ricevuto una brutta notizia. Le previsioni prospettano tutta settimana brutto con nuvole e nebbie, temperature medie di -42° a 8000 m anche se con vento debole e sporadiche seppur scarse precipitazioni nevose… In poche parole c’è il forte rischio di avere un’altra settimana d’attesa.

Oggi sono esattamente 30 gg che siamo arrivati al campo base (anche se io sono partito il 24 dicembre dall’Italia) e abbiamo calcolato che abbiamo cibo e combustibile per 20/25 giorni. Ho però benzina sufficiente per13/15 giorni per il generatore di corrente. Tra un po’ dovrò pensare a dei rifornimenti se va avanti così….

Simone Moro

www.simonemoro.com
 

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Toccata e fuga :maremmac:

Questo è ciò che abbiamo fatto ieri io e Shaheen confidando in un tempo accettabile per 3 giorni. E invece le cose sono andate diversamente. Ieri è stato molto faticoso raggiungere campo due (6 ore) a causa della neve fresca che in alcuni casi era solo di 10/15 cm ed in altri fino alle ginocchia. Siamo arrivati alle 17:00 ai 6400 metri di Campo due e infreddoliti ci siamo cacciati nella tendina. Abbiamo bevuto qualcosa ma mangiato quasi nulla. Perché? I corvi ci hanno fregato e mangiato tutto il cibo. Si avete capito bene, i corvacci neri affamati del Pakistan.
Stamattina appena alzati eravamo nelle dense nebbie e tutt’intorno era coperto. Abbiamo parlato anche con il campo base e ci hanno confermato che tutto era coperto. Qualche fiocco di neve unitamente al cattivo tempo ci hanno così convinto a scendere. Abbiamo lasciato tutto il materiale in loco perchè vogliamo fare ancora un ultimo estremo tentativo prima di arrenderci….

Simone Moro http://www.simonemoro.com/Pag_693_1_1024_768.aspx
 

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news 22.02.07 - h 09:58 AM
Questa mattina mi sono alzato alle sei sperando di vedere cielo blu e buone condizioni ma invece mi sono ritrovato un cielo molto nuvoloso e vento fortissimo già sopra i 6000 metri. Il nostro meteorologo già ieri sera ci aveva avvisati dell’abbreviarsi della finestra di bel tempo, circoscritta solo a Venerdì, ma speravamo si sbagliasse almeno un pochino. Così stamattina sono tornato nel mio sacco a pelo perché troppo pericolose ed estreme erano le condizioni per poter salire oggi. Oggi abbiamo cominciato ad impacchettare i nostri bagagli per essere trasportati a valle dai portatori a partire dal 26 febbraio, Abbiamo fatto tutto il possibile i questi due mesi per riuscire nel nostro progetto e ci siamo andati vicini ma la Natura ha vinto. Oggi è l’ottavo compleanno di mia figlia Martina. Tanti Auguri!!

Simone Moro


http://www.extremehd.net/#s_id=9&sc_id=120
 

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news del 23-02

Oggi siamo partiti per andare a recuperare il nostro materiale. E’ una giornata spettacolare….. Per arrivare a campo 1 ci abbiamo messo un ora in più del solito, perché nei canali abbiamo trovato tanta neve. Qui a campo 1 abbiamo trovato delle tracce di volpe. Forse è stata lei a rubarci il cibo e non i corvi, come avevo pensato?
Ho telefonato poi con Karl Gabl, il nostro meteorologo ad Innsbruck e ci ha comunicato che domani dovrebbe essere una giornata analoga ad oggi….. Per questo motivo oggi cercheremo di andare il più alti possibili e domani faremo un ultimo tentativo per andare in vetta!!!!

http://www.simonemoro.com/Pag_698_1_1024_768.aspx o-o
 

fiore

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news del 24-02

Abbiamo fatto l’impossibile fino all’ultimo pur di riuscire.

Ieri ci siamo alzati con cielo blu e poco vento e immediatamente abbiamo deciso di organizzare un altro, estremo ed ennesimo tentativo alla vetta.

Sapevamo di avere un giorno e mezzo di bel tempo e dunque quello che ci si prospettava era una sorta di corsa alla vetta.

Siamo partiti verso le otto e subito abbiamo fatto i conti con le neve alta, depositata dal vento fino a campo 1.

Questo ci ha fatto perdere parecchio tempo per tracciare come pure energie preziose. Arrivati a campo 1 abbiamo riposato mezz’oretta e poi ci siamo messi in moto verso campo due.

Che abbiamo raggiunto alle 15,00. Mezz’ora per raccogliere tutto i materiale ed organizzare gli zaini e poi via verso campo 3. Man mano che salivamo il vento diveniva sempre più gelido e forte.

Era buio pesto quando siamo arrivati a campo 3.
Non sentivamo più le mani, il naso, le orecchie..
Eravamo congelati da un vento che ormai era tormenta.
La sorpresa però doveva ancora arrivare.. la nostra piazzola di neve non c’era più e al so posto un piano inclinato di ghiaccio verde.

Avremmo dovuto lavorare con la piccozze per almeno 2 ore e poi come avessimo aperto la tenda, saremmo volati via con essa.

Ecco che allora ho deciso di ridiscendere subito a campo 2 prima che i congelamenti potessero divenire gravi.
Alle 22,30 finalmente entravamo stremati nella nostra tendina a campo due dopo 14 ore di scalata di cui 2500 metri di dislivello in salita e 700 in discesa.

Tutta la notte il vento non ci ha dato tregua e stamattina era troppo violento per tentare un altro attacco alla vetta.
Così abbiamo deciso definitivamente di arrenderci e trasportare tutto i materiale al campo base. Abbiamo fatto di tutto, anche l’impossibile pur di riuscire. E lottato con ogni forza.

La prestazione di ieri sera dovrebbe rendere chiaro che qua al campo base non c’erano due schiappe...


Simone Moro http://www.simonemoro.com/Pag_700_1_1024_768.aspx :cry:

comunque, tanto di cappello !! :hail: :hail:
 

tostarello

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saper rinunciare a qualcosa voluto con tutte le proprie energie è prerogativa delle persone più di valore


grande Simone!

:adore!:
 

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