Non so se qualcuno ci ha già pensato, io comunque è da tanto tempo che desideravo iniziare un thread che raccogliesse immagini, racconti, emozioni riguardo le uscite in notturna...
Quindi inizio io:
E' da alcuni anni che mi piace uscire in notturna con la mia Rossa, in inverno per necessità (alle 17 è già buio) e d'estate per godermi i fantastici paesaggi "dietro casa" visti in un'altra ottica, ma soprattutto per evitare le temperature infernali (ieri pomeriggio 34° con molta umidità). Il mio primo impianto di illuminazione "portatile" era alimentato ancora con batterie al piombo (avevano sembianze di borraccia e si mettevano nel porta borraccia appunto) e i faretti erano lampadine alogene: potentissime i primi 10 minuti e poi via via sempre meno fino a ridursi ad una fievole candela dopo meno di 2 ore . Da un paio d'anni invece ho un impianto super leggero e potente e lo sto sfruttando molto!
Purtroppo il problema delle notturne è uno solo: trovare la compagnia di qualcuno matto come me per accompagnarmi nei boschi anche di notte (se è consigliato affrontare sentieri non da soli, figuriamoci a percorrerli di notte!), ma con il passare degli anni qualcuno l'ho trovato: tanto che adesso siamo una mezza dozzina di "sporchi cinghiali notturni" e quindi bene o male qualcuno libero lo trovo sempre.
Ieri era il turno dell'amico Fabrizio che si presta spesso a seguirmi nelle mie uscite. I fatti:
Alle 16 sono ancora al lavoro ma dopo un rapido scambio di sms con Fabri in 5 minuti abbiamo deciso di uscire in notturna (mentre dei miei colleghi di lavoro erano ore che discutevano su dove andare il giorno dopo, a che ora trovarsi, chi era gradito e chi no.....).Ora della partenza? boh! Sviluppo del giro? boh! Durata del giro? mah! Solo due cose erano chiare: faretti e birra a fine giro
è ora di partire: ho calcolato i tempi per essere al posto giusto nel momento giusto e quindi.... via
L'immancabile gavardina (la ciclabile dietro casa) che ci porta nel nostro parco giochi è ancora una lingua di fuoco che emana calore accumulato durante tutta la giornata, a volte mi chiedo proprio come facciano i bitumari ad uscire in ore impossibili (ho visto ciclisti su strada anche a mezzogiorno d'estate), vi stimo frat... cugini!
finalmente il bitume finisce e ci si addentra nel bosco: la temperatura è più gradevole (fa sempre caldo ma almeno non abbiamo il fuoco sotto le ruote). Da carrareccia il sentiero diventa un singletrack e si "insinua" sempre più nel bosco allontanandosi dalle zone abitate e quindi dall'asfalto e dal cemento, ergo: fresco!
ormai le prime ombre della sera stanno calando ed è ora di accendere "la candela". Il giro procede bene senza fretta: ci stiamo godendo la frescura e il paesaggio
fino ad arrivare dove volevo nel momento che volevo: Manerba by nite...
.... e le isole Garda e Dei Conigli
peccato per la foschia dovuta all'umidità... si poteva vedere anche la sponda Veronese del lago.
Dopo la pausa foto è ora di rientrare, le bimbe scalpitano appoggiate allo steccato: hanno voglia di sfogarsi...
... e io non posso esimermi dall'accontentarla!
Il rientro è tutto al buio, e i simpatici singletrack dell'andata ora sono fottutamentealbuioepienidiinsidie, io mi diverto un mondo a pestare come un fabbro sui pedali per prendere velocità e cercare di lasciare indietro Fabri, affrontiamo anche delle discese a tutta (come se fosse giorno), tanto ormai le conosco come le mie tasche: potrei farle a occhi chiusi
Dopo ogni discesa mi devo fermare per aspettare... no: non Fabri che è sempre attaccato alla mia ruota posteriore, ma LA LUCE DEI FARETTI!! che è rimasta indietro talmente scendiamo veloci!!!!!
Vabbuò... dopo quasi 3 ore di riding bisogna recuperare i liquidi....
salute!!o-o
e me ne sarei stato volentieri lì a fare il bis :-P se non fosse che la mia signora mi ha minacciato di chiudermi fuori casa
Love the ride, by nite....
Quindi inizio io:
E' da alcuni anni che mi piace uscire in notturna con la mia Rossa, in inverno per necessità (alle 17 è già buio) e d'estate per godermi i fantastici paesaggi "dietro casa" visti in un'altra ottica, ma soprattutto per evitare le temperature infernali (ieri pomeriggio 34° con molta umidità). Il mio primo impianto di illuminazione "portatile" era alimentato ancora con batterie al piombo (avevano sembianze di borraccia e si mettevano nel porta borraccia appunto) e i faretti erano lampadine alogene: potentissime i primi 10 minuti e poi via via sempre meno fino a ridursi ad una fievole candela dopo meno di 2 ore . Da un paio d'anni invece ho un impianto super leggero e potente e lo sto sfruttando molto!
Purtroppo il problema delle notturne è uno solo: trovare la compagnia di qualcuno matto come me per accompagnarmi nei boschi anche di notte (se è consigliato affrontare sentieri non da soli, figuriamoci a percorrerli di notte!), ma con il passare degli anni qualcuno l'ho trovato: tanto che adesso siamo una mezza dozzina di "sporchi cinghiali notturni" e quindi bene o male qualcuno libero lo trovo sempre.
Ieri era il turno dell'amico Fabrizio che si presta spesso a seguirmi nelle mie uscite. I fatti:
Alle 16 sono ancora al lavoro ma dopo un rapido scambio di sms con Fabri in 5 minuti abbiamo deciso di uscire in notturna (mentre dei miei colleghi di lavoro erano ore che discutevano su dove andare il giorno dopo, a che ora trovarsi, chi era gradito e chi no.....).Ora della partenza? boh! Sviluppo del giro? boh! Durata del giro? mah! Solo due cose erano chiare: faretti e birra a fine giro
è ora di partire: ho calcolato i tempi per essere al posto giusto nel momento giusto e quindi.... via
L'immancabile gavardina (la ciclabile dietro casa) che ci porta nel nostro parco giochi è ancora una lingua di fuoco che emana calore accumulato durante tutta la giornata, a volte mi chiedo proprio come facciano i bitumari ad uscire in ore impossibili (ho visto ciclisti su strada anche a mezzogiorno d'estate), vi stimo frat... cugini!
finalmente il bitume finisce e ci si addentra nel bosco: la temperatura è più gradevole (fa sempre caldo ma almeno non abbiamo il fuoco sotto le ruote). Da carrareccia il sentiero diventa un singletrack e si "insinua" sempre più nel bosco allontanandosi dalle zone abitate e quindi dall'asfalto e dal cemento, ergo: fresco!
ormai le prime ombre della sera stanno calando ed è ora di accendere "la candela". Il giro procede bene senza fretta: ci stiamo godendo la frescura e il paesaggio
fino ad arrivare dove volevo nel momento che volevo: Manerba by nite...
.... e le isole Garda e Dei Conigli
peccato per la foschia dovuta all'umidità... si poteva vedere anche la sponda Veronese del lago.
Dopo la pausa foto è ora di rientrare, le bimbe scalpitano appoggiate allo steccato: hanno voglia di sfogarsi...
... e io non posso esimermi dall'accontentarla!
Il rientro è tutto al buio, e i simpatici singletrack dell'andata ora sono fottutamentealbuioepienidiinsidie, io mi diverto un mondo a pestare come un fabbro sui pedali per prendere velocità e cercare di lasciare indietro Fabri, affrontiamo anche delle discese a tutta (come se fosse giorno), tanto ormai le conosco come le mie tasche: potrei farle a occhi chiusi
Dopo ogni discesa mi devo fermare per aspettare... no: non Fabri che è sempre attaccato alla mia ruota posteriore, ma LA LUCE DEI FARETTI!! che è rimasta indietro talmente scendiamo veloci!!!!!
Vabbuò... dopo quasi 3 ore di riding bisogna recuperare i liquidi....
salute!!o-o
e me ne sarei stato volentieri lì a fare il bis :-P se non fosse che la mia signora mi ha minacciato di chiudermi fuori casa
Love the ride, by nite....