VAL D'AVETO (PC)

C'è un determinato periodo dell'anno (questo!!) in cui alcuni sentieri della selvaggia Val d'Aveto (affluente della Trebbia) rinascono e ritornano percorribili grazie al lavoro di trail builder locali che, con "marasse" e decespugliatori, riaprono vecchi trail completamente chiusi dalla vegetazione in alcuni tratti.
....ma qual è questo periodo?
quando c'è la bella marcia di Cattaragna!!
Quest'anno sarà fatta il 7 luglio e se potete vi consiglio di andarci.
Sentieri e luoghi TOP!!
Ma veniamo a noi.
La Val d'Aveto non è proprio una valle "ciclabile".
H. Hemingway l'ha definita la Valle più bella del Mondo, forse perchè aveva appena preso il trotone della vita nelle limpide acque del torrente oppure si era "carburato" ben bene nelle osterie della zona.
Sta di fatto che la Val d'Aveto è bellissima e selvaggia ma anche molto pericolosa anche se fatta solamente in auto.
Così Paolino tira fuori dal cilindro questa bella escursione che prevede di lasciare un'auto a Salsominore (dove termineremo il giro) e di risalire in auto sino a Torrio (dove inizieremo il giro).
La strada della Val d'Aveto è pericolosa perchè dalle scarpate soprastanti si staccano massi anche di enormi dimensioni che arrivano sull'asfalto a volte bloccandone addirittura il passaggio. Devi solo sperare di non trovarti nel posto e nel momento sbagliato.
Infatti in auto superiamo alcuni massi caduti nella notte che ostruiscono parzialmente la carreggiata all'altezza della Madonnina del Roccione ed arriviamo alla deviazione per Boschi - Torrio.
In questi ultimi 6 km che ci sono prima di raggiungere l'abitato di Torrio dovete sperare di non incrociare un altro mezzo in quanto la strada è strettissima e le piazzuole sono molto poche.
Finalmente siamo a Torrio, scarichiamo le tre bici dalla Ila mobile ed iniziamo a pedalare dopo aver fatto il pieno di acqua freschissima proveniente dalle sorgenti della Ciapa Liscia.
La giornata è spaziale, cielo blu, qualche nuvola bianca e verde ovunque.
Arriviamo a Passo Crociglia dove inizia lo sterrato.

saliamo all"Angelo" del Monte Crociglia a 1578 mt

prossima meta il Monte Carevolo,
inizialmente tutto facile su bel sentiero

ma gli ultimi 100 mt sono un po' più ripidi



siamo in cima al Monte Carevolo a mt 1552

Breve sosta contemplativa e siamo pronti con mentoniere e protezioni a ripercorrere in discesa il tratto spallato in precedenza









Percorriamo sempre a ritroso un breve tratto per poi scendere decisi verso la Val d'Aveto.
Solitamente questi sentieri, come scritto in precedenza, sono sempre piuttosto malconci, ma oggi sono perfetti.
C'è solo un breve passaggio di un canale dove occorre scendere dalla bici

Sino al Monte Rocchetta è tutto molto flow, ma anche dopo


Più si scende e più il trail diventa tecnico, con tratti su roccia e tornanti gradonati

davanti a Ila distese di boschi della Val d'Aveto

a freni bollenti arriviamo in vista dell'abitato di Cattaragna

l'ultimo tratto di sentiero è bello divertente



Ora ci spostiamo su asfalto prima a Curletti e poi a Costa dove tagliamo il giro previsto, evitandoci 300 mt di dislivello di spintage feroce ma ahimè anche la bella discesa tra i castagni secolari di Cattaragna con sentiero perfettamente pulito.
Proseguiamo e picchiamo giù verso Salsominore su sentieri percorribili nonostante la vegetazione con alcuni rilanci impegnativi
la nostra meta là in fondo

peccato che sotto di noi ci siamo discreti strapiombi e dobbiamo risalire per scendere

il sentiero CAI che stiamo seguendo si innesta sul trail "Casella" sempre molto ma molto tecnico

Vivi atterriamo al bar-ristorante del paese dove plachiamo la sete. 
Ora il duo Ila-Paolino con la Paolinomobile ritornano a Torrio per recuperare la Ilamobile mentre il sottoscritto si sta facendo il mazzo al bar a curare le bici. 
Grazie a Paolino per la bella idea, soprattutto per aver evitato il tratto in bici su asfalto da Salsominore a Torrio che, a 61 anni suonati, non mi avrebbe lasciato indifferente!!! 